scheda

domus, Amb.2, mosaico della Pantera
Fano ( PU )

Domus rinvenuta in occasione dei lavori per la ristrutturazione dell’edificio, oggi sede dell’Istituto per l’Assistenza per il clero ”C. Micci”, tra via Montevecchio e via Guido del Cassero. L’abitazione occupa parte di un isolato prossimo alla cinta muraria della città e presenta due distinti ambienti entrambi con pavimenti a mosaico, con decorazione geometrica e pseudoemblema centrale figurato. Non si hanno ulteriori indicazioni circa la planimetria del complesso architettonico.
Cronologia
Estremi temporali: dal secolo II d.C. (1° q) al secolo II d.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologici
domus, Amb.1, mosaico del Cavallino
Il vano presenta un pavimento in tessellato policromo, a decorazione geometrica, con uno pseudoembelma centrale raffigurante un cavallino in corsa. Il rivestimento è solo parzialmente conservato; parte della decorazione musiva è infatti obliterata da strutture murarie recenti. Attualmente il rivestimento è documentato da un’unica immagine fotografica scattata al momento del suo rinvenimento.

Ambiente 2: vano attiguo al corridoio 1, rinvenuto in occasione dei lavori effettuati nel corso del 1952. Non è nota la destinazione d’uso del vano all’interno del contesto archiettonico di appartenenza.
Cronologia
Estremi temporali: dal secolo II d.C. (1° q) al secolo II d.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologici

Specifiche di rinvenimento
Data:
1952

Domus, Amb.2, mosaico della Pantera

Rivestimento con scansione: a più unità decorative

Pavimento in mosaico geometrico, con reticolato di fasce con quadrati sporgenti tangenti a quelli iscritti nelle croci, disegnato da una doppia file in tessere nere su fondo bianco, con pseudoemblema centrale raffigurante una pantera cavalcata da un amorino. Il tappeto musivo presentava, al momento del rinvenimento, ampie lacune in corrispondenza dello pseudoemblema centrale e dei settori marginali. Il pavimento, così come attualmente è visibile presso il Museo Civico, è frutto di un intervento di ricostruzione volto ad integrare le parti mancanti secondo schemi decorativi già noti nel contesto romano (pseudoemblema) o moltiplicando, simmetricamente, le parti dello schema geometrico conservate. Lungo uno dei lati del tappeto mosivo è stata rintracciata una soglia con una decorazione vegetale disegnata in tessere nere su fondo bianco.

Cronologia
Estremi temporali: dal secolo II d.C. (2° q) al secolo II d.C. (3° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici

Unità decorative

Parte dell’ambiente: intero ambiente
Tipo di impaginazione: ad emblema/pseudoemblema
Cromia: bicromo

Pavimento con decorazione geometrica in tessere nere su fondo bianco che occupa, quasi interamente, il vano in esame. Il motivo decorativo prevede un reticolato di fasce, con quadrati sporgenti sovrimposti ai punti di incrocio e formanti spazi di risulta cruciformi. Tale schema decorativo viene inoltre enfatizzato inserendo, negli spazi di risulta cruciformi, dei quadrati sulla diagonale. Le fasce, delineate con una doppia fila di tessere nere, prevedono come temi di riempimento trecce a due capi, su fondo nero, spine rettilinee e pelte affrontate ai lati di una losanga sdraiata. Nei quadrati dei punti di incrocio troviamo all’interno di una semplice cornice in tessere nere, una ruota di pelte ottagonali intorno ad un nodo di Salomone, il tutto disegnato in tessere nere su fondo bianco. Per i quadrati sulla diagonale, iscritti nei quadrati sporgenti e nelle croci, ricorre, invece, come tema di riempimento, un fiore a sei petali iscritto all’interno di un cerchio inserito in una doppia cornice geometrica. Negli spazi a forma di squadra distribuiti ai lati dello pseudoemblema centrale vengono impiegate come decorazione di riempimento una coppia di file di archi addossate, in colori contrastanti, che descrivono quadrati concavi sulla diagonale. Lo pseudoemblema centrale prevede una pantera, che procede verso sinistra, cavalcata da amorino. Una pianta di vite occupa il margine sinistro del campo, mentre alle spalle della pantera è presente un arbusto. L’animale, completamente disegnato in tessere nere ad eccezione delle macchie del mantello, rese con linee curve in tessere bianche, appoggia i piedi su una linea di terra resa con file successive in tessellato nero. Al momento del rinvenimento lo pseudoemblema mancava completamente della parte centrale e destra del campo; del personaggio che cavalca il felino si conservava solo parte del bacino e delle gambe, mentre completamente perduta era la parte superiore del corpo. L’intero emblema è stato pertanto ricostruito in occasione degli interventi di restauro connessi con il trasporto del mosaico presso il Museo Civico di Fano.

Bordo


Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)

Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
DM 1i – linea doppia
DM 1y – fascia monocroma
DM 1t – linea tripla
DM 2d – linea dentellata
DM 73b – treccia a quattro capi, in colore contrastante

 

Campo


Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica e figurata
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)

Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
DM 146c – reticolato di fasce, con quadrati sporgenti sovrimposti ai punti di incrocio formanti spazi di risulta cruciformi, i quadrati sporgenti tangenti a quelli iscritti nelle crociDM 70d, DM 11a, DM 48a.

Decorazioni figurate

TemaSoggettoAltre componenti
Figura diPanteraamorino, arbusti

 
 
Referenza fotografica: Immagine scansionata da Purcaro 1992, fig a p. 287 (mosaico dopo il restauro).

Parte dell’ambiente: soglia
Tipo di impaginazione: orientata
Cromia: bicromo

Soglia, con decozione vegetale, che si dispone lungo uno dei lati corti del mosaico geometrico. Il tappeto musivo prevede girali d’acanto sorgenti da un cespo centrale caratterizzato da un doppio ordine di foglie e dal busto di una figura femminile. Le girali d’acanto, simmetriche rispetto all’asse centrale della soglia, presentano nella parte interna protomi animali. Tutta la decorazione è disegnata e campita in tessere nere con pochi particolari descritti da file di tessere bianche.

Bordo


Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)

Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
DM 10g – denti di sega, dentati
DM 105a – tessellato monocromo, a ordito di filari paralleli

 

Campo


Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: vegetale
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)

Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie

Decorazioni vegetali

MotivoModulo
Girali d’acanto sorgenti da un cathalos centrale con fattezza femminili; tra le girali rintracciamo protomi animali.

 
 
Referenza fotografica: Immagine scansionata da Purcaro 1992, p. 288

Oggetto conservato: pavimento – Conservato in: museo/antiquarium (Museo Civico e Pinacoteca del Palazzo Malatestiano)

Restauri moderni: Il mosaico è stato oggetto di un intervento di restauro volto a integrare le parti mancanti del pavimento in tessellato (zona dello pseudoemblema, parte della soglia-fascia partizionale). Il restauro è avvenuto in occasione dello strappo e del trasporto del mosaico dal luogo di rinvenimento (angolo tra via Montevecchio e via Guido del Casero) al Museo Civico di Fano.

Annibaldi, G. 1952, Fanum Fortunae, Fano ( Umbria, Pesaro), in Fasti Archaeologici: annual bulletin of classical archaeology, p. 286, n. 3700.
Battistelli, F./ Deli, A. 1983, in Immagine di Fano Romana, Fano, p. 106, fig. a p. 101.
Giorgi, E. 2002, Fanum Fortunae, in Sulle tracce del Passato. Percorsi Archeologici nella Provincia di Pesaro e Urbino, Pesaro, p.90.
Mercando, L. 1970, I mosaici di Fano, in Fano, supplemento al n.4, 1970, del Notiziario, Fano, p.21, fig. 11.
Mercando, L. 2003, Pavimenti a mosaico e pitture parietali, in Archeologia nelle Marche. Dalla Preistoria all’Età Tardoantica , Firenze, p. 324, fig.9.
Purcaro, V. 1992, Mosaici, in Fano Romana. Mostra storico-archeologica (Chiesa di San Domenico, 21 luglio-30 settembre 1991), Fano, pp. 285-287, fig. a pp.285-287.

DATA SCHEDA: 2008 | AUTORE: Ferrari, Stefano | REF. SCIENT. : Ghedini, Francesca | AGGIORNAMENTO: 2016 | COMPILAZIONE/REVISIONE A CURA DI: Baldelli, Gabriele
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Ferrari, Stefano, domus, Amb.2, mosaico della Pantera, in TESS – scheda 5755 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=5755), 2008

INDIRIZZO WEB: http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=5755


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