scheda

Terme, Amb.5, opus sectile, materiale misto (?)
San Martino del Piano – Fossombrone ( PU )


In un’area periferica dell’antica città di Forum Sempronii, a 2 km ad est dell’attuale Fossombrone, è stato rintracciato e scavato, tra il 1976 e il 1981, un ampio complesso termale. L’edificio, ubicato a poca distanza dal fiume Metauro, presenta il medesimo orientamento riscontrato per altre strutture murarie rinvenute nell’area e sembra ben adattarsi alle principali direttrici viarei della città antica. Il grande complesso termale si organizzava intorno ad un cortile centrale (vano 9) dal quale si accede ad una serie di ambienti funzionali ai diversi quartieri termali: ad ovest si ha un settore con una netta prevalenza di ambienti dotati di suspensurae pavimentali e intercapedini parietali (vani 1-7, 10-14) che costituiscono il settore termale in senso stretto, mentre vani privi di impianti di riscaldamento sono stati rintracciati nei settori a nord ed est del complesso architettonico. L’indagine archeologica, compiuta all’interno della struttura, ha permesso di individuare quattro distinte fasi edilizie che vanno dal I secolo d.C. fino al definitivo abbandono dell’edificio nel corso del V secolo d.C. L’impianto originario, costituito dagli ambienti nn. 2-11, 13, 19, 21-24, prevede strutture murarie in opus vittatum ed è fornito di una consistente rete di canalette di drenaggio funzionali alle vasche interne all’edificio. A questa prima fase edilizia, datata al I secolo d.C, segue un radicale intervento architettonico caratterizzato dall’ampliamento di alcuni vani già esistenti (10, 11, 13) e dalla costruzione ex-novo di un settore a nord dell’impianto originario (ambienti 20b e 20d). Il radicale intervento edilizio, avvenuto tra il II e III secolo d.C., deve essere messo in relazione con un cambiamento nella destinazione d’uso dell’impianto termale, trasformato, con ogni probabilità, in abitazione, domus, come sembrano suggerire la stratigrafia e il materiale ceramico. Altri interventi, di minore rilevanza, hanno interessato il complesso architettonico nel corso del III e IV secolo; in questa terza fase viene datata la costruzione di strutture murarie secondarie, volte e ridimensionare gli spazi interni all’abitazione (vano 3), e la realizzazione di nuovi ambienti a nord (vani 20a, 20c, 25). L’edificio, in base alla documentazione archeologica, venne progressivamente abbandonato nel corso del V secolo. (Pianta da Gori, Luni 1982, tav.I).
Cronologia
Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo I d.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati stratigrafici
Terme, Amb.3, tessellato monocromo bianco
L’ambiente 3, interpretato come frigidario, ha restituito parte della pavimentazione in tessellato monocromo bianco. Il rivestimento appare gravemente danneggiato nel settore centrale e orientale dell’ambiente. Completamente differente la situazione nel settore occidentale del vano, dove il pavimento appare ben conservato, anche se tagliato in prossimità dell’abside da un muro tardo.


Ambiente 5: vano di forma quadrangolare, appartenente alla I fase edilizia del complesso termale (I secolo d.C.), che si inserisce tra gli ambienti, propri del settore sud-occidentale, caratterizzati per la presenza di strutture funzionali al riscaldamento dei vani: praefurnia e supsensurae. Nell’ambiente in esame è stato rintracciato un pavimento in opus sectile con lastre di "marmo bianco e ardesia".
Cronologia
Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo I d.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati stratigrafici

Specifiche di rinvenimento
Data:
1976-1981

Terme, Amb.5, opus sectile, materiale misto (?)

Parte dell’ambiente: intero ambiente
Rivestimento con scansione: a copertura unitaria
Tipo di impaginazione: iterativa
Cromia: bicromo

All’interno del vano 5 è stato rintracciato un pavimento in opus sectile con lastre di marmo bianco e lastre di ardesia disposte a scacchiera. Il pavimento sembra appartenere alla I fase edilizia del complesso termale. Nella documentazione più recente (Grandi, Esposito 1995) si avanza l’ipotesi che il pavimento sia in realà un opus sectile non marmoreo, dove le lastre in marmo bianco, della passata documentazione, devono essere interpretate come lastre di palombino.

Cronologia
Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo I d.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati stratigrafici

Bordo

Elemento non presente

 

Campo

Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: opus sectile (sectile a base non marmorea?)

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
*a modulo quadrato con motivi semplici

 
 

Oggetto conservato: parte del pavimento – Conservato in: area archeologica (Area Archeologica di Forum Sempronii)

Gori, G./ Luni, M. 1982, Edificio termale a Forum Semproni. Nota preliminare, in Picus. Studi e Ricerche sulle Marche nell’Antichità, p. 123.
Grandi, M./ Esposito, M. 1996, Sectilia Pavimenta delle Marche e della Romagna, in Atti del III Colloquio dell’Associazione Italiana per lo Studio e la Conservazione del Mosaico (Bordighera, 6-10 dicembre 1995), Bordighera (IM), p. 420.
Venturini, F. 2007, I mosaici di Forum Sempronii, in Domus di Forum Sempronii. Decorazione e arredo, Roma, p. 88.

DATA SCHEDA: 2008 | AUTORE: Fearrari, Stefano | REF. SCIENT. : Ghedini, Francesca
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Fearrari, Stefano, Terme, Amb.5, opus sectile, materiale misto (?), in TESS – scheda 5855 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=5855), 2008

INDIRIZZO WEB: http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=5855


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