scheda

Via dei Mosaici, ambiente 6, cementizio con iscrizione
Oderzo ( TV )


La domus è ubicata e visibile all’interno dell’area archeologica di Via dei Mosaici, nel Fondo Parpinelli, nel settore NO della città romana, lungo il lato NE di un tracciato stradale di cui è stata messa in luce la sottofondazione per una lunghezza di circa 27 m. I primi rinvenimenti risalgono al 1951; successivamente gli scavi della Soprintendenza Archeologica del Veneto tra il 1971-1972 e il 1984 hanno completato le indagini. La costruzione della domus risale alla fine del I sec.a.C.; è accertata una continuità di utilizzo fino al II sec.d.C.
Alla I fase appartiene un gruppo di ambienti, solo parzialmente indagati, organizzati attorno alla corte 1, di forma rettangolare. L’ingresso non è stato individuato ma si può ipotizzare che esso fosse ubicato a SO, ossia sulla strada. A O della corte 1, delimitata a N e a O da tre basamenti quadrangolari in frammenti laterizi, si trovano i vani 2 e 3, il primo dei quali originariamente pavimentato in cementizio e poi tagliato trasversalmente da un muro posteriore. A N della corte resta la pavimentazione dell’ambiente 4; a E ancora le pavimentazioni dei vani 5 e 6, gli unici dei quali sono noti i muri; a S della corte si riconosce il piano in battuto del vano 7. Rimangono infine i resti dei due ambienti 8 e 9 a N del complesso, di cui non si conosce la relazione planimetrica con gli altri fin qui descritti.
Nel corso della prima metà del II sec.d.C. (II fase – pianta allegata), l’originario quartiere abitativo conosce sostanziali cambiamenti sia nella organizzazione planimetrica, sia nell’apparato decorativo. Nucleo accentratore di tutto il complesso è la nuova corte porticata 10, ora sistemata a giardino e fornita di pozzo. Lungo i lati N, S ed E si dispone una serie di ambienti, alcuni già esistenti nella I fase, ma ora integralmente rifatti. Sul versante NE, in particolare, si conservano i resti pavimentali di tutti e quattro gli ambienti a pianta quadrangolare 11, 12, 13 e 14, che si affacciavano sull’ambulacro l’uno a fianco all’altro; tra questi, i due centrali 12 e 13, per posizione e apparato decorativo, sembrano distinguersi come vani di soggiorno. Presso l’angolo SO della corte si trovano gli ambienti 15-18, dei quali il 18 per dimensioni e posizione si può forse interpretare come vano scala, il 16 e il 17, invece, derivano dall’originario ambiente 2, ora diviso da un muro in due vani. Lungo il braccio SE del porticato rimane traccia del piccolo vano 19 (per la la descrizione del contesto si veda A. Vigoni, Schede, in "Atria longa patescunt (Virg., Aen., II, 483). Le forme dell’abitare nella Cisalpina romana", Roma 2010; la pianta della villa è rielaborata da Tirelli 2003).
Cronologia
Estremi temporali: dal secolo I a.C. (4° q) al secolo I d.C. (1° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Via dei Mosaici, ambiente 10, pavimento in cubetti di cotto
Resti della originaria pavimentazione in cubetti di cotto, delimitati lungo i lati da una doppia fila di tessere laterizie, individuati all’interno dell’area porticata.

Via dei Mosaici, ambiente 11, cocciopesto
Resti della pavimentazione in cocciopesto.

Via dei Mosaici, ambiente 12, tessellato con ottagoni e croci
Tessellato bicromo con composizione centrata attorno a un quadrato di ottagoni irregolari e di croci adiacenti, delineati (formanti esagoni allungati). Lo schema è inserito all’interno di un pannello quadrangolare delimitato da un’ampia fascia di bordura in tessellato bianco.

Via dei Mosaici, ambiente 13, tessellato con reticolato di trecce
Tessellato con decorazione geometrica costituita da uno "stralcio” centrato di una composizione a reticolo di fasce intersecantisi: in un quadrato e attorno a una quadrato, quattro piccoli quadrati angolari e quattro rettangoli su tutti i lati. Lo schema è inserito all’interno di un pannello (m 2.10×2.10) delimitato da un’ampia fascia di bordura (largh.: m 1.10-1.50) a tessere bianche.

Via dei Mosaici, ambiente 14, cocciopesto
Resti della pavimentazione in cocciopesto.

Via dei Mosaici, ambiente 19, tessellato bianco-nero
Tessellato bicromo con pseudoemblema centrale delimitato da una duplice fila di tessere nere.

Via dei Mosaici, ambiente 2, cementizio
Cementizio a base litica di colore rosa (non più visibile) con punteggiato di tessere bianche disposte regolarmente entro due file di bordura di tessere bianche e nere.

Via dei Mosaici, ambiente 4, cementizio bipartito
La decorazione pavimentale è suddivisa in due zone, l’una priva di motivi decorativi, l’altra, in cementizio, decorata da un reticolato romboidale, dove ogni maglia è campita da una tessera di maggiori dimensioni. Il pavimento è parzialmente visibile. L’immagine rivestimento è ripresa da MALIZIA, TIRELLI 1985, fig. 8.

Ambiente 6: ambiente di forma rettangolare, di I fase, scavato interamente nel settore E della domus; il rivestimento pavimentale è in cementizio geometrico decorato e riporta sul lato O del bordo da cui si accedeva la scritta AVE in tessere rosa.

Lunghezza: 3.70 m – Larghezza: 2.70 m

Cronologia
Estremi temporali: dal secolo I a.C. (4° q) al secolo I d.C. (1° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici

Specifiche di rinvenimento
Data:
1971-1972 – Ente responsabile: SA PD

Via dei Mosaici, ambiente 6, cementizio con iscrizione

Parte dell’ambiente: intero ambiente
Rivestimento con scansione: a copertura unitaria
Tipo di impaginazione: iterativa
Cromia: bicromo

Cementizio a base litica con disegno geometrico costituito da una composizione romboidale di esagoni e losanghe adiacenti, gli esagoni campiti da una crocetta. Sul lato di ingresso la scritta AVE.

Cronologia
Estremi temporali: dal secolo I a.C. (4° q) al secolo I d.C. (1° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Misure
Lunghezza: 3.70 m; Larghezza: 2.70 m;

Bordo

Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: assente
Tecnica Esecutiva: cementizio (cementizio a base litica con tessere musive)
Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie

Iscrizioni

TrascrizioneLinguaImpaginazioneAndamentoPunteggiaturaAltezza (min-max)
AVElatinoorizzontalesinistrorsonessuno– (cm)

 

Campo

Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: cementizio (cementizio a base litica con tessere musive)
Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
DM 213a – composizione romboidale di esagoni e di losanghe adiacenti (con effetto di grandi esagoni irregolari intersecantisi), qui delineaticrocetta

 
 

Referenza fotografica: L’immagine è ripresa da MALIZIA, TIRELLI 1985, fig. 9.
Oggetto conservato: pavimento – Conservato in: museo/antiquarium (Museo Civico Archeologico "Eno Bellis", aiola antistante museo)

Condizione giuridica: proprietà Stato

Museo Civico Archeologico "Eno Bellis" (Riferimento: dott.ssa Francesca Ferrarini) via Garibaldi, 63 – Oderzo

Malizia, A. /Tirelli, M. 1985, Note preliminari sul rinvenimento di domus romane nel settore urbano nord-orientale dell’antica Oderzo, in Quaderni di Archeologia del Veneto, Roma, p. 154, fig. 9.
Tirelli, M. 1987, Oderzo, in Il Veneto nell’età romana, II. Note di urbanistica e di archeologia del territorio, Verona, p. 377.
Tirelli, M. 2003, in Itinerari archeologici di Oderzo, Treviso, p. 49, fig. 55.

DATA SCHEDA: 2008 | AUTORE: Rinaldi, Federica | REF. SCIENT. : Ghedini, Francesca
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Rinaldi, Federica, Via dei Mosaici, ambiente 6, cementizio con iscrizione, in TESS – scheda 5980 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=5980), 2008

INDIRIZZO WEB: http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=5980


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