La domus è stata rinvenuta in Via dei Mosaici, nel Fondo Parpinelli, nel settore NO della città romana, lungo il lato NE di un tracciato stradale di cui è stata messa in luce la sottofondazione per una lunghezza di circa 27 m. I primi rinvenimenti risalgono al 1951 e riguardano lacerti di tre pavimentazioni musive, due pavimentazioni in cotto ed un basamento di colonna che indicherebbe la presenza di una corte colonnata. I resti sono orientati con la vicina e meglio indagata Domus di via dei Mosaici (documentazione nell’archivio SAV con rilievo e fotogrammi). Non è esclusa la possibilità che i due edifici fossero in realtà un unico grande complesso abitativo (la pianta è tratta da Tirelli 2003).
Cronologia Estremi temporali: dal secolo II d.C. (1° q) al secolo II d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Domus dietro via dei Mosaici, tessellato con stuoia Tessellato geometrico bicromo decorato da una composizione ortogonale delineata di quadrati adiacenti formati da quattro rettangoli uguali e da quattro quadrati minori attorno ad un quadrato.
Specifiche tecniche Identificazione della Decorazione: assente Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato a grandi tessere di laterizio (cubetti di cotto)) Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie
Busana, M.S. 1995, in Oderzo. Forma Urbis, Roma, p. 130, n. 39.Malizia, A. /Tirelli, M. 1985, Nore preliminari sul rinvenimento di domus romane nel settore urbano nord-orientale dell’antica Oderzo, in Quaderni di Archeologia del Veneto, Roma, p. 151.
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Rinaldi, Federica, Oderzo, domus dietro via dei Mosaici, pavimento in cubetti di cotto, in TESS – scheda 6084 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=6084), 2008