Tra il 1993 ed il 1997 la Soprintendenza per i Beni Archeologici del Veneto ha condotto una serie di interventi di scavo in via D. Manin (ex Cinema Garibaldi). Lo scavo ha evidenziato due domus (occidentale e orientale) separate da un vicolo N-S ampio circa m 2,05-2,10 e dotato di conduttura fognaria assiale in pendenza verso la moderna via Manin. Le evidenze di maggior interesse riguardano la domus occidentale, della quale sono state rilevate due fasi di vita.
Nella prima fase (I sec.a.C. – II sec.d.C.) la domus si presenta in uno stato di conservazione relativamente poco leggibile, a causa delle sovrapposizioni della fase successiva. In questa prima fase vi è una sostanziale corrispondenza spaziale tra gli ambienti 3 e 7 e gli stessi nella fase successiva. L’area a N è già adibita a spazio scoperto (giardino o orto) e le due unità residenziali appaiono suddivise da una stradina di asse N-S che attraversa tutto lo scavo. Tutti gli ambienti sono pavimentati in battuto (non meglio definito).
Nel corso della II fase (pianta allegata), invece (II sec.d.C. – IV sec.d.C.), la domus è suddivisa in una parte residenziale, in affaccio sul decumano sotteso da via Manin, e nella parte scoperta retrostante 8 interpretabile come hortus o viridarium, mentre verso E è separata dall’unità abitativa orientale dalla stradina già tracciata in precedenza, ora dotata di una canaletta assiale in laterizi. L’edificio si apre a S sulla strada principale con la corte 1, nella porzione centrale scoperta e lastricata, che introduce al cortile 2 che funge da presa d’aria e di luce per gli ambienti circostanti, e che ad un certo punto subisce un cambio di destinazione, sancito da una pavimentazione di pregio. Vani di rappresentanza sono certamente gli ambienti 3 e 4, entrambi contraddistinti dalla presenza di pavimenti con fasce perimetrali in cubetti di cotto e pseudo-emblema centrale in tessellato. Anche il vano 5, interamente pavimentato con un piano in cubetti di cotto, riveste una certa importanza, mentre l’adiacente vano 6, stretto e allungato, rappresenta probabilmente un corridoio d’accesso all’hortus 8, e forse anche un vano-scala, nell’ipotesi, non del tutto scartata, che la casa avesse anche un piano superiore. Il vano 7 infine è caratterizzato da una pavimentazione di pregio, scomparsa, ma la cui esistenza è provata da una sotto-preparazione in malta (si rimanda a C. Rossignoli, Schede, in "Atria longa patescunt (Virg., Aen., II, 483). Le forme dell’abitare nella Cisalpina romana", Roma 2010; la pianta è rielaborata da F. Rinaldi).
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I a.C. (1° q) al secolo I a.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati stratigrafici
Via D. Manin, corte, mosaico Resti della decorazione musiva a tessere bianche e nere, ubicata in una posizione centrale rispetto all’ampiezza del vano.
Ambiente 4: I FASE: ambiente rettangolare allungato in senso N-S, affacciato sul lato N del cortile con piano in battuto.
II FASE: l’ambiente rimane invariato tranne che per la stesura di una nuova pavimentazione in cubetti di cotto interrotti al centro da uno pseudoemblema in tessellato geometrico bicromo.
Lunghezza: 7 m – Larghezza: 4.80 m
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I a.C. (1° q) al secolo I a.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati stratigrafici
Specifiche di rinvenimento Data: 1993-1997
Via D. Manin, ambiente 4, pavimeto in tecnica mista
Parte dell’ambiente: intero ambiente Rivestimento con scansione: a copertura unitaria Tipo di impaginazione: ad emblema/pseudoemblema Cromia: tricromo
Pavimentazione in cubetti di cotto interrotti al centro da uno pseudoemblema in tessellato geometrico bicromo.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo II d.C. (1° q) al secolo IV d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati stratigrafici
Specifiche tecniche Identificazione della Decorazione: geometrica (tessellato in materiali misti (tessere litiche e cubetti di cotto)) Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie
Decorazioni geometriche
Motivo
Modulo
Riempimento
DM 391b – composizione centrata, in un quadrato e attorno ad un quadrato, di 4 "semistelle di otto losanghe" sulle diagonali, che attorniano il quadrato centrale e contigue fra loro e che determinano quadrati sui lati posti sulle mediane e triangoli angolari
Referenza fotografica: Immagine tratta da TIRELLI 1996, fig.5.
Tirelli, M. 1996, Lo sviluppo di un settore urbano di Treviso dalla fase di romanizzazione all’età moderna attraverso i primi risultati dello scavo ex cinema Garibaldi, in Quaderni di Archeologia del Veneto, p. 36, fig. 5.
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Rinaldi, Federica, Via D. Manin, ambiente 4, pavimeto in tecnica mista, in TESS – scheda 6608 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=6608), 2008