scheda

Regio II, Via della Navicella, tessellato geometrico
Roma ( RM)

A breve distanza dalla chiesa di S. Stefano Rotondo, nel primo decennio del XVIII secolo, furono portati alla luce tre pavimenti figurati in bianco e nero, verosimilmente provenienti da un unico contesto del quale non sopravvive più alcuna struttura: un tessellato bicromo con scudo di semi bipenne con al centro una testa di Medusa; un tessellato con al centro la lotta tra Eracle e Centauro; un tessellato bicromo con al centro un busto. Dal medesimo contesto proveniva anche un tessellato geometrico, sempre in soluzione bicroma. Colini (COLINI 1944, pp. 238-23) riteneva che i mosaici figurati potessero provenire dalla domus con balneum messa in luce durante scavi del 1930 per realizzare l’ampliamento di via della Navicella, non lontano dalla chiesa di S. Stefano Rotondo (v. scheda), dove infatti furono scoperti pavimenti musivi stilisticamente affini a quello di Via della Navicella Non se ne può escludere tuttavia una pertinenza ad un edificio differente, non sappiamo se a carattere residenziale. I mosaici figurati, che risultano dispersi, sono noti esclusivamente da disegni realizzati all’epoca del rinvenimento da Bartoli e Piccini. Manca nell’edito la documentazione grafica e fotografica dell’edificio di provenienza di tali manufatti.
Cronologia
Non determinata
Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Regio II, Via della Navicella, tessellato figurato (busto e volatili)
Composizione centrata in un quadrato e attorno a un ottagono a lati inflessi sorretto da candeliere figurate che si dipartono da maschere barbate agli angoli del tappeto. Al centro è un medaglione con un busto giovanile volto verso destra tra quattro stelle. Tralci di edera evidenziano le mediane; sopra si dispongono quattro volatili stanti volti verso destra (gallo, aquila, oca, anatra); sotto si distinguono oggetti rituali: kantharos, oscillum, brocca, timpano con pedum appeso. Il pavimento, noto solo da disegni settecenteschi di Bartoli, Piccini e Bellori, è attualmente disperso.

Regio II, Via della Navicella, tessellato figurato (Eracle e Centauro)
Composizione centrata, fitomorfa, in un quadrato ed attorno ad un ottagono a lati concavi, di quattro fusi posti secondo le diagonali e quattro cespi di acanto sulle mediane tra girali fioriti. Dai fusi si dipartono coppie di girali di acanto a formare i lati concavi dell’ottagono curvilineo. Al centro è raffigurata la lotta tra Eracle ed un Centauro. L’eroe sta colpendo il mostro che fugge verso destra, al galoppo e con un manto che copre le braccia scivolando sul dorso. Eracle lo blocca e brandisce la clava con la destra pronto a sferrare il colpo.Il tessellato figurato è andato perduto ed è documentato da disegni realizzati all’epoca della scoperta. Manca la documentazione fotografica.

Regio II, Via della Navicella, tessellato figurato (Medusa)
Pavimento scoperto nel 1706 e noto esclusivamente da documenti di archivio. Nel campo, come mostrano disegni realizzati al momento della scoperta, era uno scudo di squame bipartite, entro un quadrato, con al centro una testa di Medusa alata, volta verso destra, con ciocche anguiformi. Ai quattro angoli del tappeto, negli spazi risparmiati dallo scudo, si dipartono racemi fioriti, con un fiore esploso al centro e due boccioli ai lati. Manca nell’edito la documentazione fotografica.

Non si possiede nessun elemento per poter ricostruire la tipologia dell’ambiente, che doveva avere una pianta allungata e che era pavimentato con un tessellato geometrico bicromo. Dell’ambiente, del quale non sono note le dimensioni e la funzione, non resta nota delle dimensioni; manca la documentazione grafica e fotografica.
Cronologia
Non determinata
Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici

Specifiche di rinvenimento
Data:
1904-1905

Regio II, Via della Navicella, tessellato geometrico

Parte dell’ambiente: intero ambiente
Rivestimento con scansione: a copertura unitaria
Tipo di impaginazione: iterativa
Cromia: bicromo

Pavimento scoperto nel 1904 e noto soltanto da una fotografia scattata al momento della scoperta. Si riconosce nel campo una composizione triassiale di cerchi secanti e non contigui, con effetto di trifogli e formanti esagoni concavi, in colori contrastanti, caricati da motivi floreali. Manca la documentazione grafica.

Cronologia
Estremi temporali: dal secolo II d.C. (3° q) al secolo III d.C. (2° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Misure
Lunghezza: 3.10 m; Larghezza: 2.00 m;

Bordo

Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)
Dimensioni Metriche Tessere: Non documentato. cm

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
DM 1t – linea tripla

 

Campo

Specifiche tecniche
Lunghezza: 3.10 m – Larghezza: 2.00 m
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)
Dimensioni Metriche Tessere: Non documentato. cm

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
DM 247b – composizione triassiale di cerchi secanti e non contigui, con effetto di trifogli e formanti esagoni concavi, in colori contrastanti

Decorazioni vegetali

MotivoModulo
fiori

 
 

Referenza fotografica: Immagine da REYNOLDS 1923.
Blake, M.E. 1936, Roman Mosaics of the Second Century in Italy, in Memoirs of the American Academy in Rome, Roma, p. 198.
Colini, A.M. 1944, Storia e topografia del Celio nell’antichità, in Atti della Pontificia Accademia Romana di Archeologia. Memorie, Città del Vaticano, p. 242.
Reynolds, P.K. 1923, The castra peregrinorum, in The Journal of Roman Studies, Londra, p. 159, figg. 14-15.

DATA SCHEDA: 2009 | AUTORE: Taccalite, Francesca | REF. SCIENT. : Tortorella, Stefano
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Taccalite, Francesca, Regio II, Via della Navicella, tessellato geometrico, in TESS – scheda 6675 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=6675), 2009

INDIRIZZO WEB: http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=6675


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