scheda

Regio XIII, S. Sabina (orto), tessellato figurato
Roma ( RM)

Nel 1711, "nell’Orto de Religiosi" della chiesa di S. Sabina (che dovrebbe corrispondere all’antico quadriportico antistante la basilica), si rinvennero "alcuni pezzi di nobile pavimento a musaico istoriato rappresentante alcune figure egizie e cacce di fiere, che al presente si vedono sopra le porte delle camere di Belvedere in Vaticano" (R. LANCIANI, Storia degli Scavi di Roma, VI, Roma 2000, pp. 41-42). I pannelli, probabilmente parte dei rivestimenti di una lussosa domus, furono distaccati e trasportati nella residenza pontificia. Sebbene manchino notizie sul contesto di rinvenimento (CAR VIII., A 46 b bis – inedita), ad eccezione del rinvenimento contestuale di bolli laterizi del 123, la pertinenza dei mosaici ad un contesto residenziale è molto probabile sia in quanto questa era la destinazione caratteristica del colle, sia per la vicinanza di complessi analoghi; in particolare una lussuosa domus datata al II secolo, con splendidi pavimenti (contemporanei a quelli oggetto della presente scheda), fu scoperta poco dopo, nel 1746, presso la contigua chiesa di S. Alessio: si potrebbe ipotizzare la pertinenza dei pavimenti allo stesso contesto, individuando quindi una ricchissima domus adrianea (almeno per una sua fase) sulle pendici occidentali dell’Aventino.
Cronologia
Estremi temporali: dal secolo II d.C. (1° q) al secolo II d.C. (2° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici

Manca qualsiasi notizia sull’ambiente di rinvenimento, ad eccezione della tecnica edilizia, che possiamo supporre in laterizio data la notizia del rinvenimento di bolli. Non sono disponibili planimetrie nè documentazione grafica e/o fotografica. Le caratteristiche del rivestimento pavimentale permettono tuttavia di ipotizzare per il vano una funzione di soggiorno (o di rappresentanza).
Cronologia
Estremi temporali: dal secolo II d.C. (1° q) al secolo II d.C. (2° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici

Specifiche di rinvenimento
Data:
1711

Regio XIII, S. Sabina (orto), tessellato figurato

Rivestimento con scansione: a più unità decorative?

Il rivestimento musivo attualmente conservato consiste in una serie di frammenti di diverse dimensioni (inv. 137: m 0,35 x 1.90; invv. 902, 964, 965: m 0,24 x 0,63; invv. 1012, 10555: m.0.68 x 1.45), distaccati dal pavimento al momento della scoperta e rimontati in due pannelli che presentano bordo geometrico e campo con decorazione figurata; in un gruppo di frammenti sono riconoscibile scene di venatio, nell’altro musici e danzatrici ai lati di una pergola che protegge alcuni oggetti tra i quali un’anfora di vino su base.

Cronologia
Estremi temporali: dal secolo II d.C. (1° q) al secolo II d.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici

Unità decorative

Parte dell’ambiente: non determinata
Tipo di impaginazione: non documentato
Cromia: policromo

Campo figurato delimitato da una fascia composta da due linee triple di tessere nere che incorniciano una linea doppia di tessere bianche ad ordito diritto (DM 1i, 1t) e decorato con scene di venationes: sulla sinistra un uomo a cavallo di un elefante lotta contro un toro, che porta un giogo e risulta legato ad un anello posto all’estremità sinistra del pannello; nella parte destra del pannello si vede un leone, che incede maestosamente, trascinato, probabilmente verso l’arena, da un uomo a cavallo di un dromedario, identificabile con uno dei bestiarii.

Bordo


Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)

Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
DM 1i – linea doppia
DM 1t – linea tripla

 

Campo


Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: figurata
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)
Dimensioni Metriche Tessere: Non documentate. cm

Decorazioni figurate

TemaSoggettoAltre componenti
Scena diVenatio

 
 
Referenza fotografica: Lanciani 2000, fig. 27.

Parte dell’ambiente: non determinata
Tipo di impaginazione: non documentato
Cromia: policromo

Campo figurato delimitato da una fascia composta da due linee triple di tessere nere che incorniciano una linea doppia di tessere bianche ad ordito diritto (DM 1i, 1t) e decorato con scene forse relative ad uno spettacolo di mimi. Sono rappresentate tre scene: quella centrale presenta, al di sotto di una grande pergola arcuata, una trapeza ed un’anfora da vino posizionata su treppiede, cui volge le spalle uno schiavo nano che indossa una corta tunica e porta nelle mani un mestolo e un’oinochoe; è probabilmente la presenza di questo personaggio, evidentemente interpretato come un pigmeo, a far considerare la scena come ‘ballo d’Egizi’ al momento della scoperta (R. LANCIANI, Storia degli Scavi di Roma, VI, Roma 2000, pp. 41-42). Ai due lati di questa sono affiancate due scene molto simili, di tibicines che indossano una corta tunica e battono il tempo con il piede su uno strumento a terra, mentre al suono della loro musica danzano altri suonatori che tengono il flauto nelle mani, incoronati di serti e vestiti solo di un panno intorno ai fianchi; in entrambe le scene è rappresentata centralmente una figura femminile, dall’acconciatura rialzata e incoronata di serti, che danza con le braccia alzate e batte il ritmo con i crotali che tiene nelle mani. Le ballerine, vestite di una tunica lunga e sbracciata che lascia completamente vedere il corpo, sono rappresentate frontalmente nella parte sinistra del pannello, e di schiena nell’altra.

Bordo


Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)

Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
DM 1i – linea doppia
DM 1t – linea tripla

 

Campo


Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: figurata
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)

Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie
Dimensioni Metriche Tessere: Non documentate. cm

Decorazioni figurate

TemaSoggettoAltre componenti
Scena teatraleMusiciTrapeza, anfora da vino, pergola, schiavo nano

 
 
Referenza fotografica: LAnciani 2000, fig. 26.

Oggetto conservato: pannello – Conservato in: museo/antiquarium (Musei Vaticani, Museo Pio Clementino. – inv. 137, 902, 964-5, 1012, 1055)
Cortile Ottagono, Atrio della Scala del Bramante.
Restauri moderni: I mosaici furono ricomposti dopo il distacco, restaurati ed integrati al momento dell’acquisizione nelle collezioni vaticane nel XVIII secolo da G. Conti e T. De Rossi.

Musei Vaticani (Riferimento: Paolucci, Antonio) viale Vaticano – Città del Vaticano

Blake, M.E. 1936, “Roman Mosaics of the Second Century in Italy”, in Memoirs of the American Academy in Rome, Roma, pp. 174, tav. 42, 2-5..
Liverani, P./ Spinola, G. 2002, in Vaticano. I mosaici antichi, Milano, pp. 111-2, pp. 60-69..
Nogara, B. 1910, in I mosaici antichi conservati nei palazzi pontifici del Vaticano e del Laterano, Roma, pp. 6-7, tav. IX..
Werner, K. 1994, in Mosaiken aus Rom. Polychrome Mosaikpavimente und Emblemata aus Rom und Umgebung, Roma, k. 99, pp. 231-5..

DATA SCHEDA: 2009 | AUTORE: Laurenzi, Elsa. | REF. SCIENT. : Tortorella, Stefano | AGGIORNAMENTO: 2014 | COMPILAZIONE/REVISIONE A CURA DI: Angelelli, Claudia
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Laurenzi, Elsa., Regio XIII, S. Sabina (orto), tessellato figurato , in TESS – scheda 6806 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=6806), 2009

INDIRIZZO WEB: http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=6806


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