scheda

Regio XIII, via di S. Domenico, Dolocenum, aula di culto, tessellato bicromo geometrico
Roma ( RM)


La presenza del santuario di Giove Dolicheno sull’Aventino, il Dolocenum, era nota dalle fonti, tra le quali i Cataloghi Regionari, e da alcuni rinvenimenti localizzati tra S. Alessio e S. Sabina; la scoperta della struttura avvenne nel 1935, durante i lavori per la costruzione di una fognatura in via S. Domenico; dopo lo scavo l’area venne ricoperta ed è dunque inaccessibile. L’edificio, rinvenuto a m 4.50 di profondità, ha un’ampiezza di m 22.60 x 12; ne furono scavati il lato lungo settentrionale e parte dei lati brevi. L’area, probabilmente in origine scoperta, era racchiusa da un muro (parte in opus reticolatum, parte in laterizio) decorato da un bugnato di stucco e da intonaco dipinto di rosso, datato dai bolli laterizi all’epoca di Antonino Pio (post 138 d.C.). Successivamente fu coperta da un tetto (bolli dell’età di Commodo e dei Severi) e, nel III secolo, suddivisa in più ambienti. L’edificio si sviluppava lungo una pianta assiale, articolata in atrio, sala centrale e sala posteriore; tutte conservavano parte della pavimentazione originale. L’ambiente centrale e principale deve identificarsi nel cenatorium; qui furono rinvenuti i resti dell’altare e numerose epigrafi, tra le quali una grande iscrizione dedicatoria (CIL VI, 366, 406-13, 30758-30761). L’ambiente era preceduto da un vestibolo che fungeva da ingresso; alle spalle della sala principale era un secondo ambiente, di cui si ignora la funzione. Il tempio si addossava sul lato settentrionale ad ambienti affrescati e coperti a volta, di età augustea. L’edificio conobbe vari restauri nel corso del IV secolo, quando il culto sincretistico conobbe il suo apice (P. CHINI, in LTUR III, Roma 1996, pp. 133-134). La pianta edificio è tratta da COLINI 1935.
Cronologia
Estremi temporali: dal secolo II d.C. (4° q) al secolo III d.C. (1° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologici ed epigrafici
Regio XIII, via di S. Domenico, Dolocenum, vano posteriore
Pavimento a commessi laterizi, "in semplici mattoni bipedali" (COLINI 1935, pp. 149-50). Manca la documentazione fotografica.

Regio XIII, via di S. Domenico, Dolocenum, vestibolo, tessellato bicromo geometrico
Il pavimento si presenta come un tessellato bicromo parzialmente conservato in situ a decorazione geometrica con un reticolato di fasce monocrome con quadrati nei punti di incrocio, in colori contrastanti (DM 142a), così descritto in bibliografia: "per quanto unito alla sala precedente da una vasta apertura il mosaico pavimentale si mostrava qui più fine, denotando una distinzione" (COLINI 1935, p. 148).


L’ambiente centrale e di maggiori dimensioni del complesso può essere identificato con l’aula di culto, il cenatorium, noto da iscrizioni relative al culto di Iuppiter Dolichenus (CIL III 4789, CIL XI 696); presentava sui lati lunghi due banconi in muratura larghi m 1.50 e alti m 0.60, sui quali si saliva tramite gradini; addossato al lato Est era l’altare, una sorta di cassa formata da tre lastre e preceduta da un’altra struttura simile, di minori dimensioni; sulla sinistra era un’ara rotonda, anepigrafe. Nell’aula, che conservava parte dell’originale sistema decorativo parietale, in intonaco dipinto, e pavimentale, in mosaico, si rinvennero numerose iscrizioni e sculture.

Lunghezza: 6.00 m – Larghezza: 3.40 m

Cronologia
Estremi temporali: dal secolo III d.C. (1° q) al secolo III d.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologico-stratigrafici, stilistici ed epigrafici

Specifiche di rinvenimento
Data:
1935

Regio XIII, via di S. Domenico, Dolocenum, aula di culto, tessellato bicromo geometrico

Parte dell’ambiente: intero ambiente
Rivestimento con scansione: a copertura unitaria
Tipo di impaginazione: iterativa
Cromia: bicromo

Il pavimento si presenta come un tessellato bicromo parzialmente conservato in situ; era caratterizzato da decorazione geometrica, a reticolato di fasce monocrome con quadrati nei punti di incrocio, in colori contrastanti (DM 142a), così descritto in bibliografia: "mosaico a riquadri bianchi e neri di mediocre finezza" (COLINI 1935, p. 147).

Cronologia
Estremi temporali: dal secolo II d.C. (4° q) al secolo III d.C. (1° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici

Bordo

Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)
Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
DM 105a – tessellato monocromo, a ordito di filari paralleli

 

Campo

Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)
Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
DM 142a – reticolato di fasce monocrome con quadrati nei punti di incrocio, in colori contrastanti

 
 

Referenza fotografica: da COLINI 1935, fig. 4.
Oggetto conservato: parte del pavimento – Conservato in: situ (Roma, Tempio di Iuppiter Dolichenus)
Lo scavo è stato reinterrato e dunque il monumento e le sue pavimentazioni sono inaccessibili.

Colini, A.M. 1935, La scoperta del santuario delle divinità dolichene sull’Aventino, in Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma, Roma, p. 147, fig. 4.

DATA SCHEDA: 2009 | AUTORE: Laurenzi, Elsa | REF. SCIENT. : Tortorella, Stefano | AGGIORNAMENTO: 2014 | COMPILAZIONE/REVISIONE A CURA DI: Angelelli, Claudia
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Laurenzi, Elsa, Regio XIII, via di S. Domenico, Dolocenum, aula di culto, tessellato bicromo geometrico, in TESS – scheda 6825 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=6825), 2009

INDIRIZZO WEB: http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=6825


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