Scavi compiuti tra il 1971 e il 1979, hanno permesso di individuare, nell’immediato suburbio della città antica, poche strutture murarie e due pavimentazioni a commessi di laterizi riferibili ad un complesso residenziale tardo repubblicano. Le strutture murarie, conservate solo in fondazione, non permettono una chiara lettura del complesso che doveva organizzarsi in una serie di ambienti: due contigui (1 e 2) e uno leggermente spostato verso sud (vano 3). L’edificio viene datato, in base alla limitata documentazione stratigrafica, tra le fine del II e la prima metà del I secolo a.C.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo II a.C. (4° q) al secolo I a.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati archeologico-stratigrafici
Domus, Amb. 3, commessi laterizi Il vano 3 si caratterizza per la presenza di una pavimentazione in tessere fittili rintracciata a sud-ovest del gradino pertinente all’ambiente 2. La massima estensione del frammento pavimentale non supera i 25 cm di larghezza.
Domus, Amb.1, commessi laterizi, cubetti ed esagoni L’ambiente 1 ha restituito una pavimentazione in cotto, andata parzialmente perduta lungo il lato nord-occidentale, contraddistinta da una una cornice perimetrale decorata con cubetti fittili e da un campo con mattoncini di forma esagonale. Il piano pavimentale viene datato, su base stratigrafica, tra la fine del II e l’inizio del I secolo a.C.
Domus, Amb.4, tessellato bianco e rosa In occasione degli scavi compiuti all’inizio degli anni ’70 del secolo scorso, furono individuati, a 3 m dalle pavimentazioni a commessi laterizi degli ambienti 1-3, due lacerti relativi ad un mosaico in tessellato bianco e rosa. Non sono note ulteriori informazioni circa il rivestimento in esame.
Ambiente 2: vano adiacente all’ambiente 1 e ad esso speculare, pavimentato a commessi di laterizi. Allo stato attuale delle ricerche non è nota la sua destinazione d’uso. Lungo il lato sud-occidentale del vano è stato rintracciato un gradino, dalla forma arrotondata, che permette al vano in esame di comunicare con un vicino ambiente di cui allo stato attuale si conserva solo una limitata porzione della pavimentazione realizzata con tessere fittili.
Lunghezza: 5.30 m – Larghezza: 3.40 m
Cronologia Estremi temporali: dal secolo II a.C. (4° q) al secolo I a.C. (1° q) Motivazione della cronologia: dati archeologico-stratigrafici
Rivestimento con scansione: a più unità decorative
Il rivestimento a commessi laterizi, lacunoso lungo tutti i lati, si è conservato, in buone condizioni, solo lungo il lato sud-occidentale dove possiamo rintracciare un gradino, dalla forma arrotondata, anch’esso pavimentato a commessi laterizi, collegato ad un secondo lacerto di pavimentazione, pertinente ad un ambiente vicino, rivestito con tessere di cotto.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo II a.C. (4° q) al secolo I a.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici
Unità decorative
Parte dell’ambiente: intero ambiente Tipo di impaginazione: iterativa Cromia: policromo
Il vano ha restituito parte di una pavimentazione a commessi di laterizi caratterizzata da una complessa decorazione geometrica costruita su cornici concentriche disposte intorno ad uno spazio centrale, di forma rettangolare, delimitato da una ulteriore cornice disegnata con mattoncini triangolari e a forma di losanga. Lo spazio centrale, rettangolare, è decorato, a sua volta, con tre cornici concentriche in cui si alternano mattonelle quadrate di colore rosso mattone e bruno chiaro. Le cornici esterne presentano dall’esterno verso l’interno: mattoncini quadrati, di colore rosso mattone e bruno chiaro, disposti a scacchiera, una fascia decorata con cubi prospettici, su cinque ordini, ottenuti mediante l’accostamento di tre losanghe con tonalità di colore differente, e una fascia, più interna, con mattoncini a losanga, accostati in diagonale, su file parallele, in modo da descrivere un motivo a zig-zag.
Specifiche tecniche Identificazione della Decorazione: geometrica Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato a grandi tessere di laterizio (cubetti di cotto))
Specifiche tecniche Lunghezza: 4.20 m – Larghezza: 2.20 m Identificazione della Decorazione: geometrica Tecnica Esecutiva: a commesso di laterizi
Referenza fotografica: Immagine scansionata da Mercando 2003, fig.1.
Parte dell’ambiente: gradino Tipo di impaginazione: a campo omogeneo Cromia: monocromo
Lungo il lato sud-occidentale del vano 2 è stato rintracciato un gradino, dalla forma arrotondata, alto ca. 20 cm, rivestito con tessere quadrate in cotto. Il gradino risulta essere coevo alla pavimentazione del vicino ambiente.
Specifiche tecniche Lunghezza: 2.30 m – Larghezza: 0.20 m Identificazione della Decorazione: geometrica Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato a grandi tessere di laterizio (cubetti di cotto))
Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie Dimensioni Metriche Tessere: ca. 2 cm
Decorazioni geometriche
Motivo
Modulo
Riempimento
DM 105a – tessellato monocromo, a ordito di filari paralleli
Referenza fotografica: Immagine scansionata da Mercando 2003, fig.1.
Brecciaroli Taborelli, L. 1995, Due pavimenti in cotto da tardo-repubblicani di Aesis, Jesi, in Atti del II Colloquio dell’Associazione Italiana per lo Studio e la Conservazione del mosaico (Roma, 5-7 dicembre 1994), Bordighera (IM), p. 176, fig.1, fig. 3-4.Brecciaroli Taborelli, L. 1996-1997, Jesi (Ancona). L’officina ceramica di Aesis (III secolo a.C. – I secolo d.C.), in Notizie degli Scavi di Antichità. Atti dell’Accademia Nazionale dei Lincei., p. 37, fig. 27, tav. I.Guidobaldi, F./ Gregori, L. 1996, Pavimenti a commessi di mattonelle in laterizi di età romana. Indagine preliminare, in Atti del III Colloquio dell’Associazione Italiana per lo Studio e la Conservazione del Mosaico (Bordighera, 6-10 dicembre 1995), Bordighera (IM), p. 251, pp. 253-254, fig. 10-11.Landolfi, M. 2006, Nuovi ritrovamenti di mosaici a Ostra, Jesi, Osimo, S. Severino Marche, Falerone ed a Ascoli Piceno, in Atti del XI Colloquio dell’Associazione Italiana per lo Studio e la Conservazione del Mosaico (Ancona, 16-19 febbraio 2005), Tivoli, p. 634.Mercando, L. 2003, Pavimenti a mosaico e pitture parietali, in Archeologia nelle Marche. Dalla Preistoria all’Età Tardoantica , Firenze, pp.319-320, fig. 1.