Nel 1880 è stato segnalato il rinvenimento di un pavimento in tessellato in seguito a lavori edili nel palazzo che attualmente è la sede del Museo Civico Archeologico. Nel 1974 in occasione dei lavori per la costruzione di una centrale termica del palazzo è stato messo in luce un tratto di pavimento a commessi di laterizi, con esagonette di cotto. Il pavimento ad esagonette, profondamente sconvolto, presentava presso uno dei lati una canaletta (A); questo induce a ritenere che l’ambiente sia da riferire ad uno spazio scoperto. Poco lontano da questo è stato rintracciato un grande dolio in terracotta (B), il cui orlo si trovava alla medesima quota del pavimento, e un torchio oleario in trachite; verosimilmente, dunque, si tratta di un’area adibita alla lavorazione delle olive e allo stoccaggio di derrate alimentari, presumibilmente per l’uso domestico. Non si hanno altri dati sui rinvenimenti. F. Bergonzoni riferisce che nel 1951 è stato segnalato il rinvenimento di un tessellato nella stessa area; la notizia, tuttavia, era arrivata a lavori ultimati e non era più controllabile (Bergonzoni, Bonora 1976, p. 46). (la pianta con il posizionamento dei pavimenti è una rielaborazione di G. Paolucci da Aemilia 2000, p. 440; la pianta dei rinvenimenti è tratta da Bergonzoni 1974, p. 181.).
Cronologia Non determinata Motivazione della cronologia: non determinata
Bergonzoni, F./ Bonora, G. 1976, in Bologna romana. Fonti letterarie – Carta archeologica del centro urbano, Bologna, p. 46.Zuffa, M. 1944, I mosaici di Bononia., in Emilia Romana, Firenze, p. 300.
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Paolucci, Giovanna, Via dell’Archiginnasio, tessellato con decorazione a scacchiera, in TESS – scheda 7530 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=7530), 2009