Nel 1905, nel corso di uno sterro finalizzato all’apertura di una cava di breccia sulle pendici della collina di Monteverde, si rinvennero alcune strutture archeologiche, la più notevole delle quali, identificabile come un oecus corinthius, ne farebbe suppore una destinazione residenziale. Molto complesso è l’inquadramento topografico del complesso, perchè la zona interessata ha subito nel XX secolo massici interventi edilizi. Il Gatti, che pubblica la scoperta nel 1905, così indica l’area della scoperta: "Via Portuense. Nella Vigna Ercole, sulla collina di Monteverde, quasi dirimpetto alla stazione ferroviaria di Trastevere (ndr – la vecchia: quindi l’attuale piazza Ippolito Nievo) alla distanza di m 62.40 dal casino della vigna verso Oriente" (Gatti 1905, p. 80). L’area è prossima all’incrocio tra via Barrili e via Pisacane.
Oecus Corinthius, a pianta rettangolare, rinvenuto nel 1905 a m 1.80 di profondità dal piano di campagna; erano visibili alcuni lacerti delle strutture murarie (delle quali non viene indicata la tecnica edilizia) che conservavano "tracce di intonaco finemente dipinto" (Gatti 1908, p. 80). In sito si trovavano le basi delle otto colonne (diametro m 0.53) in "pietra albana" (Gatti 1908, p. 81). La struttura aveva una diversa pavimentazione nell’area centrale (sectile) e nell’ambulacro (tessellato).
Lunghezza: 13.35 m – Larghezza: 10.42 m
Cronologia Non determinata
Specifiche di rinvenimento Data: 1905
Regio XIV, Vigna Ercole (?), tessellato/sectile
Rivestimento con scansione: a più unità decorative
Il pavimento (CAR VII, E, 28), rinvenuto alla profondità di m 1.80, presentava due unità decorative: l’ambulacro aveva un pavimento in tessellato bicromo; lo "spazio centrale" presentava una pavimentazione in opus sectile, di cui si conservava la traccia in negativo; benchè non si abbia notizia delle strutture di copertura queste dovevano plausibilmente essere presenti, data la presenza del sectile. Del rivestimento manca la documentazione grafica e/o fotografica.
Cronologia Non determinata
Caratteristiche della preparazione Tipo di preparazione: Letto di calce.
Unità decorative
Parte dell’ambiente: ambulacro Tipo di impaginazione: a campo omogeneo Cromia: bicromo
Il tessellato "del porticato esterno, cioè fra le pareti e le colonne" (Gatti 1905, p. 81) presentava un campo monocromo bianco a ordito di filari paralleli, delimitato da un bordo realizzato da una fascia di tessere nere in ordito diritto. Manca la documentazione grafica e/o fotografica.
Specifiche tecniche Identificazione della Decorazione: geometrica Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti) Dimensioni Metriche Tessere: Non documentate. cm
Specifiche tecniche Identificazione della Decorazione: geometrica Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti) Dimensioni Metriche Tessere: Non documentate. cm
Decorazioni geometriche
Motivo
Modulo
Riempimento
DM 105a – tessellato monocromo, a ordito di filari paralleli
Parte dell’ambiente: spazio centrale Tipo di impaginazione: iterativa Cromia: non documentato
Del rivestimento, andato completamente distrutto, era possibile leggere chiaramente al momento della scoperta il disegno in negativo impresso nel piano di posa (in calce, secondo il Gatti: Gatti 1905, p. 81): si trattava di un modulo semplice formato da lastre esagonali (lato m 0.20), probabilmente in marmi policromi. Al momento della scoperta si conservava una sola lastra. Manca la documentazione grafica e/o fotografica.
Gatti, G. 1905, “Roma. Nuove scoperte dalla città e dal Suburbio”, in Notizie degli Scavi di Antichità. Atti dell’Accademia Nazionale dei Lincei., Roma, pp. 80-81, fig. s.n. (pianta).