scheda

Domus di via dell’Arco, vano 8, cementizio con tessere
Padova ( PD )


Tra l’ottobre del 2003 e l’ottobre del 2006 la Soprintendenza per i beni Archeologici del Veneto ha condotto una serie di indagini in via dell’Arco, 16/30 (n. 4 in pianta allegata).
E’ stata riconosciuta una domus, la cui planimetria sembra definirsi a partire dal I sec. a.C. In questo momento cronologico, un lungo muro N-S divide l’area in due parti corrispondenti ad altrettante proprietà: la domus si sviluppa ad O del muro, mentre ad E si trova un’area scoperta.
La porzione di domus messa in luce è suddivisa in due nuclei principali, un nucleo settentrionale, di rappresentanza (vani 2, 4, 5, 6, 7) che insiste su allineamenti precedenti, ed uno meridionale, di servizio (vani 8, 9, 10, 11, 12), costituito da due nuovi assi murari principali N-S, paralleli al muro di proprietà, e dai vari divisori ortogonali che definiscono gli ambienti. La funzione di rappresentanza o comunque di soggiorno è indicata dai pavimenti di cui i vani erano dotati (un cementizio nell’ambiente 6 con motivo decorativo decentrato e cocciopesto rosato ma senza decorazione negli ambienti 2 e 8), piuttosto che dalle dimensioni dei vani stessi, tutte piuttosto modeste. Gli altri vani hanno restituito solo pavimentazioni in battuto di limo.
Tra la fine del I sec. a.C. e il I sec. d.C., le due proprietà vengono accorpate in un’unica, grande dimora in cui risulta accresciuto anche il livello delle decorazioni pavimentali e parietali. L’innovazione più evidente è l’unificazione del cortile della domus più antica e dello scoperto della proprietà confinante, che viene allestito con un’ampia corte con portico ad “L” su cui si affaccia parte degli ambienti settentrionali. Mentre questi ultimi restano quasi invariati dal punto di vista planimetrico, gli ambienti del corpo meridionale vengono ridotti nelle dimensioni. Numerosi cambiamenti si intravedono nei partiti decorativi: appartengono infatti a tale fase il cementizio del vano 8, i cocciopesti rubricati dei vani 7 e 11, il tessellato con punteggiato di crocette del vano 14.
Probabilmente tra II e III sec. d.C. la domus risulta già in gran parte abbandonata e soggetta ad un notevole deterioramento, con crolli e degradi delle strutture soprattutto nella parte settentrionale.
Il ciclo si compie con una serie di spoliazioni che vanno a prelevare materiale edilizio dagli zoccoli murari, preliminari ad un livellamento generale dell’area funzionale ad un probabile esproprio, avvenuto nel IV sec. d.C., per la costruzione (mai compiuta) di un grande edificio pubblico (sintesi della descrizione della domus tratta da C. Rossignoli, Schede, in Atria longa patescunt (Virg., Aen., II, 483). Le forme dell´abitare nella Cisalpina romana, Roma 2010; la pianta allegata è tratta da Rossignoli, Ruta 2009, fig. 6).
Cronologia
Estremi temporali: dal secolo I a.C. (1° q) al secolo I a.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologico-stratigrafici
Domus di via dell’Arco, vano 11, cementizio rubricato
Cementizio rubricato. E’ stato notato che la rubricatura si conserva solo lungo il bordo orientale della stanza, per una larghezza di ca 0,80 m, e lungo il bordo settentrionale, per un’ampiezza di 0,50 m: probabilmente, grazie alla presenza di mobilio che aveva impedito il deterioramento della superficie verniciata per calpestio, lavaggio o esposizione alla luce.

Domus di via dell’Arco, vano 16, tess. con punteggiato di crocette
Tessellato geometrico bicromo con punteggiato di crocette.

Domus di via dell’Arco, vano 6, cementizio rubricato
Cementizio a base fittile rubricato con inserzione di tessere bianche e nere a formare un motivo decorativo geometrico, decentrato verso S rispetto alle proporzioni complessive del vano. Il motivo è compreso all’interno di uno pseudoemblema composto da svastiche col centro in tessere nere, dai cui bracci si dipartivano linee parallele e ortogonali in sole tessere bianche, che riempivano l’intero spazio delimitato.

Domus di via dell’Arco, vano 7, cementizio rubricato
Cementizio a base fittile rubricato.

Ambiente 8: il vano, esistente sin dalla I fase di impianto della domus, viene ristrutturato nel corso della fine del I sec.a.C. – inizio del I sec.d.C., quando viene ridotto di dimensioni, assumendo una forma quadrata (3 x 3 m). In questa fase viene dotato di una pregevole pavimentazione in cementizio che reca una decorazione geometrica con l’inserzione di tesserine lapidee. Il motivo decorativo non è perfettamente simmetrico, ma spostato abbastanza sensibilmente verso il lato orientale della stanza, sul quale con ogni probabilità – e dunque con accesso diretto dal giardino – si colloca l’ingresso principale. La rappresentatitività della sala sembra documentata anche dalla qualità degli intonaci, caratterizzati da ricchi motivi geometrici rossi su fondo bianco, campiture gialle, nere e verdi ed elementi vegetali.

Lunghezza: 3 m – Larghezza: 3 m

Cronologia
Estremi temporali: dal secolo I a.C. (1° q) al secolo I a.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati stratigrafici

Specifiche di rinvenimento
Data:
2003-2006 – Ente responsabile: SA PD

Domus di via dell’Arco, vano 8, cementizio con tessere

Parte dell’ambiente: intero ambiente
Tipo di impaginazione: centralizzata a emblema/pseudoemblema
Cromia: tricromo

Cementizio con decorazione geometrica, con inserzione di tesserine lapidee. Entro una cornice semplice in tessere bianche e nere alternate, che lascia lungo il perimetro del vano un bordo largo circa 45 cm (30 nella fascia orientale), è inscritto un cerchio di tessere nere, del diametro di circa m 1,30, contenente un motivo geometrico a esagoni di tessere bianche, ognuno dei quali ha al centro una crocetta; il motivo circolare è inserito all’interno di un tappeto a reticolato di losanghe

Cronologia
Estremi temporali: dal secolo I a.C. (4° q) al secolo I d.C. (1° q)
Motivazione della cronologia: dati stratigrafici

Bordo

Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: cementizio (cementizio a base fittile con tessere musive)

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
DM 1k – linea doppia bicroma, le tessere disposte a scacchiera

 

Campo

Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: cementizio (cementizio a base fittile con tessere musive)
Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
DM 204a – nido d’ape delineato (qui disegnato da linee doppie)
DM 201a – reticolato romboidale, qui disegnato da linee doppie (qui in opus signinum)

 
 

Referenza fotografica: da ROSSIGNOLI, RUTA 2009, fig. 7.
Oggetto conservato: parte del campo – Conservato in: abitazione privata

Restauri moderni: Il pavimento è stato strappato ed esposto presso l’abitazione di via dell’Arco 16-30.
Condizione giuridica: proprietà Stato

Rossignoli, C./ Ruta Serafini, A. 2009, L’edilizia residenziale a Padova. Nuovi dati, in Intra illa moenia domus ac Penates (Liv., 46, 39, 5): il tessuto abitativo nelle città romane della Cisalpina, Atti delle Giornate di studio organizzate dal Dipartimento di Archeologia dell’Università di Padova (palazzo del Bo, 10-11 aprile 2008), Roma, p. 35, fig. 7.

DATA SCHEDA: 2009 | AUTORE: Rinaldi, Federica | REF. SCIENT. : Ghedini, Francesca
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Rinaldi, Federica, Domus di via dell’Arco, vano 8, cementizio con tessere, in TESS – scheda 8063 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=8063), 2009

INDIRIZZO WEB: http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=8063


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