Scavi compiuti tra il 1934 e il 1936, hanno permesso di rintracciare, sotto l’attuale Duomo di Fermo, una chiesa paleocristiana datata, in base alle poche evidenze archeologiche, alla seconda metà del V secolo d.C. La chiesa, orientata Est-Ovest, è caratterizzata da tre navate, divise da sei colonne che si appoggiano, in base ai frammenti rinvenuti, su basi modanate o lisce. La navata centrale termina ad est con una abside di 5.30 m di corda. Strutturalmente i muri perimetrali, conservati per una altezza media di ca. 1m, hanno una dimensione compresa tra i 60 e 65 cm; solo il muro dell’abside presenta uno spessore maggiore pari a 72 cm. Le murature si presentano realizzate in mattoni (di spessore variabile, compreso tra i 5 e 7 cm), disposti su filari regolari e legati tra loro da malta. Si conservano ancora le lesene decorative sia sul muro Nord che su quello dell’abside. Nello stesso muro settentrionale sono state rintracciate due porte: una che probabilmente permetteva l’accesso alla sacrestia e una seconda porta, a circa metà della navata, che potremmo identificare con un ingresso laterale della chiesa. Non si hanno ulteriori indicazioni circa l’edificio in esame. Non possediamo la relazione di scavo relativa alle campagne archeologiche effettuate tra il 1934 e il 1936. La chiesa è stata inoltre oggetto di consistenti lavori di restauro, intrapresi tra il 1938 e il 1939, che hanno ulteriormente danneggiato e obliterato le fasi più antiche del complesso (Pasquinucci, 1987, fig. 140).
Cronologia Estremi temporali: dal secolo V d.C. (3° q) al secolo V d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici
Cattedrale, navata centrale, tessellato: navata e abside Della pavimentazione antica si conserva solo un limitato lacerto lungo la navata centrale (nell’area meridionale, in prossimità della seconda colonna) che ha restituito parte della decorazione del campo, mentre risulta completamente perduta la decorazione del bordo. L’abside ha, invece, restituito, per intero, il rivestimento pavimentale, anch’esso in tessellato, decorato con due pavoni affrontati ai lati di un kantharos.
Cattedrale, navata destra. tessellato policromo geom; intercolumnio La navata di destra ha restituito un ampio frammento della pavimentazione in tessellato policromo, con una composizione di onde continue di pelte, e parte del rivestimento dell’intercolumnio. La pavimentazione viene datata, su base archeologica, tra la fine del V e il VI secolo d.C.
Ambiente: navata sinistra della chiesa, separata dalla navata centrale da una fila di sei colonne e delimitata da strutture murarie conservate in alzato per ca. 1 m. La navata in esame ha restituito un numero limitato di frammenti relativi all’antica pavimentazione in tessellato datata alla fine del VI secolo d.C.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo V d.C. (3° q) al secolo V d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici
Specifiche di rinvenimento Data: 1933-1935
Cattedrale, navata sinistra, pannello con ottagoni e intercolumni
Rivestimento con scansione: a più unità decorative
Sono stati rintracciati pochi lacerti pertinenti all’originale pavimentazione musiva di VI secolo d.C. La decorazione doveva organizzarsi per pannelli giustapposti inquadrati, come suggerito dai pochi frammenti conservati, da una medesima cornice. La decorazione geometrica, prevede l’impiego di tessere policrome; si riconoscono tessere bianche, nere, grigio scuro e chiaro, verdi e rosse.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo V d.C. (4° q) al secolo VI d.C. (1° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici
Unità decorative
Parte dell’ambiente: navata Tipo di impaginazione: giustapposta Cromia: policromo
All’interno di un bordo che prevede, tra due fasce bianche, una fascia decorata con una fila di calici, a tre petali, dritti e capovolti, in redazione policroma, trova spazio una decorazione ad ottagoni irregolari adiacenti formanti quadrati di risulta. Cordoni di tessere bianche, nere e verdi, alternativamente rettilinei o annodati a treccia, disegnano i lati degli ottagoni. Completano la decorazione foglie a cinque lobi che, staccandosi dai lati rettilinei degli ottagoni, convergono verso un cerchietto centrale, in tessere nere e verdi, decorato al centro da una croce in tessere bianche.
Specifiche tecniche Identificazione della Decorazione: geometrica Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)
Decorazioni geometriche
Motivo
Modulo
Riempimento
DM 164e – composizione ortogonale di ottagoni adiacenti (formanti quadrati), disegnata da cordoni annodati sui lati adiacenti
Referenza fotografica: Immagine scansionata da Graciotti 1963, fig.6.
Parte dell’ambiente: intercolumnio Tipo di impaginazione: orientata Cromia: policromo
All’altezza della seconda campata rintracciamo, in tessere nere, verdi scuro e rosse, la decorazione dell’intercolumnio caratterizzata da un rettangolo con una losanga inscritta decorata al centro da una croce i cui bracci terminano con un motivo a pelta. Quattro triangoli bianchi, racchiusi da una doppia fascia in tessere nere e rosse, decorano gli spazi di risulta tra il rettangolo e il rombo in esso inscritto.
Specifiche tecniche Identificazione della Decorazione: geometrica Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)
Decorazioni geometriche
Motivo
Modulo
Riempimento
DM 18a – fila di rettangoli sdraiati adiacenti, caricati da una losanga inscritta, delineata
croce con pelte alle estremità
Referenza fotografica: Immagine scansionata da Graciotti 1963, fig.5.
Parte dell’ambiente: intercolumnio Tipo di impaginazione: orientata Cromia: policromo
All’altezza della prima campata, è stata rintracciata parte della decorazione dell’intercolumnio caratterizzata dalla figura di un pavone, in redazione policroma, rivolto verso l’ingresso dell’edificio. Non si hanno indicazioni circa la presenza di cornici o altri elementi che dovevano completare la decorazione.
Graciotti, G 1963, Basilica Paleocristiana sotto la chiesa metropolitana di Fermo, in Ravenna Felix, pp. 108-131, figg. 4-6.Nestori, A. 1996, Testimonianze paleocristiane a Fermo, in I Beni Culturali di Fermo e il Territorio ( Atti del Convegno di Studi, Fermo, Palazzo dei Priori, 5-18 giugno 1994), Fermo, p. 79, tav. I, p. 83.Pasquinucci, M. 1987, La basilica paleocristiana, in Firmum Picenum I, Pisa, pp. 297-309, figg. 145 e 147.