Abitazione privata rintracciata in un’area contigua al foro dell’antico municipio di Plestia. La domus venne identificata una prima volta negli anni ’60 del secolo scorso per poi essere scavata e documentata in seguito ai nuovi interventi archeologici intrapresi a partire dal 1993. La domus, di ampie dimensioni, presenta ad est una corte colonnata a forma di L (ambiente a), fiancheggiata a sud da tre ambienti quadrangolari, che comunica con una ulteriore corte colonnata (ambiente b), collegata ai vani privati della domus tramite un portico che si sviluppa con direzione est-ovest. L’abitazione presenta un orientamento nord-sud, con ingresso a nord (vano d), che immette nell’atrio a T (con le ali segnalate da una soglia a mosaico) (vani f ed e). In asse con l’ingresso è stato rintracciato il tablino (ambiente g), mentre una serie di vani minori, con funzioni ancora da definire, sono stati identificati intorno allo stesso atrio (settore h della domus). Dal tablino si accede, dopo un ambiente quadrato di passaggio (vano i), al portico (vano c) sul quale si aprivano due ulteriori ambienti, con funzione triclinire (vani l e m). Completa la planimetria della domus un ambiente quadrangolare (vano n) intorno al quale sembra organizzarsi l’intero settore orientale del complesso. Restano da comprendere i rapporti planimetrici esistenti tra la domus appena descritta e le due corti colonnate B ed A che sembrano appartenere, in base alla documentazione nota, allo stesso complesso edilizio. La domus viene datata, nella sua fase iniziale al 40-20 a.C., ma sopravvive, senza interventi rilevanti per quanto riguarda planimetria e funzione degli ambienti, fino al IV secolo d.C. Si registrano ad ogni modo, limitati interventi strutturali, databili tra la fine del I e il II secolo d.C., nel settore occidentale della domus (settore h) (Occhilupo, 2009, fig.1).
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I a.C. (2° q) al secolo I a.C. (3° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici
Domus, ala e, cementizio con inserti e soglia musiva L’ala e ha restituito una pavimentazione in cementizio, a base fittile, del vano e, decorata con inserti calcarei policromi. Il cementizio, del tutto analogo per decorazione a quello della corte d, è separato da quest’ultimo da una soglia in tessellato bicromo a decorazione geometrica, solo in parte conservata.
Domus, ala f, cementizio e soglia in tessellato L’ala f della corte d presenta una pavimentazione in cementizio, a base fittile, decorata con inserti calcarei policromi. Il cementizio, del tutto analogo per decorazione a quello della corte d, è separato da quest’ultima pavimentazione da una soglia in tessellato bicromo a decorazione geometrica.
Domus, ambiente di soggiorno 29, tessellato con pseudoemblema b/n L’ambiente di soggiorno 29 è caratterizzato da un tessellato, arricchito con inserti di pietra locale calcarea, decorato nel settore centrale da un pannello in tessellato, in redazione bicroma, con motivo geometrico. Il rivestimento, molto lacunoso, è stato strappato ed attualmente sono noti solo due pannelli, conservati presso i magazzini della soprintendenza, relativi alla stessa decorazione musiva del pavimento.
Domus, corte d, pavimento in cementizo con inserti marmorei La corte interna della domus ha restituito parte della pavimentazione in cementizio, a base litica e fittile, con inserti calcarei policromi. La corte prevedeva originariamente un impluvium centrale, attualmente completamente spoliato e non più visibile.
Domus, cubicolo h1, cementizio con decorazione in tessellato Il motivo decorativo geometrico dell’ambiente h1 si presenta decentrato rispetto all’asse di riferimento del vano ed è spostato verso l’angolo sud-est dell’ambiente, in una posizione del tutto anomala. Su di un cementizio, a base fittile, un’ampia fascia decorata con un punteggiato regolare di tessere e tre file di tessere bianche incorniciano un pannello quadrato centrale caratterizzato da un quarto di uno pseudoscudo di losanghe, iscritto in cerchio, disegnato con una fila di tessere bianche.
Domus, tablino g, cementizio con inserti e soglia musiva Il tablino g ha restituito una pavimentazione in cementizio, del tutto analoga a quella rintracciata per la corte interna d, caratterizzata da inserti calcarei, di forma irregolare, distribuiti sull’intera superficie. L’ambiente viene segnalato da una soglia in tessellato bicromo a decorazione geometrica, solo in parte conservata.
Domus, triclinio m, tessellato con inserti marmorei L’ambiente di soggiorno ha restituito la pavimentazione in tessellato bianco, con inserti marmorei, bordato da una doppia cornice in tessere nere. Il rivestimento, recentemente restaurato, presenta una serie di lacune, di ampie dimensioni, dovute alle distruzioni provocate da moderni lavori agricoli.
Domus, triclino l, tessellato geometrico b/n Il triclinio ha restituito la decorazione in tessellato articolata in più unità decorative. Si conserva il pavimento relativo all’anticamera, con reticolato di quadrati caricati da clessidre, la fascia partizionale, con treccia a due capi e mura merlate, e il rivestimento del settore principale del vano con un reticolat di stelle di otto losanghe. L’intera pavimentazione, in parte mancante a causa di moderni lavori agricoli, ha restituito inoltre parte della soglia di accesso, anch’essa in tessellato bicromo a decorazione geometrica.
Domus, vano 21, triclinio o soggiorno, tessellato geometrico b/n L’ambiente 21 ha restituito una pavimentazione in tessellato bicromo a decorazione geometrica. Il pavimento, non più in situ, si presenta, in base alla documentazione fotografica di archivio, organizzato in più unità decorative: una soglia, con decorazione geometrico-vegetale, l’anticamera, con scacchiera di triangoli, una fascia partizionale decorata da pelte, in colore contrastente, e uno spazio triclinare in tessellato monocromo bianco. Dopo il suo rinvenimento il piano pavimentale è stato distaccato ed è attualmente conservato in tre diversi pannelli custoditi presso i magazzini della soprintendenza.
Domus, vano h2, cementizio con punteggiato di dadi L’ambiente ha restituito una pavimentazione in cementizio, a base litica, decorato con un punteggiato di dadi, in pietra calcarea, di colore verde. Si sottolinea, in bibliografia, la qualità nettamente inferiore della pavimentazione rispetto a quella dei vicini rivestimenti che vedono l’adozione della stessa tecnica pavimentale.
Ambiente 28: vano di forma quadrangolare, con destinazione di soggiorno, rintracciato nell’angolo sud-orientale della corte colonnata a. L’ambiente, le cui strutture murarie si conservano solo in fondazione, ha restituito una pavimentazione in tessellato bicromo a decorazione geometrica. L’ambiente viene datato alla prima fase di vita del complesso residenziale (metà del I secolo a.C.).
Lunghezza: 6.20 m – Larghezza: 4.20 m
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I a.C. (2° q) al secolo I a.C. (3° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici
Specifiche di rinvenimento Data: Anni ’60 del XX secolo
Domus, vano soggiorno 28, tessellato bianco e verde
Parte dell’ambiente: intero ambiente Rivestimento con scansione: a copertura unitaria Tipo di impaginazione: ad emblema/pseudoemblema Cromia: bicromo
Pavimentazione in tessellato bicromo, a decorazione geometrica, con pseudoemblema centrale. Parte del rivestimento è ancora visibile in situ (tessellato monocromo bianco), mentre lo pseudoemblema centrale, sempre in tessellato bicromo (bianco e verde), è conservato presso i magazzini della Soprintendenza in attesa di restauro.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I a.C. (2° q) al secolo I a.C. (3° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici
Specifiche tecniche Identificazione della Decorazione: geometrica Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti) Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie
Decorazioni geometriche
Motivo
Modulo
Riempimento
DM 105a – tessellato monocromo, a ordito di filari paralleli
Specifiche tecniche Identificazione della Decorazione: geometrica Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti) Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie
Occhilupo, S. 2009, L’apparato decorativo dei pavimenti della domus di Plestia (RegioVI) di età tardo-repubblicana, in Atti del XIV Colloquio dell’Associazione Italiana per lo Studio e la Conservazione del Mosaico (Spoleto, 7-9 febbraio 2008), Tivoli, p.82.