Scavi compiuti in prossimità di Piazza Libertà a Spoleto, hanno pertanto alla luce, tra il 1885 e il 1914, le strutture murarie di una domus romana, datata nella sua fase iniziale al I secolo d.C., caratterizzata da numerosi ambienti con pavimentazioni in tessellato e intonaci dipinti. Il complesso edilizio si struttura intorno ad un atrio (ambiente 1), con alae laterali, che costituisce l’asse di simmetria nella distribuzione planimetrica dei vani. La corte interna permette inoltre di accedere direttamente ad alcuni ambienti, modulari, caratterizzati da pavimentazioni in tessellato, tra cui è possibile riconoscere il tablino (ambiente 7) e ambienti di soggiorno (vani 3 e 6). Una corte colonnata (ambiente 9) occupa, contrariamente allo schema canonico che la vuole in asse con il tablino, il settore settentrionale del complesso residenziale. In base alla documentazione bibliografica l’edificio antico prevedeva due ambienti ai lati del vano di accesso e una serie di tabernae, affacciate lungo via Visiale, distrutte in occasione della costruzione del soprastante palazzo comunale. I numerosi interventi strutturali individuati all’interno del complesso, datati alla media età imperiale, confermano la continuità di vita della domus per tutta la prima e media età impieriale. (Pianta da Manconi 2005).
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo I d.C. (1° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici
Domus, ala 4,cerchi concentrici e meandri di svastiche e quadrati Il vano 4 ha restituito solo parte del tappeto musivo del vano e la soglia di raccordo con lo spazio dell’atrio tetrastilo. Entrambi i rivestimenti sono caratterizzati da una decorazione geometrica; la soglia prevede svastiche e quadrati, mentre il tessellato del vano è decorato da una composizione di cerchi concentrici che descrivono quadrati a lati concavi. Il rivestimento presenta, per entrambe le unità decorative, l’impiego di tessere di colore bianco e nero.
Domus, ala 5, cerchi tangenti e soglia con svastche L’ambiente 5 ha restituito parte della decorazione in tessellato del tappeto centrale, con una composizione con cerchi tangenti in redazione bicroma, e la soglia di accesso con motivo decorativo a svastiche. Sia il tappeto in tessellato del vano, sia la soglia, prevedono l’impiego di tessere bianche e nere.
Domus, atrio 1, punteggiato regolare di dadi L’atrio tetrastilo prevede una pavimentazione in tessellato bicromo, organizzata in più unità decorative, datata alla I fase di vita del complesso (I secolo d.C.). Il rivestimento in tessellato, con punteggiato regolare di dadi e bordo con onde correnti, è interrotto, nel settore centrale, da un bacino rettangolare, realizzato in blocchi di pietra, funzionale alla raccolta delle acque e comunicante con una sottostante cisterna.
Domus, tablino 7, stelle di triangoli e motivo a cassettoni Il tablino prevede una pavimentazione in tessellato, decorata con una composizione di triangoli ed ottagoni, preceduta, in corrispondenza dell’atrio tetrastilo (1), da una soglia, anch’essa in redazione bicroma, con motivo a “cassettoni”. Il pavimento, sebbene l’ambiente abbia subito una serie di ristrutturazioni nel corso della media età imperiale, viene datato alla prima fase di vita del complesso (inizio I secolo d.C.).
Domus, vano 8a, commessi di laterizi L’ambiente 8a ha restituito una pavimentazione a commessi di laterizi con mattoncini romboidali le cui variazioni cromatiche descrivono un effetto finale a cubi prospettici. Il pavimento viene attribuito alla prima fase di vita della domus (inizio I secolo d.C.).
Domus, vano di soggiorno 3, tessellato con decorazione a transenna Il vano di soggiorno ha restituito gran parte della pavimentazione, in tessellato bicromo, organizzato in più unità decorative. Il tappeto centrale è decorato con un motivo "a transenna" in colore contrastante. I due ingressi sono segnalati da soglie in tessellato: l’una con decorazione vegetale, l’altra con scacchiera di triangoli. Gran parte del settore occidentale del vano non ha restituito il rivestimento musivo con decorazione geometica. La pavimentazione viene attribuita, su base archeologica e stilistica, al I secolo d.C.
Domus, vano di soggiorno 6, stelle di otto losanghe b/n L’ambiente di soggiorno 6 si caratterizza per la presenza di un tessellato bicromo decorato con una composizione di stelle di otto losanghe e quadrati, in colori contrastanti. Strutture murarie moderne, pertinenti al soprastante Palazzo Comunale, hanno in parte obliterato la pavimentazione musiva. Si conserva, inoltre, parte della decorazione del bordo della soglia che permetteva all’ambiente in esame, nella I fase di vita del complesso, di comunicare con la vicina corte colonnata (vano 9).
Domus, vano di soggiorno 8, reticolato di fasce L’ambiente di soggiorno ha restituito una pavimentazione in tessellato tricromo, con reticolato di fasce caricate da losanghe e quadrati a lati inflessi, preceduta da una sorta di piccola anticamera o corridoio di accesso decorato con un pavimento in tessellato rosso con punteggiato regolare di dadi di colore bianco e nero. Il pavimento dell’anticamera si presenta leggermente in pendenza per superare il dislivello di quota esistente tra l’ambiente 8 e le altre pavimentazioni rintracciate all’interno della domus.
Ambiente 2: vano di forma quadrangolare, con funzione di passaggio e raccordo tra i vari settori e ambienti della domus. L’ambiente comunica, infatti, tramite una serie di ingressi, segnalati da soglie in pietra calcarea, con l’atrio tetrastilo (ambiente 1), con la corte colonnata settentrionale (ambiente 9), con l’ala nord dell’atrio (ambiente 4) e con l’ambiente, non più conservato, che si apriva a lato del vano di ingresso della domus. L’ambiente viene datato, in base alla tecnica costruttiva e all’apparato decorativo, all’inizio del I secolo d.C.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo I d.C. (1° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici
Specifiche di rinvenimento Data: Fine del XIX secolo
Domus, vano 2, ottagono stellato b/n
Parte dell’ambiente: intero ambiente Rivestimento con scansione: a copertura unitaria Tipo di impaginazione: centralizzata Cromia: bicromo
Pavimentazione in tessellato bicromo, caratterizzata da una composizione geometrico-centralizzata, con un ottagono stellato e losanghe di raccordo iscritto in un quadrato. La decorazione si avvale dell’impiego di tessere nere e bianche. Al momento del rinvenimento il piano pavimentale presentava già importanti lacune nel tessellato lungo uno dei lati dell’ambiente.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo I d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Specifiche tecniche Identificazione della Decorazione: geometrica Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti) Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie
Decorazioni geometriche
Motivo
Modulo
Riempimento
DM 105a – tessellato monocromo, a ordito di filari paralleli
DM 1y – fascia monocroma
DM 1t – linea tripla
DM 11d – spine rettilinee corte, in colori contrastanti
DM 10c – denti di lupo
DM 9a – linea spezzata, formante triangoli (qui policromi)
Specifiche tecniche Identificazione della Decorazione: geometrica Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti) Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie
Decorazioni geometriche
Motivo
Modulo
Riempimento
DM 381a – composizione centrata, in un ottagono e attorno a un ottagono, di 8 rettangoli sui lati secondo le mediane, adiacenti all’ottagono centrale, che determinano quadrilateri (qui a linee di tessere, i quadrilateri campiti da una losanga inscritta)
quadrati, losanghe, fiori a otto petali
Referenza fotografica: Immagine scansionata da Saguì, 2003, fig. 43
Manconi, D. 2005, La casa romana di Spoleto, in Domus romane: dallo scavo alla valorizzazione, Atti del Convegno di Studi “Scavo, conservazione e musealizzazione di una domus di età imperiale” (Brescia, Santa Giulia – Museo della Città, 3-5 aprile 2003), Milano, p. 198, fig. 4.Saguì, L. 2003, L’apparato decorativo, in La casa Romana di Spoleto, Spoleto, p. 38, pp. 45-46, fig. 43.Sordini, G. 1913, Spoleto. Nuove esplorazioni nell’area della Casa Romana, presso il palazzo comunale, in Notizie degli Scavi di Antichità. Atti dell’Accademia Nazionale dei Lincei., p. 462-463, fig. 3.Tarchi, U. 2000, in L’arte nell’Umbria e nella Sabina, Perugia, Tav. CCL.