scheda

Credito Emiliano, basilica, pavimento in opus sectile
Reggio Emilia ( RE )


Tra il 1980 e il 1983 sono state effettuate numerose campagne di scavo nell’area del Credito Emiliano, nell’isolato compreso tra le vie Sessi (a nord), Emilia (a sud) e Roma (ad est). Sono stati esplorati, procedendo da Sud verso Nord, 5 settori, di cui 3 contigui (III-V), in un’area fortemente danneggiata ancora prima dell’intervento della Soprintendenza sia dagli sbancamenti di cantiere, sia da fortificazioni di età altomedievale, che hanno in parte compromesso la complessa stratigrafia dell’isolato. I settori III e IV presentavano una sequenza stratigrafica che, dalle prime fasi di frequentazione dell’area, attribuibili alla prima età repubblicana, senza soluzione di continuità proseguiva fino all’età moderna, rendendo difficoltosa un’interpretazione puntuale dell’area. In età repubblicana e fino alla fine del I sec.d.C. quest’area si caratterizza per la presenza di botteghe che si aprono su una strada, probabilmente interna, pavimentata in mattoni e che presentava il medesimo orientamento della via Emilia; delle botteghe non si sono conservati i piani pavimentali. Alla fine del I sec.d.C. l’area subisce modifiche radicali: vi si impianta un edificio, a carattere pubblico, con fondazioni molto rubuste in opus caementicium articolate in due rettangoli concentrici, interpretato come basilica civile o macellum. Purtroppo i piani pavimentali dell’edificio non si conservano, se non per un piccolo tratto di pavimento in tecnica mista, in cementizio e opus sectile (1). Verso la fine del III sec.d.C. all’edificio è aggiunto un ulteriore corpo di fabbrica sul lato nord, costituito da una sala rettangolare con abside semicircolare sul lato nord, forse la sede di un collegium; del pavimento della sala si conserva la sola preparazione in cocciopesto. Nel IV secolo alla sala è aggiunta un’ulteriore stanza sul lato ovest, a pianta rettangolare molto allungata; anche in questo caso il piano pavimentale risulta essere stato completamente asportato. Le fasi di abbandono dell’edificio si datano al VII sec. d.C. (la pianta con il posizionamento dei pavimenti è una rielaborazione di G. Paolucci da Aemilia 2000, p. 412; la planimetria allegata è tratta da Lepidoregio 1996, p. 97 tav. XX).
Cronologia
Estremi temporali: dal secolo I d.C. (4° q) al secolo I d.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologico-stratigrafici


L’aula centrale (1) dell’edificio interpretato come basilica o macellum ha una pianta quadrangolare; dell’ambiente sono stati individuati due tratti delle fondazioni murarie in opus caementicium, molto robuste e che presentava una larghezza maggiore rispetto a quelle esterne dell’edificio, probabilmente perchè dovevano sostenere un secondo piano. Del rivestimento pavimentale è stato individuato solo un tratto, in cementizio e opus sectile. La fase di impianto dell’aula si data alla fine del I sec.d.C. (o al massimo ai primi decenni del II sec.d.C.); questa datazione è confermata dai materiali rinvenuti, tra cui un frammento di trabeazione in marmo recuparata dai livelli di distruzione dell’edificio.
Cronologia
Estremi temporali: dal secolo I d.C. (4° q) al secolo I d.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologico-stratigrafici

Specifiche di rinvenimento
Data:
1980-1983 – Ente responsabile: SA ER

Credito Emiliano, basilica, pavimento in opus sectile

Parte dell’ambiente: intero ambiente
Rivestimento con scansione: a copertura unitaria
Tipo di impaginazione: ad emblema/pseudoemblema
Cromia: policromo

Pavimento in opus sectile fortemente frammentario, di cui si conservano poche lastre ancora in posto. Della composzione si conserva solo parte di uno pseudoemblema quadrato, presumibilmente a schema unitario, la cui decorazione originaria non è ricostruibile, mentre il resto è malamante restaurato in cocciopesto e elementi marmorei di reimpiego.

Cronologia
Estremi temporali: dal secolo I d.C. (4° q) al secolo I d.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologici

Bordo

Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: opus sectile (sectile a base marmorea)

 

Campo

Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: opus sectile (sectile a base marmorea)

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
*a schema unitario

 
 

Referenza fotografica: da Lepidoregio 1996.
Oggetto conservato: parte del pavimento – Conservato in: non documentato

Restauri antichi: Nel campo interno dello pseudoemblema sono evidenti restauri in cocciopesto rosso scuro ed elementi marmorei di reimpiego, che non rispettano il disegno originario; anche all’esterno dello pseudoemblema sono presenti restauri della stessa tipologia (Baldini Lippolis 2001, p. 195).

Baldini Lippolis, I. 2001, Pavimenti in opus sectile dell’Emilia., in Atti dell’VIII Colloquio dell’Associazione Italiana per lo Studio e la Conservazione del Mosaico (Firenze, 21-23 febbraio 2001), Ravenna, p. 195, figg. 4-5.
Malnati, L. et alii 1996, Reggio Emilia, area del Credito Emiliano. Le fasi di età imperiale., in Lepidoregio. Testimonianze di età romana a Reggio Emilia, Reggio Emilia, p. 89, fig. 7.

DATA SCHEDA: 2010 | AUTORE: Paolucci, Giovanna | REF. SCIENT. : Ghedini, Francesca
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Paolucci, Giovanna, Credito Emiliano, basilica, pavimento in opus sectile, in TESS – scheda 8568 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=8568), 2010

INDIRIZZO WEB: http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=8568


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