scheda

Domus Deposito Cavalli, vano 6, tess. con due fasce partizionali
Reggio Emilia ( RE )


Nel mese di ottobre del 1888, per lo scavo di un muro dell’allora Deposito Cavalli Stalloni, sono stati messi in luce i resti di una domus di età romana. Le poche notizie sul rinvenimento sono fornite da Siliprandi quasi mezzo secolo dopo (Siliprandi 1936, pp. 8-10) e da un rilievo dell’area, piuttosto sommario e purtroppo impreciso, eseguito da G. Bandieri, che aveva seguito anche i lavori di sbancamento dell’area. Della domus sono stati messi in luce almeno 4 ambienti, di cui uno sicuramente interpretabile come corridoio (1). Per mezzo di due soglie in tessellato dal corridoio 1 si accedeva, sul lato est, all’ambiente 2 e, sul lato ovest, all’ambiente 3. Quest’ultimo ambiente presentava una rientranza presso l’angolo nord-occidentale, tale che il vano assume una forma quasi ad L, così come il vicino ambiente 4, posto immediatamente a nord. I due ambienti, sulla base delle dimensioni piuttosto contenute, dello svilupo planimetrico e della decorazione dei pavimenti sono interpretati come due cubicola. Gli ambienti 2-4 sono pavimentati in tessellato; probabilmente anche il corridoio 1 era pavimentato in tessellato, ma sulla base della documentazione disponibile non se ne ha la certezza. I pavimenti, su base stilistica, si datano alla fine del I sec.a.C. Nella stessa area sono stati messi in luce due ulteriori ambienti pavimentati in tessellato (non presenti in pianta), ma non è chiaro se facessero parte o meno del medesimo complesso edilizio dal momento che non si conosce la precisa ubicazione del rinvenimento; tenendo conto unicamente della resa stilistica e della scelta dei motivi decorativi, i due ambienti fanno quasi certamente parte dello stesso complesso edilizio (la pianta con il posizionamento dei pavimenti è una rielaborazione di G. Paolucci da Aemilia 2000, p. 412; la planimetria allegata è tratta da Scagliarini, Venturi 1999, tav. XXIII, 1).
Cronologia
Estremi temporali: dal secolo I a.C. (4° q) al secolo I a.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici
Domus Deposito Cavalli, vano 2, tessellato bianco e soglia
Pavimento in tessellato bicromo, con due tappeti corrispondenti alla stanza e alla soglia di passaggio tra il vano e il corridoio 1, entrambi messi in luce per la quasi totalità della superficie originaria. Il tappeto del vano è in tessellato bianco, a ordito di filari paralleli e obliqui, mentre la soglia è decorata da un rettangolo scompartito in un quadrato centrale e due rettangoli laterali; il quadrato è campito da un quadrato obliquo inscritto, ogni rettangolo da due quadrati obliqui inscritti. Del tappeto della stanza si conserva una sezione di 0.92×1.05 m, mentre della soglia una sezione di 0.6×0.85 m, entrambe murate nell’atrio dei Musei Civici.

Domus Deposito Cavalli, vano 3, tess. con 2 scendiletto e 2 alcove
Pavimento in tessellato bicromo, scompartito in sei tappeti giustapposti, corrispondenti alla soglia (a), all’anticamera (b), ai due scendiletto (c-d) e alle alcove (e-f), messo in luce per circa il 90% della superficie originaria. La soglia è decorata da un quadrato, scompartito in quattro quadrati bianchi divisi in due triangoli (a "transenna"); il tappeto quasi quadrato dell’anticamera (b) è in tessellato bianco, a ordito di filari paralleli e obliqui, bordato in nero; i due scendiletto (c-d) sono decorati da una fila di losanghe bianche su fondo nero; dai dati disponibili non è chiaro se le alcove (e-f) siano in tessellato bianco oppure nero. Dei tappeti si conservano solo due sezioni (1.15x.0.72 m e 1.33×0.72 m), corrispondenti a parte dell’anticamera (la prima e parte della seconda sezione), e alla soglia (parte della seconda sezione), murate nell’atrio dei Musei Civici.

Domus Deposito Cavalli, vano 4, tess. con 2 tappeti e fascia part.
Pavimento in tessellato bicromo, scandito in due tappeti separati da una fascia partizionale, messo in luce per una parte della superficie originaria. Un tappeto è decorato da un punteggiato di tessere nere su fondo bianco, l’altro da un punteggiato di crocette nere su fondo bianco. La fascia partizionale è decorata da un rettangolo decorato da un meandro con una svastica centrale e due quadrati, in nero su fondo bianco; del secondo rettangolo che doveva decorare la fascia resta solo un tratto del bordo. Attualmente del pavimento si conserva una sola sezione, di 1.7×0.72 m, murata nell’atrio dei Musei Civici.

Domus Deposito Cavalli, vano 5, tess. bianco con bordo nero
Pavimento in tessellato bicromo, messo in luce per una parte della superficie originaria. Il pavimento, in tessellato bianco a ordito di filari paralleli e obliqui, aveva un bordo con una o più fasce nere; non esiste una riproduzione fotografica del pavimento, nè un disegno affidabile. Siliprandi riferisce che, essendo di scarso interesse dal punto di vista decorativo, il pavimento non fu recuperato (Siliprandi 1936, p. 11).


L’ambiente 6 è un vano, adiacente al vano 5, messo in luce solo per una parte e di cui non si conosce l’ubicazione precisa rispetto agli ambienti 1-4 della domus. Le scarne notizie sul rinvenimento riferiscono solamente che questo ambiente, così come il vano 5, doveva trovarsi in prossimità degli altri ambienti della domus; anche la scelta del motivo decorativo e la resa stilistica del pavimento in tessellato fa propendere per l’appartenza di questo ambiente alla medesima domus. Sulla base del rilievo piuttosto sommario e impreciso dell’ambiente (Siliprandi 1936, p. 10, fig.3) è molto difficile indicare una destinazione d’uso dell’ambiente, forse un ulteriore cubiculum con due alcove oppure un ambiente di soggiorno.
Cronologia
Estremi temporali: dal secolo I a.C. (4° q) al secolo I a.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici

Specifiche di rinvenimento
Data:
1888

Domus Deposito Cavalli, vano 6, tess. con due fasce partizionali

Rivestimento con scansione: a più unità decorative

Pavimento in tessellato bicromo, messo in luce per una parte della superficie originaria e scompartito in più tappeti, dei quali si conservano solo due fasce partizionali (sezioni di 2.05×0.65 e di 2.4×0.66 m). La fascia sul lato nord è decorata da una fila di losanghe sdraiate adiacenti, bianche su fondo nero, quella sul lato ovest da una fila di clessidre alternativamente dritte e sdraiate, adiacenti, in bianco e nero (con effetto ambivalente e con effetto di rettangoli quadripartiti adiacenti). In bibliografia è citata la presenza di un un tappeto nero decorato da tre file di crocette bianche sfalsate (con funzione di soglia?). Le sezioni sono murate nell’atrio dei Musei Civici.

Cronologia
Estremi temporali: dal secolo I a.C. (4° q) al secolo I a.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici

Unità decorative

Parte dell’ambiente: fascia partizionale
Tipo di impaginazione: iterativa
Cromia: bicromo

Fascia rettangolare in tessellato bicromo, bordata da una fascia nera a ordito dritto, da una linea tripla bianca e da una linea semplice punteggiata in nero su fondo bianco. La fascia è decorata da una fila di sei losanghe bianche sdradiate e adiacenti, su fondo nero; alle estremità le losanghe sono dimezzate.

Bordo


Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)

Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
DM 1y – fascia monocroma
DM 1t – linea tripla
DM 1b – linea semplice punteggiata

 

Campo


Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)

Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
DM 21b – fila di losanghe sdraiate tangenti

 
 
Referenza fotografica: da SCAGLIARINI, VENTURI 1999.

Parte dell’ambiente: fascia partizionale
Tipo di impaginazione: iterativa
Cromia: bicromo

Fascia rettangolare in tessellato bicromo, bordata da una fascia nera a ordito dritto, da una linea tripla bianca e da una linea semplice punteggiata in nero su fondo bianco. La fascia è decorata da una fila di clessidre alternativamente dritte e sdraiate, adiacenti, in bianco e nero (con effetto ambivalente e con effetto di rettangoli quadripartiti adiacenti).

Bordo


Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)

Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
DM 1y – fascia monocroma
DM 1t – linea tripla
DM 1b – linea semplice punteggiata

 

Campo


Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)

Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
DM 17a – fila di clessidre alternativamente diritte e sdraiate, tangenti, in colore contrastante (con effetto ambivalente, e con effetto di quadrati quadripartiti adiacenti)

 
 
Referenza fotografica: da SCAGLIARINI, VENTURI 1999.

Oggetto conservato: parte del pavimento – Conservato in: museo/antiquarium (Musei Civici di Reggio Emilia)

Mansuelli, G.A. 1962, Contributo alla storia edilizia di Regium Lepidi: i Mosaici Pavimentali., in Nuove Lettere Emiliane, Reggio Emilia, pp. 9-10, figg. 15-16.
Scagliarini Corlaita, D./ Venturi, E. 1999, in Mosaici e pavimenti romani di Regium Lepidi., Reggio Emilia, pp. 74-76, tav. XXVI.
Siliprandi, O. 1936, in Scavi archeologici avvenuti in Provincia di Reggio Emilia nell’ultimo cinquantennio (1886-1935). Notizie, Reggio Emilia, p. 11, tav. 1.

DATA SCHEDA: 2010 | AUTORE: Paolucci, Giovanna | REF. SCIENT. : Ghedini, Francesca
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Paolucci, Giovanna, Domus Deposito Cavalli, vano 6, tess. con due fasce partizionali, in TESS – scheda 8589 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=8589), 2010

INDIRIZZO WEB: http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=8589


* campo obbligatorio