Nel 1993 alcuni saggi di scavo, realizzati dall’allora Soprintendenza Archeologica per le province di Napoli e Caserta in un’area corrispondente al centro urbano dell’antica colonia di Sinuessa, misero in luce parte di un quartiere abitativo con relativi assi stradali. Fra gli edifici si segnala una domus con murature in opera incerta fortemente danneggiata dalle arature e dagli scavi clandestini. La domus presenta diverse fasi edilizie, la prima delle quali ascrivibile alla prima metà del II secolo a. C. A questa fase risale l’impianto globale dell’abitazione con strutture con paramento in opera incerta e pavimentazioni in cementizio e tessellato. Dell’ingresso, con orientamento nord-sud, rimane una soglia con incassi ed una canaletta per il deflusso dell’acqua piovana. Dall’ingresso si passa ad un vestibolo (2), con pavimentazione in cementizio con decorazione in tessere, ad ovest del quale è stato rinvenuto un vano (1) con pozzo, poggiante su un piano in terra battuta e obliterato in antico con materiale di scarico inquadrabile nel I secolo a. C. Dal vestibolo (2) si passa, ad est, ad un altro ambiente (3) pavimentato in cementizio con decorazione geometrica. In un momento non meglio precisato, la domus è soggetta ad una serie di cambiamenti. All’interno del vestibolo (2) la precedente pavimentazione in cementizio viene sostituita con una pavimentazione con tessere a "canestro" della quale rimangono solo alcuni frustuli. All’interno del vano (3), alla pavimentazione esistente si sovrappone una canaletta, mentre lungo la facciata principale dell’abitazione si sovrappongono una serie di pilastri in laterizio. Lungo il lato ovest, infine, è stata riscontrata la presenza di materiale tufaceo di reimpiego. Sebbene non sia chiara la scansione cronologica delle diverse fasi, è stato, tuttavia, possibile individuare tracce di frequentazione almeno sino al III – IV secolo d. C., documentate da rinvenimenti numismatici e da una sepoltura (priva di corredo) rinvenuta fra il muro di facciata della domus ed il pozzo. (La planimetria dell’edificio è una rielaborazione da Gasperetti, Crimaco 1993, p. 27).
Cronologia Estremi temporali: dal secolo II a.C. (1° q) al secolo II a.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Domus in loc. S. Eufemia, cementizio meandro e rombi Cementizio a base fittile con decorazione in tessere. I motivi decorativi sembrerebbero individuare due unità decorative distinte: uno spazio triclinare, bordato da una linea doppia, con motivo a reticolato di rombi ed un uno spazio conviviale costituito da una composizione ortogonale di meandri di svastiche e quadrati, disegnata da una linea semplice dentata. L’interruzione dello scavo sul lato orientale non permette di conoscere l’andamento del motivo decorativo su quel lato.
Domus in loc. S. Eufemia, tessellato a canestro Tessellato con tessere disposte a canestro ed inserti litici in calcare. Il bordo è costituito da un tessellato in tessere più piccole di calcare bianco. Il pavimento sostituisce, in una fase successiva, la precedente pavimentazione in tessellato con squame. L’immagine è tratta da Gasperetti, Crimaco 1993, p. 27.
Il vestibolo (2), con ingresso posto sul lato settentrionale, si caratterizza per la presenza di due pavimentazioni: una in cementizio con decorazione a squame, pertinente all’impianto originario della domus (prima metà del II secolo a. C.), l’altra il tessellato con tessere disposte a canestro, risalente ad una fase edilizia successiva. Confina ad est con l’ambiente 3. La costruzione risale al primo impianto della domus inquadrabile nel II secolo a. C. (La planimetria è una rielaborazione da Gasperetti, Crimaco 1996, p. 27).
Cronologia Estremi temporali: dal secolo II a.C. (1° q) al secolo II a.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Domus in loc. S. Eufemia, tessellato a canestro Tessellato con tessere disposte a canestro ed inserti litici in calcare. Il bordo è costituito da un tessellato in tessere più piccole di calcare bianco. Il pavimento sostituisce, in una fase successiva, la precedente pavimentazione in tessellato con squame. L’immagine è tratta da Gasperetti, Crimaco 1993, p. 27.
Specifiche di rinvenimento Data: 1993 – Ente responsabile: Soprintendenza Archeologica per le Province di Napoli e Caserta
Domus in loc. S. Eufemia, cementizio con squame
Parte dell’ambiente: intero ambiente Rivestimento con scansione: a copertura unitaria Tipo di impaginazione: iterativa Cromia: bicromo
Cementizio con una decorazione a squame allungate adiacenti, pertinente alla prima fase edilizia del vestibolo.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo II a.C. (1° q) al secolo II a.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
De Caro, S./ Miele, F. 2001, L’occupazione romana della Campania settentrionale nella dinamica insediativa di lungo periodo, in Modalità insediative e strutture agrarie nell’Italia meridionale in età romana, Bari, pp. 507 – 508, fig. 2.De Caro, S. 1994, L’attività della Soprintendenza di Napoli e Caserta, in Magna Grecia, Etruschi, Fenici. Atti del trentatreesimo convegno di studi sulla Magna Grecia (Taranto, 8-13 ottobre 1993), Taranto, p. 655.Gasperetti, G./ Crimaco, L. 1993, Sessa Aurunca (Caserta). Località Perticale. Indagini nell’area urbana e nel territorio dell’antica Sinuessa, in Bollettino di Archeologia , Roma, pp. 26 – 28, fig. 5.Gasperetti, G. 1993, Problemi di topografia urbana, in Prospettive di memoria. Testimonianze archeologiche dalla città e dal territorio di Sinuessa, Napoli, pp. 59 – 69, tav. 6.Grandi, M. 2001, Riflessioni sulla cronologia dei pavimenti cementizi con decorazione in tessere, in Atti dell’VIII Colloquio dell’Associazione Italiana per lo Studio e la Conservazione del Mosaico (Firenze, 21-23 febbraio 2001), Ravenna, p. 80, nota 39.Ruggi d’ Aragona, M. G./ Sampaolo, V. 2002, L’Appia dal Garigliano al Volturno, in La via Appia. Iniziative e interventi per la conoscenza e la valorizzazione da Roma a Capua (Atlante tematico di topografia antica, 11), Roma, p. 150.
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Succi, Silvia, Domus in loc. S. Eufemia, cementizio con squame, in TESS – scheda 8590 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=8590), 2010