scheda

Via Berta, tecnica mista, tess. bicromo e cem. con tessere bianche
Reggio Emilia ( RE )

Nella zona compresa tra la sede stradale di via Berta e gli edifici posti tra i numeri civici 8 e 10 sono stati messi in luce a più riprese (1948; 1961; 1988) pavimenti di età romana che con tutta probabilità appartenevano allo stesso complesso edilizio, forse di tipo domestico. Nel 1948 è stata messo in luce una parte di pavimento in tecnica mista, in tessellato e cementizio. Nel 1988, nel saggio effettuato in una cantina è stato scoperto un pavimento in tessellato che potrebbe essere la diretta prosecuzione del pavimento scoperto nel 1948 (la quota di rinvenimento è la stessa, Losi 1996, p. 134; in Scagliarini, Venturi 1999 i pavimenti vengono pero’ analizzati separatamente e considerati come appartenenti a due ambienti attigui di uno stesso edificio). Il rinvenimento è particolarmente interessante perchè l’ambiente presenta una pianta a T, molto accentuata. Nel 1961 nelle immediate vicinanze sono stati messi in luce tre pavimenti che appartenevano ad altrettanti ambienti. Due di questi pavimenti sono a commessi di laterizi, il terzo è in cementizio. L’esiguità e la frammentarietà della documentazione non permettono di ricostruire con precisione il contesto in esame; sull’inquadramento cronologico dei pavimenti, in assenza di dati più precisi, si può ipotizzare che essi siano stati posti in opera in un periodo compreso tra la seconda metà del I sec.a.C. e la prima metà del I sec.d.C. (la pianta con il posizionamento dei pavimenti è una rielaborazione di G. Paolucci da Aemilia 2000, p. 412).
Cronologia
Estremi temporali: dal secolo I a.C. (3° q) al secolo I d.C. (1° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici
Via Berta, cementizio a base fittile senza inserti
Pavimento in cementizio a base fittile senza inserti, messo in luce per una parte della superficie originaria.

Via Berta, pav. con mattoncini disposti a coppie, dritte e sdraiate
Pavimento a commessi di laterizi messo in luce per una parte della superficie originaria (2.50×1.20 m). Il pavimento è decorato da coppie di mattoncini adiacenti, disposte alternativamente dritte e sdraiate. Del pavimento si conserva una sezione presso i magazzini dei Musei Civici.

Via Berta, pavimento con mattoni manubriati
Pavimento a commessi di laterizi, con mattoni manubriati, messo in luce per una parte della superficie originaria (3×2.5 m). I mattoni erano interi oppure spezzati a metà.

Via Berta, tessellato nero, con fascia bianca, a T
Pavimento in tessellato bicromo, messo in luce per una parte della superficie originaria. Il tappeto è in tessellato nero, a ordito di filari paralleli e obliqui, bordato da una fascia nera a ordito di filari paralleli e obliqui e da due linee triple nere che racchiudono una fascia bianca a ordito dritto. Il bordo segue i contorni dell’ambiente, che presenta una pianta a T.

Dell’ambiente è nota solo una parte della pavimentazione in tecnica mista, in tessellato e cementizio.
Cronologia
Estremi temporali: dal secolo I a.C. (3° q) al secolo I d.C. (1° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici

Specifiche di rinvenimento
Data:
1948 – Ente responsabile: SA ER

Via Berta, tecnica mista, tess. bicromo e cem. con tessere bianche

Parte dell’ambiente: intero ambiente
Rivestimento con scansione: a copertura unitaria
Tipo di impaginazione: giustapposta
Cromia: tricromo

Pavimento in tecnica mista, con tappeto in tessellato bicromo e tappeto in cementizio a base fittile con inserti in tessere bianche, giustapposti, messo in luce per una parte della superficie originaria (5.65×1.50 m). Il tessellato è nero, a ordito di filari paralleli e obliqui, con ampio bordo costituito da fasce alternate, bianche e nere, sia a ordito dritto che obliquo, mentre il cementizio, per la parte conservata, presenta una linea dentata bianca su un lato e tre sul lato adiacente al tessellato, con campo interno decorato da qualche tessera bianca sparsa sulla superficie. E. Venturi ipotizza che la parte in tessellato sia da considerare un rifacimento posteriore (Scagliarini, Venturi 1999, p. 120), ma dalle foto di scavo la continuità dei tappeti appare uniforme. Una sezione è conservata presso i magazzini dei Musei Civici.

Cronologia
Estremi temporali: dal secolo I a.C. (3° q) al secolo I d.C. (1° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici

Bordo

Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: tessellato
cementizio (cementizio a base fittile con tessere musivetessellato senza inserti)
Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
DM 105a – tessellato monocromo, a ordito di filari paralleli
DM 1t – linea tripla
DM 1y – fascia monocroma
DM 1e – linea semplice dentata

 

Campo

Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: cementizio
tessellato (cementizio a base fittile con tessere musivetessellato senza inserti)
Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
DM 105a – tessellato monocromo, a ordito di filari paralleli
var. DM 103b – punteggiato irregolare di tessere su cementizio

 
 

Referenza fotografica: da Scagliarini, Venturi 1999
Oggetto conservato: parte del pavimento – Conservato in: museo/antiquarium (Musei Civici di Reggio Emilia)

Degani, M. 1949, Reggio Emilia. Scoperte archeologiche entro la cinta urbana., in Notizie degli Scavi di Antichità. Atti dell’Accademia Nazionale dei Lincei., Roma, pp. 31-32, fig. 8.
Mansuelli, G.A. 1962, Contributo alla storia edilizia di Regium Lepidi. I mosaici pavimentali., in Nuove Lettere Emiliane, Reggio Emilia, p. 12, fig. 26.
Scagliarini Corlaita, D./ Venturi, E. 1999, in Mosaici e pavimenti romani di Regium Lepidi., Reggio Emilia, p. 120, tavv. LIV, LV, 1.

DATA SCHEDA: 2010 | AUTORE: Paolucci, Giovanna | REF. SCIENT. : Ghedini, Francesca
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Paolucci, Giovanna, Via Berta, tecnica mista, tess. bicromo e cem. con tessere bianche, in TESS – scheda 8726 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=8726), 2010

INDIRIZZO WEB: http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=8726


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