Scavi compiuti presso la chiesa di Sant’Andrea e Batolomeo, tra il 1927-1929 e il 1967-69, hanno permesso di rintracciare le strutture, mal conservate, relative ad un ampio edificio di culto, datato alla tarda antichità, caratterizzato da una pavimentazione in tessellato geometrico bicromo. L’edificio, noto solo in parte, ha restituito tre navate di cui quella centrale terminante con una abside. Sebbene la cronologia dell’intero complesso sia ancora oggetto di discussione, l’edificio di culto viene genericamente datato al V-VI secolo d.C. (Scortecci, 2009, fig.1).
Cronologia Estremi temporali: dal secolo V d.C. (1° q) al secolo VI d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici
Chiesa di S.Andrea, navata centrale, tessellato geometrico bicromo La navata centrale ha restituito una pavimentazione in tessellato a decorazione geometrica. Il rivestimento si organizza in tre pannelli: due delimitati da una stessa cornice e caratterizzati da una decorazione geometrica (uno con clessidre e quadrati e un secondo pannello con un motivo a cerchi allacciati) e un terzo pannello, conservato solo in parte, con decorazione a scacchiera delimitata da una semplice cornice nera. La zona del presbiterio ha restituito un frammento della pavimentazione antica con una treccia a quattro capi che inquadra uno spazio in cui si inserisce una decorazione circolare. La critica non appare concorde, a causa della mancanza di pubblicazioni precise e puntuali relative alle diverse campagne di scavo, circa la datazione della pavimentazione. In letteratura il complesso viene genericamente datato tra V -VI secolo d.C., mentre in recenti studi (Scortecci, 2009), la fabbrica viene attribuita al pieno VII secolo d.C.
Chiesa di S.Andrea, navata sinistra, tessellato geometrico bicromo La navata sinistra della chiesa ha restituito tre distinti lacerti pertinenti ad altrettanti pannelli decorativi inseriti all’interno di due diverse cornici. Il pannello prossimo alla zona del presbiterio prevede, entro una doppia cornice con calici trifidi dritti e capovolti e nastro ondulato monocromo nero, una decorazione con cerchi grandi e piccoli allacciati che descrivono ottagoni irregolari. Gli altri pannelli presentano invece, entro una treccia a due capi, in colori contrastanti, una composizione con quadrati e cerchi allacciati e un motivo con un reticolato di svastiche e quadrati non delineati. Il rivestimento, conservato in situ, viene datato al V-VI secolo d.C.
Ambiente: navata destra della chiesa paleocristiana decorata con una pavimentazione in tessellato geometrico bicromo. La navata destra doveva essere segnalata architettonicamente da una fila di colonne di cui non si ha, allo stato attuale, nessuna traccia in situ. La navata, come l’intero edificio, viene datata al V-VI secolo d.C.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo V d.C. (1° q) al secolo VI d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Specifiche di rinvenimento Data: 1927-1929/1967-69
Chiesa di S.Andrea, navata destra, tessellato geometrico bicromo
Rivestimento con scansione: a più unità decorative
La navata destra ha restituito una serie di lacerti pertinenti alla pavimentazione antica in tessellato geometrico. Come per la navata centrale, il rivestimento prevede un impaginato della decorazione per pannelli giustapposti inquadrati da una medesima cornice. Una coppia di sinusoidi allacciate, in redazione tricroma, delimitano due diversi tappeti geometrici: il primo decorato con un motivo a ottagoni irregolari intersecantesi, che descrive quadrati ed esagoni allungati, e un secondo pannello decorato con un reticolato di losanghe che descrivono stelle a quattro punte. Tutta la decorazione si avvale dell’impiego di tessere bianche e nere. Al tappeto musivo della navata destra si associano anche alcuni lacerti relativi al possibile intercolumnio decorati con una composizione di squame adiacenti delineate. Il rivestimento, in situ, viene datato al V-VI secolo d.C.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo V d.C. (1° q) al secolo VI d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Unità decorative
Parte dell’ambiente: navata Tipo di impaginazione: a pannelli Cromia: tricromo
Il tappeto musivo della navata destra si organizza in un due distinti pannelli raccordati da una stessa cornice perimetrale disegnata da una coppia di sinusoidi allacciate, in tessere bianche, nere e grigie. Il primo pannello, prossimo alla zona del presbiterio, è decorato da una composizione ortogonale di stelle di quattro punte tangenti, formanti un reticolato di losanghe, in colore contrastante, con i quadrati e le losanghe caricati da un quadrato e da una losanga più piccola in tessere nere. Il secondo pannello presenta invece una composizione ortogonale di ottagoni irregolari, intersecantesi e adiacenti, che forma quadrati ed esagoni allungati.
Specifiche tecniche Identificazione della Decorazione: geometrica Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)
Dimensioni Generiche Tessere: grandi
Decorazioni geometriche
Motivo
Modulo
Riempimento
DM 184f – composizione ortogonale di stelle di quattro punte tangenti, formanti un reticolato di losanghe con effetto di ottagoni secanti e tangenti, variante policroma, le losanghe con motivi vari, le stelle caricate da un quadrato iscritto tangente per i lati
DM 169c – composizione ortogonale di ottagoni irregolari, intersecantisi e adiacenti sui lati maggiori (formanti quadrati ed esagoni allungati), delineata
Referenza fotografica: Immagine scansionata da DeRubertis 1998, fig.9.
Parte dell’ambiente: intercolumnio Tipo di impaginazione: iterativa Cromia: bicromo
L’area occupata dall’intercolumnio ha restituito un limitato lacerto di una pavimentazione in tessellato a decorazione geometrica bicroma. Su di un tappeto monocromo bianco, una linea di tessere nere e una tripla linea bianca inquadrano un tappeto decorato con una composizione di squame adiacenti delineate in tessere nere su fondo bianco. Il rivestimento viene datato al V-VI secolo d.C.
Oggetto conservato: parte del pavimento – Conservato in: situ Restauri moderni: I tappeti musivi sono stati oggetto di interventi di restauro effettuati al momento della musealizzazione del complesso (N. M. Gammino, Il restauro dei mosaici sotto la Chiesa di Sant’Andrea, in Todi-Orvieto, P. Bruschetti- A.E. Feruglio (a cura di), Perugia, 1998, p. 98).
De Rubertis, R. 1998, I resti sotto la Chiesa di Sant’Andrea, in Todi – Orvieto, Perugia, pp. 96-98, fig. 9, fig. 9.Scortecci, D. 2009, Il mosaico della Chiesa di S. Andrea in Orvieto, in Atti del XIV Colloquio dell’Associazione Italiana per lo Studio e la Conservazione del Mosaico (Spoleto, 7-9 febbraio 2008), Tivoli, pp. 100- 101.