In località San Limato, dove sorge l’omonima masseria settecentesca, in un’area compresa fra la costa, il canale D’Auria e via degli Eucalipti, sono visibili i resti di una villa marittima, messi in luce nel 1971, parzialmente inglobati nella masseria. L’area ricadeva anticamente nel suburbio settentrionale della colonia di Sinuessa. La villa sorgeva su più livelli di cui quello inferiore era costituito da un criptoportico ancora visibile, voltato a botte, in opera mista con paramento in reticolato e laterizio, con funzione sostruttiva. Al di sopra del criptoportico è ubicata la pars urbana della villa, mentre ad un livello ancora superiore dovevano dislocarsi una serie di "padiglioni" separati dal nucleo centrale e non ancora scavati. La parte residenziale è suddivisa in due settori da un corridoio di servizio largo m 1.20 (5). Il settore settentrionale è occupato da strutture termali: si riconosce il frigidario (8) con pavimento in tessellato bicromo con scene marine e pareti scandite da nicchie absidate e a pianta rettangolare alcune delle quali munite di basi per l’alloggiamento di statue. A sud del frigidario si trovano il tepidario (7) e il calidario (6) di cui rimane solo il piano in tegole su cui poggiavano le suspensurae, munito di due vasche rivestite rispettivamente in bipedali e in lastre in marmo bianco. Sono ancora visibili lateralmente i praefurnia che alimentavano il calore degli ambienti. Ad ovest del frigidario sono ubicati due vani: in quello meridionale (9?), al momento del rinvenimento, era presente una pavimentazione musiva. Un altro ambiente, infine, si trova a nord del frigidario (10). Il settore meridionale della villa, separato da quello settentrionale attraverso il corridoio sopra menzionato (5), si caratterizza per la presenza di quattro ambienti a carattere residenziale (4,3,2,1) muniti di nicchie ed absidi e dotati in origine di pavimentazioni musive e marmoree. Lungo i lati sud ed ovest si articola un corridoio ad "L" munito di una pavimentazione in tessellato. Un terzo settore della villa, costituito da un ambiente voltato a botte, è stato individuato, in seguito a degli scavi clandestini, presso la strada che fiancheggia il canale D’Auria. Da un punto di vista cronologico, è possibile datare il primo impianto della villa in età giulio-claudia, periodo al quale si possono attribuire le murature con paramento in opera reticolata con ammorsature e ricorsi in laterizio, riscontrate nel settore meridionale e negli ambienti di sostruzione e verosimilmente il pavimento del corridoio ad "L". Al II secolo d.C. si data la ristrutturazione del complesso edilizio con murature con paramento in laterizio, riscontrate nel settore termale. A tale periodo è ascrivibile lo stesso pavimento con scene marine e, verosimilmente il restauro della pavimentazione del corridoio ad "L". Dell’apparato scultoreo originario rimangono alcune statue, attualmente conservate presso il Museo Archeologico di Napoli, fra cui una testa dell’imperatore Claudio, una Musa ed una maschera di Sileno. La villa è stata oggetto di recenti restauri sotto la guida del dott. A. Scognamiglio dell’ufficio restauro della Soprintendenza di Napoli. (La pianta dell’edificio è una rielaborazione da Fauci 2007, pp. 22 – 23).
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo I d.C. (2° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici
Villa in loc. S. Limato, calidario, lastricato Rivestimento pavimentale articolato in più unità decorative. Rimangono i pavimenti delle due vasche, rispettivamente in bipedali ed in lastricato marmoreo bianco. Il rivestimento del vano è andato perduto.
Villa in loc. S. Limato, corridoio, tessellato con punteggiato dadi Tessellato bicromo a motivi geometrici conservatosi per un tratto di m 11.28 x 2.50 e 7,00 x 1.40. Il rivestimento a fondo bianco presenta una decorazione a punteggiato di dadi in colore contrastante racchiusa da una fascia di bordura composta da un’alternanza di linee triple e fasce monocrome bianche e nere. Presso l’angolo sud-orientale del rivestimento si conserva parte di un restauro eseguito in antico in tessellato a fondo bianco bordato da fasce monocrome in colori contrastanti, ascrivibile, verosimilmente ai rifacimenti di II secolo d.C.
Villa in loc. S. Limato, frigidario, mosaico con scene marine Tessellato bicromo a motivi figurati con soggetti marini. Il bordo è formato da un’ampia fascia bianca con tessere ad ordito dritto a cui fa seguito, internamente, una fascia monocroma nera. I soggetti figurati si dispongono all’interno del campo. Lungo il lato occidentale è raffigurato un mostro marino con coda spiraliforme e protome di drago ed un pesce. Lungo il lato settentrionale sono rappresentati almeno due delfini, orientati verso destra. Al centro si trova un cavallo con coda spiraliforme, al galoppo verso sinistra. Presso l’angolo sud-occidentale del rivestimento vi sono delle integrazioni di lacune, eseguite in antico, attraverso l’utilizzo di lastre marmoree.
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Succi, Silvia, Villa in loc. San Limato, amb. 9, tessellato , in TESS – scheda 8760 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=8760), 2010