Nel 1884 in loc. Sant’Angelo al Cannuccio, la cui denominazione deriva dalla presenza di una chiesa medievale dedicata a San Michele Arcangelo, all’altezza del km 108 della ferrovia Roma-Napoli ed in prossimità del fiume Sacco, cui la zona era collegata tramite un antico ponte, furono compiuti alcuni sterri che intercettarono i ruderi di un edificio termale romano. Una serie di sondaggi archeologici ivi effettuati tra il 2003 ed il 2004 hanno riportato nuovamente in luce le strutture indagate in precedenza. Il complesso termale, verosimilmente appartenente ad una villa residenziale generalmente datata nella seconda metà del I sec. d.C. e di cui non rimangono tracce, era costituito da almeno quattro ambienti, tra cui una sala riscaldata (1) a pianta quadrangolare preceduta a S da un piccolo ambiente di disimpegno. La stanza è fornita di un sistema di suspensurae e di tubature fittili incassate nelle pareti alimentate da un canale, intercettato anche al di sotto del limitrofo laconico (4). Il vano è rivestito da un tessellato bianco; a N della sala i recenti scavi hanno messo in luce un secondo piano pavimentale mosaicato posto ad un livello più alto rispetto alle strutture contermini (2) mentre ad E rimangono alcuni lacerti di un lastricato (3). A S-E del vano riscaldato è stato individuato il laconico (4), costituito da una sala circolare pavimentata da commessi laterizi. Al di sotto di uno degli ambienti termali fu inoltre individuata, nel corso degli scavi del 1884, una fistula plumbea recante il nome di Eucarpo, liberto imperiale in cui forse va riconosciuto il proprietario della villa; l’iscrizione viene datata nel II sec. d.C. Nelle immediate vicinanze degli ambienti fu infine rinvenuta una cisterna costituita da quattro ambienti disposti su due piani, coperta con volta a botte. Nel corso delle recenti ricerche sono state inoltre riconosciute fasi occupazionali medievali: molto probabilmente la chiesa di San Michele Arcangelo fu ricavata all’interno dell’ambiente riscaldato, presso cui sono stati rinvenuti lacerti pittorici di epoca medievale (XI sec. d.C.) e una serie di sepolture addossate lungo il lato ovest (5; pianta località edificio tratta da Coarelli F., Lazio, Roma 1984, pp. 168-169; pianta edificio tratta da Betori 2009, fig. 1 p. 341).
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I d.C. (3° q) al secolo I d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Ambiente 4: ambiente a pianta circolare ubicato a S-O dell’ambiente 1, riconosciuto come laconico. Al di sotto del vano è stato rinvenuto un canale funzionale al riscaldamento; conserva porzioni del rivestimento pavimentale a commmessi laterizi.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I d.C. (3° q) al secolo I d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Specifiche di rinvenimento Data: non documentata
Sant’Angelo al Cannuccio, villa, sett. termale, amb.4, commessi later.
Parte dell’ambiente: intero ambiente Rivestimento con scansione: a copertura unitaria Tipo di impaginazione: a campo omogeneo Cromia: monocromo
Pavimentazione a commessi laterizi di forma trapeziodale la cui disposizione rispetta la planimetria circolare del vano.
Betori, A. 2009, Villa con impianto termale in località Sant’Angelo al Cannuccio, Ceprano (FR)., in Sorgenti e terme della valle del Sacco, Padova, fig.1 p.341; fig.3 p.342.Nalli, G. 1934, in Ceprano nella storia (Ristampa Anastatica, Ceprano 2001), Ceprano, p.65.Venditti, C.P. 2011, in Le villae del Latium adiectum. Aspetti residenziali delle proprietà rurali., Bologna, p. 143, n. 116.