scheda

Regio I, Via Appia, edificio funerario, tessellato policromo a decorazione geometrica e figurata (Collezioni Capitoline)
Roma ( RM)


Nel 1940, lavorando all’abbassamento della quota stradale di viale Ardeatino (attuale via di Porta Ardeatina), venne rinvenuto un edificio funerario di fronte al bastione meridionale di Porta San Sebastiano (CAR IX, G 30 a). Il sepolcro, prospiciente la via Appia, era realizzato in opera laterizia "accurata" e riccamente decorato; conservava il sistema decorativo parietale, in intonaco dipinto, e pavimentale, in tessellato policromo. Pianta edificio tratta da PIETRANGELI 1940.
Cronologia
Estremi temporali: dal secolo II d.C. (3° q) al secolo II d.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici


Edificio funerario in laterizio a pianta quadrangolare, composto da un solo ambiente coperto da volta a botte; su tutte le pareti, ad eccezione di quella di ingresso, si aprivano ampi arcosoli, decorati da intonaco dipinto a fresco: sulla lunetta della parete frontale erano raffigurati Dioniso e Arianna a Nasso, nel medaglione centrale della volta Amore e Psiche, temi figurativi consoni alla destinazione funeraria del monumento. Il pavimento, in tessellato policromo, presentava una decorazione geometrica composita, che inquadrava elementi figurati. L’intero sistema decorativo, nonostante lo stato di conservazione non ottimale, venne distaccato dopo la scoperta e musealizzato nell’Antiquarium Comunale.
Cronologia
Estremi temporali: dal secolo II d.C. (3° q) al secolo II d.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici

Specifiche di rinvenimento
Data:
1940

Regio I, Via Appia, edificio funerario, tessellato policromo a decorazione geometrica e figurata (Collezioni Capitoline)

Parte dell’ambiente: intero ambiente
Rivestimento con scansione: a copertura unitaria
Tipo di impaginazione: centralizzata a emblema/pseudoemblema
Cromia: policromo

Tessellato policromo a decorazione geometrica e figurata,di cui si conserva solo lo pseudoemblema (dim. 1.05 x 1.32), lacunoso in più punti. Il pavimento musivo, redatto su fondo bianco, è articolato intorno ad uno pseudoemblema ottagonale affiancato da un rettangolo su ciascuno dei lati e da mezze stelle di otto losanghe, tangenti per due vertici e formanti alternativamente quadrati e triangoli negli spazi di risulta (DM, 394a). L’ottagono, collocato in posizione decentrata rispetto agli assi dell’ambiente, è incorniciato esternamente da una greca policroma (DM 32j), in tessere gialle e rosse, su fondo bianco; a questa segue una doppia linea di tessere nere che delimita il campo figurato, interamente occupato da due pavoni, uno di prospetto e l’altro di profilo verso sinistra, intento a beccare un passeraceo a terra. Tessere di calcare e vetro di piccole dimensioni (cm 0.5-0.8).

Cronologia
Estremi temporali: dal secolo II d.C. (3° q) al secolo II d.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici

Bordo

Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica?
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)

 

Campo

Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica e figurata
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)
Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie
Dimensioni Metriche Tessere: 0.5-0.8 cm

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
DM 394a – composizione centrata, in un quadrato e attorno a un ottagono fiancheggiato da 8 rettangoli perpendicolari alle diagonali e alle mediane, adiacenti all’ottagono centrale e 8 "semistelle di 8 losanghe" sui lati contigue tramite i vertici all’ottagono centrale e che attorniano i rettangoli e che determinano triangoli sui lati e angolari, e quadrati posti sulle diagonali (qui a linee di tessere) (ottagono di rettangoli stellato)

Decorazioni figurate

TemaSoggettoAltre componenti
Figure diPavoni

 
 

Referenza fotografica: da SALVETTI 2013, fig. 77
Oggetto conservato: parte del pavimento – Conservato in: museo/antiquarium (Roma, Collezioni Capitoline (già Antiquarium del Celio) – inv. AC 2690)
Attualmente (2013) depositato in cassa presso il Museo della Civiltà Romana e non ispezionabile.
Restauri moderni: Pulizia e consolidamento della superficie; intervento sul supporto, rinforzato con l’applicazione sul retro di un telaio di sostegno costituito da tubolari d’acciaio formanti una maglia. Consolidamento e stuccatura delle fessure e delle lacune, con successivi ritocchi cromatici su malte e tessere.

Pietrangeli, C. 1940, Regione I. Porta Capena. Via Appia presso Porta San Sebastiano, in Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma , Roma, pp. 216-217, fig. 1.
Salvetti, C. 2013, in I mosaici antichi pavimentali e parietali e i sectilia pavimenta di Roma nelle Collezioni Capitoline, Pisa-Roma, pp. 214-217, fig. 77.

DATA SCHEDA: 2010 | AUTORE: Laurenzi, Elsa | REF. SCIENT. : Tortorella, Stefano | AGGIORNAMENTO: 2014 | COMPILAZIONE/REVISIONE A CURA DI: Angelelli, Claudia
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Laurenzi, Elsa, Regio I, Via Appia, edificio funerario, tessellato policromo a decorazione geometrica e figurata (Collezioni Capitoline), in TESS – scheda 9371 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=9371), 2010

INDIRIZZO WEB: http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=9371


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