scheda

Via C. Colombo, villa, amb. D, opus sectile e tessellato
Formia ( LT )


Nel 2008 la Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio ha eseguito uno scavo preventivo in occasione di alcuni lavori di ristrutturazione di un complesso alberghiero (ex Hotel Ariston), ubicato nelle immediate vicinanze del litorale formiano. Le indagini hanno portato al rinvenimento di una villa tardo-repubblicana ampiamente devastata dai fabbricati moderni. Del complesso residenziale sono stati riportati in luce almeno 9 ambienti con orientamento ortogonale alla linea di costa. L’edificio è interessato da almeno due fasi di vita distinte: la prima, identificabile con quella d’impianto (primi decenni del I sec. a.C.), è caratterizzata dalla presenza di murature in opera incerta, rivestimenti pavimentali in cementizio a base fittile decorati con tessere e decorazione pittorica parietale di cui rimangono radi lacerti. Nel corso della seconda fase (tarda età augustea) la dimora subì una consistente ristrutturazione degli ambienti e l’allestimento di nuove murature in opera reticolata di modesta fattura, arricchite da decorazioni pittoriche e rivestimenti pavimentali in tessellato ed in sectile. Infine, ad un momento successivo, non ancora identificabile con chiarezza, sono da ascrivere alcune ulteriori e parziali modifiche. Presso il margine O dell’area indagata si apre il vano B, a pianta rettangolare allungata con murature in opera incerta, definito ad O da un colonnato. La stanza, pavimentata in tessellato, potrebbe essere interpretata come parte di un peristilio colonnato prospiciente su un’area scoperta (A), che ha restituito lacerti di pavimentazione musiva. Ad E si apre l’ambiente D, la cui lettura planimetrica è fortemente ostacolata dalla presenza della piscina di epoca moderna. L’ambiente, durante la prima fase di impanto, era rivestito da un cementizio a base fittile con scaglie policrome sostituito, nella seconda fase, da un opus sectile che sembra convivere con un rivestimento in tessellato con motivi geometrico-vegetalizzati. A N del vano D si apre l’ambiente C, che conserva lacerti pittorici relativi a più fasi decorative. L’ambiente E, immediatamente ad E di C e D, durante la prima fase era tripartito mediante setti murari e rivestito da un cementizio decorato con crocette; ristrutturazioni di epoca primo-imperiale sono ravvisabili nella rasatura dei tramezzi e nella tamponatura in opera reticolata di un accesso orientale, oltre che nell’aggiunta di elementi decorativi a paraste lungo le pareti. A N la stanza comunicava con il vano I, completamente defunzionalizzato dalle moderne costruzioni; ad E durante la prima fase erano in uso l’ambiente F, pavimentato da un cementizio a base fittile decorato con tessere e comunicante con E tramite un’apertura, e l’ambiente H, a pianta quadrangolare con murature in opera incerta. L’ambiente H conserva due livelli di pavimentazione sovrapposti, ambedue realizzati in cementizio a base fittile. Durante la II fase l’ambiente H subì la tamponatura in opera reticolata di un varco lungo la parete N; contestualmente, si assiste alla creazione dell’ambiente G, a pianta semicircolare, la cui estensione non è quantificabile poichè ricoperto dai fabbricati moderni. L’ambiente-esedra G ha restituito due piani pavimentali sovrapposti, il primo in cementizio a base fittile con tessere, pertinente alla originaria pavimentazione del limitrofo vano F, ed il secondo in lastre marmoree. La sua istallazione comportò la defunzionalizzazione del vano F e la tamponatura della soglia di accesso verso O. L’edificio, tutt’ora in fase di studio, ha infine restituito alcuni laterizi bollati, databili tra la fine del II sec. a.C. e il I sec. a.C. e sporadico materiale ceramico (vernice nera, sigillata africana, anfore tipo Dressel 1). Ulteriori indagini consentiranno di puntualizzare la tipologia della dimora signorile ed appurare se essa fosse originariamente munita di impianti per l’allevamento ittico e se dunque rientra a pieno titolo nelle c.d. villae maritimae che, a partire dalla tarda repubblica, andarono a costellare il litorale formiano (pianta località edificio tratta da Cassieri 2010, fig. 1 p. 327; pianta edificio tratta da Cassieri 2010, fig. 2 p. 328).
Cronologia
Estremi temporali: dal secolo I a.C. (1° q) al secolo I a.C. (2° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Via C. Colombo, amb. E, cementizio con punteggiato di crocette
Rivestimento in cementizio a base fittile decorato da un punteggiato di crocette composte da quattro tessere bianche attorno ad una nera centrale alternate a crocette con colori invertiti. Il pavimento era suddiviso da due tramezzi murari che dividevano l’ambiente E in tre settori distinti, la cui specifica funzione non è meglio identificata. Nel corso delle ristrutturazioni databili alla prima età imperiale, quando i tramezzi furono rasati a livello pavimentale, non si provvide a risarcire le lacune del rivestimento.

Via C. Colombo, villa, amb. A, tessellato bianco
Tessellato monocromo bianco a filari di tessere disposti a ordito diritto. Il pavimento, visibile per una larghezza massima di cm 20, si conserva a ca. cm 10 di distanza dalla parete colonnata orientale.

Via C. Colombo, villa, amb. B, tessellato bicromo
Rivestimento musivo bordato da una fascia monocroma bianca con tessere disposte a ordito di filari paralleli seguita da tre linee di tessere bianche, due linee di tessere nere, quattro linee di tessere bianche, quattro linee di tessere bianche e da tre linee di tessere bianche che definiscono un tessellato monocromo bianco con tessere disposte a ordito di filari paralleli.

Via C. Colombo, villa, amb. C, cementizio privo di inserti
Rivestimento in cementizio a base fittile "di scadente fattura e di scarsa consistenza" privo di inserti, di problematica datazione.

Via C. Colombo, villa, amb. D, cementizio con inserti e tessere
Pavimento in cementizio a base fittile il cui ornato è costituito da scaglie litiche policrome e da tessere musive distribuite in maniera disomogenea sulla superficie. Il manufatto, databile nei primi decenni del I sec. a.C., fu obliterato nel corso della prima età imperiale da due rivestimenti, rispettivamente in sectile ed in tessellato, disposti su uno strato preparatorio di ca. cm 10.

Via C. Colombo, villa, amb. F, cement. con scaglie policrome e tessere
Pavimento in cementizio a base fittile con inserti litici policromi di forma irregolare e tessere musive bianche e nere distribuiti disomogeneamente sulla superficie pavimentale. Lungo la parete O si conservano porzioni di una soglia in cementizio a base fittile della cui decorazione rimane unicamante una linea semplice dentata bicroma. Il pavimento è fortemente compromesso dalla creazione dell’ambiente G, ad esso posteriore, presso il quale si conservano alcuni dei lacerti pavimentali, e dai fabbricati di epoca moderna.

Via C. Colombo, villa, amb. H, cementizio privo di inserti
Pavimento in cementizio a base fittile privo di inserti "di scadente fattura e di scarsa consistenza" che andò ad obliterare un precedente piano pavimentale in cementizio decorato con un reticolato di losanghe. La datazione del rivestimento non è documentata.

Via C. Colombo, villa, amb.H, cementizio con reticolato di losanghe
Rivestimento in cementizio a base fittile decorato da un reticolo romboidale disegnato da linee semplici dentate di tessere nere definito da un bordo in cementizio a base fittile privo di inserti. Il pavimento fu obliterato da un secondo piano in cementizio privo di inserti.

Via C. Colombo, villa, ambiente G, pavimento marmoreo
Il pavimento è costituito da lastre marmoree di differente forma e dimensioni (rettangolari in bardiglio ed in marmo rosato, quadrate in ardesia, esagonali in marmo bianco) per le quali è difficile stabilire se si tratti di un lastricato realizzato con materiale di reimpiego o di un pavimento in opus sectile il cui disegno geometrico non è ricostruibile. Il pavimento oblitera un precedente rivestimento in cementizio pertinente all’ambiente F.


Ambiente D: il vano, a pianta rettangolare, si conserva in parte poichè la zona meridionale è stata devastata dalla costruzione della piscina anessa all’ex albergo Ariston, edificato in età moderna sulle strutture della villa romana. In una prima fase la sala era caratterizzata da murature in opera incerta decorate con pitture in fase con un rivestimento pavimentale costituito da un cementizio a base fittile ornato con tessere e scaglie calcaree. Durante la seconda fase edilizia, di epoca primo-imperiale, si assiste ad una ridecorazione delle pareti mediante una zoccolatura in lastre di bardiglio, conservate lungo le pareti O ed E. Contestualmente la stanza subì una ripavimentazione: su un’alto strato di preparazione (cm 10), che andò ad obliterare il precedente pavimento in cocciopesto, fu posizionato un rivestimento in opus sectile a piccolo modulo con rettangoli in ardesia e listellature in palombino, definito da lastre marmoree bianche che lo connettono a S ad un tessellato bicromo decorato da motivi geometrico-vegetalizzati.
Cronologia
Estremi temporali: dal secolo I a.C. (1° q) al secolo I a.C. (2° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Via C. Colombo, villa, amb. D, cementizio con inserti e tessere
Pavimento in cementizio a base fittile il cui ornato è costituito da scaglie litiche policrome e da tessere musive distribuite in maniera disomogenea sulla superficie. Il manufatto, databile nei primi decenni del I sec. a.C., fu obliterato nel corso della prima età imperiale da due rivestimenti, rispettivamente in sectile ed in tessellato, disposti su uno strato preparatorio di ca. cm 10.

Specifiche di rinvenimento
Data:
2008

Via C. Colombo, villa, amb. D, opus sectile e tessellato

Rivestimento con scansione: a più unità decorative

Opus sectile a piccolo modulo (m 0,18×0,08) disposto nella parte N della stanza (m 3,72×2,50) definito da lastre marmoree bianche e costituito da rettangoli in ardesia a stesura isodoma listellati con palombino, in fase con un tessellato bicromo ad esso adiacente, disposto ad una quota più bassa (cm 2). La partitura decorativa del mosaico si compone di una fascia più esterna campita da ciuffi di acanto disposti presso gli angoli da cui si dipartono tralci vegetali che si sviluppano lungo tutto il bordo del mosaico. I ciuffi di foglie definiscono un cespo di acanto di dimensioni maggiori in posizione centrale da cui fuoriescono girali ed un elemento campaniforme. Una seconda fascia è occupata da una coppia di sinusoidi caricate da rosette a croci, a cui segue uno spazio centrale caratterizzato dalla presenza di rosette a croci presso gli angoli che definiscono una sorta di corolla vegetalizzata da cui si diparte un candelabro che sorregge un kantharos o un cratere con piede conico.

Cronologia
Estremi temporali: dal secolo I a.C. (4° q) al secolo I d.C. (1° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici

Unità decorative

Parte dell’ambiente: intero ambiente
Tipo di impaginazione: iterativa
Cromia: bicromo

b: pavimento in opus sectile a piccolo modulo delimitato da lastre di marmo bianco e costituito da lastre rettangoli di ardesia (lavagna dell’appennino ligure) con listellature in palombino disposti a stesura isodoma.

Bordo

Elemento non presente

 

Campo


Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: opus sectile (sectile a base lapidea)

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
*a isodomo listellato

 
 
Referenza fotografica: Da Cassieri 2010, fig.10 p.333.

Parte dell’ambiente: intero ambiente
Tipo di impaginazione: centralizzata
Cromia: bicromo

a: rivestimento musivo in redazione bicroma bianco-nera il cui bordo è campito, presso uno dei lati corti, da ciuffi di foglie acantiformi disposti presso gli angoli da cui si dipartono tralci vegetali che si sviluppano lungo tutto il bordo. I ciuffi di foglie definiscono un cespo di acanto di dimensioni maggiori in posizione centrale da cui fuoriescono ulteriori girali ed un elemento campaniforme. Il campo (?) è occupato da una fascia decorata da una coppia di sinusoidi caricate da rosette a croci, a cui segue uno spazio centrale caratterizzato dalla presenza di rosette a croci presso gli angoli che definiscono una sorta di corolla vegetalizzata da cui si diparte un candelabro che sorregge un kantharos o un cratere con piede conico.

Bordo


Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrico-vegetalizzata
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)
 

Campo


Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrico-vegetalizzata
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)
 
 
Referenza fotografica: Da Cassieri 2010, fig.10 p.333.

Cassieri, N./ Pirrone, A. 2010, Scoperta di una villa romana sul litorale di Formia (Latina)., in Lazio e Sabina. Sesto Incontro di Studi sul Lazio e la Sabina (Roma, 4-6 marzo 2009), Roma, pp.332-334, figg.9-11 p.333, fig.12 p.334..

DATA SCHEDA: 2010 | AUTORE: Sposito, Francesca | REF. SCIENT. : Ghedini, Francesca
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Sposito, Francesca, Via C. Colombo, villa, amb. D, opus sectile e tessellato, in TESS – scheda 9455 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=9455), 2010

INDIRIZZO WEB: http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=9455


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