Negli anni 1999-2001, la messa in opera di un collettore fognario lungo via Vitruvio ha dato l’avvio ad una serie di indagini condotte dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio sotto la direzione scientifica di N. Cassieri. Nello specifico, lungo l’asse stradale, in corrispondenza dell’incrocio con via Nerva, sono stati riportati in luce un’imponente struttura muraria in opera laterizia ed un lastricato marmoreo pertinente ad un piano pavimentale. Tali rinvenimenti vanno messi in correlazione con una piscina monumentale rinvenuta nel corso di alcuni scavi effettuati tra il 1920 ed il 1922 all’interno della proprietà De Matteis-Fava. Un’immagine custodita presso gli Archivi del Museo della Civiltà Romana (vedi pianta edificio) ripropone una ricostruzione della grande natatio, a pianta trapezoidale con fronte munita di sei colonne ed un sacello centrale. Lungo il lato meridionale doveva aprirsi un’edicola sul cui architrave è incisa un’iscrizione menzionante M. Cocceio Nerva, rinvenuta in stato frammentario, che nel 90 d.C. avrebbe costruito l’edificio sua pecunia. Negli scavi degli anni Venti, furono rinvenute numerose statue, tra cui un gruppo di Nereidi cavalcanti animali marini, che dovevano decorare la piscina, il busto di una Afrodite accovacciata, il torso di un personaggio con clamide e porzioni di una statua imitante l’Apollo Liceo. Si potrebbe dunque presumere che la monumentale piscina in origine costituisse la natatio di una suntuosa villa di proprietà privata, forse di proprietà dei Coccei (pianta località edificio tratta da Cancellieri N. 2010, Scoperta di una villa romana sul litorale di Formia, in Lazio e Sabina, vol.VI, fig.1 p.327; pianta edificio tratta da Cassieri 2003, fig.7 p.225 ).
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I d.C. (4° q) al secolo I d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici ed epigrafici
Grande natatio a pianta trapezoidale orientata N-S e pavimentata in marmo, pertinente ad una ricca dimora di proprietà della famiglia dei Coccei. La piscina fu interessata da due distinte fase edilizie non meglio specificate; sulla base di un disegno ricostruttivo effettuato negli anni Venti del secolo scorso, quando fu rinvenuta, essa risulta fornita, sul lato breve N, di una fronte a sei colonne, accessibile mediante due rampe laterali, con un sacello rettangolare centrale preceduto da due colonne, destinato forse all’alloggiamento di una statua. Sul lato breve S si apriva un’edicola sul cui architrave era presente un’iscrizione menzionante M. Cocceio Nerva, rinvenuta in stato frammentario, che avrebbe costruito l’edificio sua pecunia nel 90 d.C. Incerto rimane l’allestimento dei lati lunghi. Durante gli scavi del 1920-1922 furono inoltre rinvenute alcune statue, tra cui un gruppo di Nereidi cavalcanti animali marini. Alcuni recenti scavi effettuati tra il 1999 e il 2001 hanno documentato ciò che resta della natatio e delle strutture limitrofe, ovvero un possente muro in opera cementizia ed il pavimento marmoreo.
Lunghezza: 85 m – Larghezza: 50 m
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I d.C. (4° q) al secolo I d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici ed epigrafici
Specifiche di rinvenimento Data: 1920-1922
Via Vitruvio, villa, natatio, lastricato marmoreo
Parte dell’ambiente: vasca Rivestimento con scansione: a copertura unitaria Tipo di impaginazione: a campo omogeneo Cromia: monocromo
Rivestimento in lastre marmoree non meglio specificato.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I d.C. (4° q) al secolo I d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici ed epigrafici
Cassieri, N. 2003, Formia: recenti acquisizioni., in Lazio e Sabina 1. Primo incontro di studi sul Lazio e la Sabina, Atti del convegno (Roma, 28-30 gennaio 2002), Roma, pp.225-226, fig.7 p.225.Cassieri, N. 2007, Formia: scoperte nel centro urbano a margine di una conduttura pubblica., in Formianum VII. Atti del Convegno di Studi sui giacimenti culturali del Lazio meridionale, Marina di Minturno, pp.39-41, fig.17 p.40.