Nel 2001 furono effettuati alcuni lavori per la messa in opera di un condotto fognario monitorati dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio sotto la supervisione di N. Cassieri, Ispettore di zona. In prossimità dell’incrocio tra la centrale via Vitruvio e via Marziale sono stati rinvenuti alcuni ambienti pertinenti ad un complesso di tipo privato e i basoli pertinenti ad almeno due diverticoli stradali che dalla via Appia (l’asse stradale principale di Formiae, corrispondente all’odierna via Rubino) si sviluppavano in direzione del mare. Gli ambienti (A-D), rinvenuti ad una profondità di m 2,50 rispetto all’attuale piano stradale, sono tramezzati da murature in opera incerta e/o reticolata di grezza fattura con presenza sporadica di laterizi, su cui sono visibili labili tracce di decorazione pittorica. I vani mantengono i piani pavimentali rivestiti in cementizio con inserti litici e/o marmorei (B, C,D) ed in lastricato marmoreo (A). Per consentire la messa in posa delle condutture moderne si è proceduto al distacco di parte delle pavimentazioni degli ambienti A e B; la visione delle sottostanti preparazioni e del materiale ceramico ivi rinvenuto hanno consentito di fissare come terminus post quem un periodo compreso tra il III ed il II sec. a.C. Verosimilmente gli ambienti riportati in luce dovevano far parte di uno dei numerosi edifici a carattere residenziale che, a partire dall’epoca tardo-repubblicana, saturarono il centro urbano di Formia e il suo litorale. La Cassieri suggerisce di datare tali rinvenimenti nella prima età imperiale, con rifacimenti di epoca successiva, come testimonia il pavimento del vano A, realizzato con materiale di reimpiego e dunque frutto di un rifacimento successivo, cronologicamente inquadrabile nell’inoltrata età imperiale (pianta loc. edificio tratta da Cassieri 2003, fig.10 p. 227; pianta edificio tratta da Cassieri 2007, tav. XI, fig. 20).
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I a.C. (4° q) al secolo II d.C. (2° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Via Vitruvio, ambiente B, cementizio con inserti misti Rivestimento pavimentale costituito da un cementizio a base fittile con inserti irregolari litici (in calcare) e marmorei (nero antico, rosso antico, giallo antico, verde antico, alabastro cotonino, portasanta, porfido e serpentino).
Via Vitruvio, ambiente C, cementizio con piastrelle romboidali Rivestimento in cementizio a base fittile decorato nella zona centrale da piastrelle romboidali in nero antico e palombino disposte a formare una sorta di pannello campito dalle medesime piastrelle e da frammenti litici e/o marmorei di dimensioni minori, disposti in maniera irregolare sulla superficie.
Ambiente A: l’ambiente, databile nell’ambito della prima età imperiale, conserva alcune porzioni delle murature perimetrali in opera incerta di grossolana fattura e/o reticolata con occasionali ricorsi in laterizio, su cui sono visibili labili tracce di decorazione pittorica. Tra di esse, le più significative si conservano presso la parete N-O, dove si distingue uno zoccolo a fondo bianco definito da fasce in rosso. La pavimentazione del vano è costituita da lastre marmoree policrome di dimensioni differenti, verosimilmente frutto di un rifacimento successivo inquadrabile nell’inoltrata età imperiale.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I a.C. (4° q) al secolo II d.C. (2° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Specifiche di rinvenimento Data: 2001
Via Vitruvio, ambiente A, lastricato marmoreo
Rivestimento con scansione: a copertura unitaria
Pavimento costituito da lastre marmoree di forma quadrangolare e rettangolare di marmi policromi; le specie marmoree impiegate sono bardiglio, cipollino, carrara, breccia di Sciro, marmo scritto. Si tratta probabilmente di un rivestimento realizzato con marmo di reimpiego e dunque frutto di un restauro avvenuto nella piena età imperiale, come documenta anche una delle lastre, con cornice modanata e campita da un motivo di restauro, di chiaro riutilizzo.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo II d.C. (3° q) al secolo III d.C. (3° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Caratteristiche della preparazione Tipo di preparazione: Strato di terra argillosa compattata al cui interno sono stati rinvenuti frammenti di vetro, pasta vitrea, intonaci e tegole.
Unità decorative
Parte dell’ambiente: intero ambiente Tipo di impaginazione: a campo omogeneo Cromia: policromo
Pavimento a lastre marmoree di forma rettangolare e quadrangolare di probabile reimpiego, come dimostra il riutilizzo di una lastra modanata con motivo a losanga centrale. Le specie marmoree impiegate sono: bardiglio, cipollino, carrara, breccia di Sciro e marmo scritto.
Oggetto conservato: parte del pavimento – Conservato in: Parte del pavimento è stata distaccata e disposta su supporto rigido in vista di una prossima musealizzazione. Le superfici sono state interessate da operazioni di consolidamento e di pulitura.
Cassieri, N. 2003, Formia: recenti acquisizioni, in Lazio e Sabina 1. Primo incontro di studi sul Lazio e la Sabina, Atti del convegno (Roma, 28-30 gennaio 2002), Roma, p.225, fig.6 p.225.Cassieri, N. 2007, Formia: scoperte nel centro urbano a margine di una conduttura pubblica., in Formianum VII. Atti del Convegno di Studi sui giacimenti culturali del Lazio meridionale, Marina di Minturno, pp.41-42, fig.19 p.41; tav.XII figg.1-2.