Presso piazza Santa Teresa a Formia, in periodo pre-bellico, furono rinvenute antiche evidenze di cui le uniche informazioni note sono contenute all’interno di alcune relazioni redatte tra il 1928 ed il 1929 da M. Sorrentino, Primo Custode alle Antichità dell’Ufficio di Gaeta ed inviate al Soprintendente A. Maiuri. Difatti tali resti, che emersero all’interno di un terreno di proprietà Paone e si sviluppavano parallelamente alla via Appia, asse stradale principale dell’antica città, a seguito della scoperta andarono distrutti. La documentazione d’archivio rende nota la presenza di un ambiente a pianta rettangolare realizzato in opera mista ("murature in tufo ed in laterizio") fornito di abside rivestita in marmo lungo uno dei lati lunghi e di una nicchia semicircolare sulla parete opposta, rinvenuta a ca. m 1 al di sotto del piano stradale. Le pareti della vasca erano dotate di intercapedini per il passaggio di tubuli per l’aria calda; una vasca quadrangolare, forse da ubicare lungo uno dei lati brevi del calidario, conserva il sistema di suspensurae. A N-O dell’ambiente, in cui è stato identificato un calidario, emerse un vano a pianta rettangolare con copertura a volta dotato di un "cunicolo di immissione", forse un prefurnio. A tali rinvenimenti sono forse da collegare ulteriori testimonianze antiche emerse nella medesima proprietà, in via Rialto. N. Cassieri propone di datare tali strutture nell’ambito della media età imperiale; in esse va probabilmente identificato un complesso termale forse di tipo pubblico (pianta località edificio tratta da http://maps.google.it/; pianta edificio tratta da Cassieri 2000, fig.3 p.15).
Cronologia Estremi temporali: dal secolo II d.C. (3° q) al secolo II d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici
Ampio ambiente a pianta rettangolare in cui è stato identificato un calidario. Era provvisto di un abside lungo il lato S, rivestito in marmo, e di una nicchia rettangolare con copertura a volta che si apriva sul lato opposto. Le murature, con paramento esterno in opera mista di laterizio e tufo, erano provviste di intercapedini con tubuli funzionali al passaggio di aria calda. Verosimilmente presso uno dei lati brevi si apriva una vasca rettangolare che conservava il sistema di suspensurae.
Lunghezza: 11,10 m – Larghezza: 4,40 m
Cronologia Estremi temporali: dal secolo II d.C. (3° q) al secolo II d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici
Specifiche di rinvenimento Data: 1928-1929
P.zza Santa Teresa, calidario, rivestimento marmoreo
Parte dell’ambiente: abside Rivestimento con scansione: a più unità decorative Tipo di impaginazione: a campo omogeneo Cromia: monocromo
Rivestimento pavimentale realizzato in lastre marmoree. Il pavimento, che rivestiva unicamente l’abiside del calidario, è andato perduto; non è nota la pavimentazione degli altri settori del vano.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo II d.C. (3° q) al secolo II d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici
Cassieri, N. 2000, Contributi d’archivio alla topografia di Formia romana., in Formianum V. Atti del Convegno di Studi sui giacimenti culturali del Lazio meridionale, Marina di Minturno, p.14.