scheda

Edificio termale, S. Paride, ambiente in tessellato con emblema
San Paride – Teano ( CE )


In occasione di alcuni lavori effettuati dalla Soprintendenza Archeologica di Napoli e Caserta presso la chiesa extra-urbana di San Paride ad Fontem, sull’antica via Latina che collegava Teano a Cales (Calvi Risorta), sono stati messi in luce alcuni ambienti riconducibili ad un edificio termale. La costruzione, realizzata in età tardo-repubblicana (I secolo a.C.), si affianca a dei precedenti impianti scavati nel tufo, finalizzati allo sfruttamento delle acque sorgive che scaturivano in loco. Rimane, in particolare, un ambiente caratterizzato da muri con paramento in opera reticolata e pavimentazione musiva, al di sotto della quale correvano delle canalizzazioni. La presenza di blocchi di tufo grigio sul lato nord-orientale del vano sono indice di un riutilizzo dell’area in età tardoantica. (La planimetria è tratta da Gasperetti 1991, p. 138, fig. 31).
Cronologia
Estremi temporali: dal secolo I a.C. (1° q) al secolo I a.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologici


Vano di pianta all’incirca quadrata costituito da murature con paramento in opera reticolata di fattura irregolare. La pavimentazione è in tessellato con emblema centrale reso illegibile dall’azione corrosiva delle acque termali. Il vano, che risale al I secolo a.C., ha subito delle modifiche in età tarda con l’aggiunta di un muro in blocchi di tufo grigio sul lato nord-orientale. (La planimetria è tratta da Gasperetti 1991, p. 138, fig. 31).
Cronologia
Estremi temporali: dal secolo I a.C. (1° q) al secolo I a.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologici

Specifiche di rinvenimento
Data:
1991 – Ente responsabile: Soprintendenza Archeologica per le Province di Napoli e Caserta

Edificio termale, S. Paride, ambiente in tessellato con emblema

Rivestimento con scansione: a più unità decorative

Rivestimento in tessellato bordato da una cornice a meandro di svastiche a giro semplice con quadrati angolari. Il campo (a) si caratterizzava per la presenza di un emblema centrale policromo, bordato da una cornice con motivo a losanghe. Il soggetto centrale risulta attualmente illegibile. La soglia (b) dell’ingresso sul lato orientale è pavimentata da un rivestimento in cementizio con inserti policromi.

Cronologia
Estremi temporali: dal secolo I a.C. (1° q) al secolo I a.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologici

Unità decorative

Parte dell’ambiente: intero ambiente
Tipo di impaginazione: centralizzata a emblema/pseudoemblema
Cromia: policromo

Tessellato costituito da un campo, originariamente in tessere bianche, bordato da una cornice a meandro a giro semplice in tessere nere con quadrati nei punti d’incrocio. Al centro del campo è inserito un emblema, di cui rimangono solo poche tessere policrome, bordato da una cornice con "girali" e losanghe caricate da una crocetta bicroma. Il rivestimento è fortemente danneggiato dalle acque sorgive che hanno corroso gran parte delle tessere.

Bordo


Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrico-vegetalizzata
Tecnica Esecutiva: tessellato

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
DM 35d – meandro di svastiche a giro semplice
DM 21b – fila di losanghe sdraiate tangenticrocetta bicroma centrale

Decorazioni vegetali

MotivoModulo
Girali vegetali

 

Campo


Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica e figurata?
Tecnica Esecutiva: tessellato

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
DM 105a – tessellato monocromo, a ordito di filari paralleli

 
 
Referenza fotografica: immagine da Gasperetti 1991, p. 139, fig. 32

Parte dell’ambiente: soglia
Tipo di impaginazione: a campo omogeneo
Cromia: policromo

Cementizio a base litica con inserti policromi.

Bordo

Elemento non presente

 

Campo


Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: cementizio (cementizio a base litica con inserti litici o litoidi)

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
DM 103a – inserti su cementizio

 
 
Referenza fotografica: immagine da Gasperetti 1991, p. 139, fig. 33.

Oggetto conservato: parte del pavimento – Conservato in: situ
Il pavimento, di cui si conservano solo due tratti, risulta essere fortemente danneggiato. In particolare, le tessere bianche impiegate per il fondo, di natura calcarea, sono state corrose dall’azione delle acque sorgive.
Condizione giuridica: proprietà Stato

De Caro, S. 1993, L’attività della Soprintendenza Archeologica di Napoli e Caserta, in Sibari e la sibaritide, atti del trentaduesimo convegno di Studi sulla Magna Grecia (Taranto, 7-12 ottobre 1992), Taranto, p. 690.
Gasperetti, G. 1991, Teano (Caserta). Località San Paride. Rinvenimenti nell’area della chiesa di San Paride, in Bollettino di Archeologia, Roma, pp. 137-139, figg. 32-33.

DATA SCHEDA: 2010 | AUTORE: Succi, Silvia | REF. SCIENT. : Ghedini, Francesca
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Succi, Silvia, Edificio termale, S. Paride, ambiente in tessellato con emblema, in TESS – scheda 9588 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=9588), 2010

INDIRIZZO WEB: http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=9588


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