schedaDomus 1, p.zza Padre Pio, corte, lastricato marmoreo Santa Maria Capua Vetere ( CE ) Gli scavi eseguiti dalla Soprintendenza Archeologica di Napoli e Caserta nel 2003 in piazza Padre Pio, alla periferia orientale di Santa Maria Capua Vetere, hanno messo in luce i resti di una domus affacciata su una strada con andamento nord-sud (n. 28). Della domus, che occupava un’area di m 20×29, è stato rinvenuto il settore termale, con calidario, tepidario e prefurnio, e la parte residenziale costituita da ambienti interpretati come triclini ed oeci, pavimentati in tessellato. Fra il settore termale e quello residenziale è stato individuato un ambiente, forse scoperto, rivestito in lastre di marmo, con vasche e fontane. Il primo impianto della domus è stato attribuito, analogamente ad altri edifici rinvenuti nel medesimo scavo, alla fine dell’età repubblicana, per via dell’utilizzo di murature con paramento in opera reticolata. La continuità di vita è documentata sino al periodo tardoantico, come si evince dall’impiego di murature con paramento in opera vittata. Cronologia Estremi temporali: dal secolo I a.C. (3° q) al secolo I a.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici Domus 1, p.zza Padre Pio, triclinio, tessellato bicromo Tessellato policromo a motivi geometrici. Il tappeto centrale era in origine inquadrato da una fascia in tessellato bianco conservata solo sul lato destro e da una fila di semicerchi intersecantisi e tangenti formanti una fila di ogive e di squame adiacenti in colore contrastante verde e bianco. Il campo, bordato da fasce monocrome in colori contrastanti, è decorato da una composizione reticolata di cerchi grandi e piccoli tangenti, formanti ottagoni irregolari a lati concavi, disegnata da una fila policroma di angoli sovrapposti. All’interno dei cerchi e degli ottagoni sono inseriti riempitivi geometrici: si riconoscono nodi di Salomone, quadrati di trecce a tre capi, quadrilobi, linee spezzate, nodi ad otto capi, stelle di due quadrati caricate da un quadrato intrecciato ad un quadrato curvilineo, nodi di Salomone quadrati, fiori di otto elementi, pentalobi di squame. L’ambiente, ubicato fra il settore residenziale ed il settore termale, era, probabilmente, una corte scoperta. E’ rivestito di lastre marmoree e presenta al centro una serie di vasche e fontane. L’ambiente risulta essere fortemente danneggiato dall’asportazione delle condutture idriche. Non è specificata la fase edilizia a cui appartiene il vano. Cronologia Non determinata Specifiche di rinvenimento Data: 2003 – Ente responsabile: Soprintendenza Archeologica per le Province di Napoli e Caserta Domus 1, p.zza Padre Pio, corte, lastricato marmoreo Parte dell’ambiente: intero ambiente Rivestimento con scansione: a copertura unitaria Tipo di impaginazione: a campo omogeneo? Cromia: non documentato Lastricato marmoreo. Cronologia Non determinata Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: assente Tecnica Esecutiva: lastricato Oggetto conservato: pavimento – Conservato in: non documentato Condizione giuridica: non documentato
Zevi, F. 2004, L’attività archeologica a Napoli e Caserta nel 2003, in Alessandro il Molosso e i “condottieri” in Magna Grecia. Atti del quarantatreesimo Convegno di Studi sulla Magna Grecia (Taranto-Cosenza, 26-30 settembre 2003) , Taranto, p. 890.
DATA SCHEDA: 2010 | AUTORE: Succi, Silvia | REF. SCIENT. : Ghedini, Francesca STRINGA BIBLIOGRAFICA: Succi, Silvia, Domus 1, p.zza Padre Pio, corte, lastricato marmoreo, in TESS – scheda 9628 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=9628), 2010INDIRIZZO WEB: http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=9628
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