Alcuni scavi eseguiti dalla Società Cooperativa Archeologia per conto della Soprintendenza Archeologica di Napoli e Caserta nell’area compresa fra via Albana e via G. Matarazzo hanno permesso di identificare alcune strutture pertinenti al macellum dell’antica Capua, del quale è stato messo in luce l’angolo sud-orientale (n. 33). In particolare, sono state scoperte quattro botteghe (1-4), pavimentate con bipedali e sesquipedali, un tratto del portico a nord di queste (5) ed un tratto del cortile centrale (6). Il portico, largo m 5, era sorretto da colonne in cipollino sormontate da capitelli ed era decorato da lesene e lacunari rinvenuti in maniera frammentaria. Il cortile interno è pavimentato da lastre marmoree. In origine il macellum doveva svilupparsi per m 70 in direzione nord-sud: al centro del lato orientale era inserita un’ abside ancora visibile. La datazione del complesso è attribuita, in base allo stile esecutivo dei capitelli, ad età tardo-flavia/traianea. (La pianta dell’edificio è tratta da Zevi 2004, p. 889, fig. 5).
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I d.C. (4° q) al secolo II d.C. (1° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Vano 1. Bottega ubicata lungo il lato meridionale del macellum. La pavimentazione, di cui si conservano solo le impronte, era a commessi laterizi (bipedali e sesquipedali). I muri dell’ambiente hanno un paramento in opera mista, reticolata e laterizia. (La pianta è tratta da Zevi 2004, p. 889, fig. 5).
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I d.C. (4° q) al secolo II d.C. (1° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici
Specifiche di rinvenimento Data: 2003 – Ente responsabile: Soprintendenza Archeologica per le Province di Napoli e Caserta
Macellum, via Albana, taberna 1, pavimento a commessi laterizi
Parte dell’ambiente: intero ambiente Rivestimento con scansione: a copertura unitaria Tipo di impaginazione: centralizzata a emblema/pseudoemblema? Cromia: monocromo
Rivestimento a commessi laterizi (bipedali e sesquipedali) del quale rimangono solo le impronte.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I d.C. (4° q) al secolo II d.C. (1° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Zevi, F. 2004, L’attività archeologica a Napoli e Caserta nel 2003, in Alessandro il Molosso e i “condottieri” in Magna Grecia. Atti del quarantatreesimo Convegno di Studi sulla Magna Grecia (Taranto-Cosenza, 26-30 settembre 2003) , Taranto, p. 887.