scheda

C.d. Villa di Cicerone, c.d. Ninfeo Maggiore, tessellato a canestro
Marina di Castellone – Formia ( LT )


Presso la zona costiera occidentale di Formia, in corrispondenza del porticciolo di Caposele, si estende una lussosa residenza romana attualmente inglobata all’interno di una villa privata di proprietà Rubino, nota come la c.d. villa di Cicerone. La prima fase costruttiva della dimora è cronologicamente inquadrabile in epoca tardo-repubblicana, con rifacimenti in epoca giulio-claudia e flavia. I ruderi dell’antico edificio sono solo in parte visibili a causa di numerosi interventi architettonici ed urbanistici. Ad E si estende il nucleo residenziale propriamente detto, articolato su tre terrazze sostruite ed aperte sul mare (1) delle quali la meglio conservata è quella inferiore. All’interno di questa si sviluppano alcuni ambienti di soggiorno tra cui degni di nota sono due ninfei, il c.d. Ninfeo Maggiore (2) ed il Ninfeo Minore (3) dove sgorgava acqua sorgiva. Il Ninfeo Maggiore si compone di un corridoio di ingresso e di un’ampia sala voltata a pianta rettangolare suddivisa in tre navate mediante colonne di ordine dorico; sulla parete di fondo centrale si apre una nicchia mentre sulle due laterali sono presenti due porte aggiunte in epoca moderna. Il vano era dotato di un impluvio rivestito in marmo ed era pavimentato da un tessellato con inserti marmorei. Anche le pareti, in opera quasi reticolata, conservano tracce di stucco e di pittura (IV Stile). Il Ninfeo Minore, a pianta pressocchè quadrata, è preceduto da un corridoio; conserva parte del paramento esterno delle murature in opera quasi reticolata. Il suo interno è scandito da quattro colonne che sorreggono una copertura a volta; sulla parete di fondo, in opera incerta, si apre una nicchia quadrata. L’ambiente è rivestito da una decorazione geometrica composta da spugne, pietre pomici, concrezioni calcaree, pasta vitrea e conchiglie. Infine, a fronte della basis villae e ad E di questa si estendono due peschiere, oggi sommerse (4, 5). Nel fondale antistante si conservano inoltre i ruderi di un piccolo porto romano: il moderno porticciolo di Caposele, insistendo sulle antiche strutture, ne costituisce la sopravvivenza. Ad O del porto si conserva un complesso di locali che insistono attorno ad un ambiente quadrangolare centrale, conosciuto anche come c.d. Accademia o Scuola di Cicerone, verosimilmente relativi a magazzini (6). L’edificio, il cui nucleo originale sembra risalire attorno alla metà del I sec. a.C., si espanse e fu dotato di gran parte delle decorazioni circa un secolo più tardi. Ulteriori modifiche ed ampliamenti sono da riferirsi in epoca imperiale. Il proprietario di tale complesso monumentale risulta ancora ignoto; nel corso dei secoli scorsi numerosi studiosi ed appassionati locali attribuivano i ruderi dell’abitazione a Cicerone, che possedeva proprietà a Formia e che qui venne ucciso. Ad ogni modo tale identificazione non è corroborata da dati puntuali (pianta località edificio tratta da Venditti 2011, tav. XLVI, n. 329; pianta edificio tratta da Giuliani Cairoli F., Guaitoli M. 1972, fig. 1).
Cronologia
Estremi temporali: dal secolo I a.C. (2° q) al secolo I a.C. (3° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologici
C.d. Villa di Cicerone, c.d. Ninfeo Maggiore, lastricato marmoreo
Al centro del ninfeo si trova un impluvio rivestito da lastre marmoree, la cui specie non è identificata, rinvenuto nel 1970 a seguito di alcuni lavori di pulizia ad opera dell’Archeoclub locale.


Ambiente 2: conosciuto come Ninfeo Maggiore, l’ambiente si apriva presso la terrazza meridionale della villa, prospiciente il mare. L’ingresso avveniva da un corridoio (m 1,60×4,38) con pareti in opera quasi reticolata di calcare. All’interno il vano, a pianta rettangolare e voltato, è scadito in tre navate da due file di colonne litiche di ordine dorico rivestite in stucco. Sulla parete di fondo si apre una nicchia il cui arco è decorato in stucco e pittura; sulle due laterali sono presenti due porte realizzate in epoca moderna. Le pareti della nicchia conservano tracce di pittura su fondo bianco, con prospetti architettonici, grifi e vittorie, ascrivibili nell’ambito del IV Stile pompeiano. La volta dell’ambiente, a tutto sesto, è cassettonata e impreziosita da riquadri e losanghe, in parte frutto di restauri avvenuti in epoca borbonica. Al centro il ninfeo è occupato da un impluvio rettangolare rivestito in marmo; il pavimento è costituito da un tessellato bianco a canestro con inserti marmorei policromi. Il nucleo originario dell’ambiente è inquadrabile nell’ambito del I sec. a.C.; le decorazioni della volta e delle pareti sono relative ad un restauro successivo databile in età claudia e/o flavia.
Cronologia
Estremi temporali: dal secolo I a.C. (2° q) al secolo I a.C. (3° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologici
C.d. Villa di Cicerone, c.d. Ninfeo Maggiore, lastricato marmoreo
Al centro del ninfeo si trova un impluvio rivestito da lastre marmoree, la cui specie non è identificata, rinvenuto nel 1970 a seguito di alcuni lavori di pulizia ad opera dell’Archeoclub locale.

Specifiche di rinvenimento
Data:
non documentata

C.d. Villa di Cicerone, c.d. Ninfeo Maggiore, tessellato a canestro

Parte dell’ambiente: intero ambiente
Rivestimento con scansione: a copertura unitaria
Tipo di impaginazione: a campo omogeneo
Cromia: policromo

Pavimentazione costituita da un tessellato monocromo bianco a canestro con inserti irregolari marmorei rossi, neri e gialli. Il pavimento risulta restaurato in più parti da tessere di fattura grossolana di dimensioni maggiori.

Cronologia
Estremi temporali: dal secolo I a.C. (4° q) al secolo I d.C. (1° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici

Bordo

Elemento non presente

 

Campo

Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato con inserti marmorei)

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
DM 104d – tessellato di tessere oblunghe (a stuoia) con inserti

 
 

Oggetto conservato: parte del pavimento – Conservato in: situ (Villa Rubino)

Restauri antichi: Restauro in antico con tessere bianche di forma irregolare e di dimensioni maggiori.

Villa Rubino (Riferimento: G. Rubino) via Porticciolo Caposele – Formia (Lt)

Ciccone, S. 2002, Sale con volte su colonne al tempo di Vitruvio: gli esempi originali di Formia., in Formianum VI. Atti del Convegno di Studi sui giacimenti culturali del Lazio meridionale, pp.16-17.
Lugli, G. 1965, Osservazioni su un gruppo di monumenti repubblicani in Italia in rapporto all’architettura ellenistica., in Studi minori di topografia antica, Roma, p.180.
Venditti, C.P. 2011, in Le villae del Latium adiectum. Aspetti residenziali delle proprietà rurali., Bologna, p. 214, n. 329.

DATA SCHEDA: 2010 | AUTORE: Sposito, Francesca | REF. SCIENT. : Ghedini, Francesca
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Sposito, Francesca, C.d. Villa di Cicerone, c.d. Ninfeo Maggiore, tessellato a canestro, in TESS – scheda 9639 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=9639), 2010

INDIRIZZO WEB: http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=9639


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