In località Boscorotto, fra il territorio di Maddaloni e quello di Acerra, alcuni scavi effettuati fra il 1992 ed il 1993 in occasione della costruzione dello scalo merci Marcianise-Maddaloni hanno evidenziato la presenza di un complesso interpretato come villa che ricadeva, anticamente, nel territorio dell’antica città di Suessula. La villa, messa in luce per la prima volta nel 1987, si estendeva in origine su una superficie di oltre mq 1000 ed includeva, oltre agli ambienti di carattere residenziale, anche una serie di cisterne poste a nord del complesso. La parte centrale dell’edificio è costituita da una corte (17) interpretata come atrio, in origine tetrastilo, sul quale si affacciavano una serie di ambienti pavimentati in tessellato e cementizio (vani 8-13). Gli ambienti si aprivano ad ovest su un portico (1) pavimentato in mosaico, con due esedre a nord e a sud, collegato all’atrio mediante un corridoio. Il portico era munito di colonne in muratura ricoperte di stucco bianco i cui intercolumni vennero tamponati in una fase edilizia successiva. Dal portico era possibile accedere ad un’area adibita a giardino, posta ad un livello inferiore rispetto alla restante abitazione. Ad est e a sud dell’atrio erano ubicati una serie di ambienti di servizio che si aprivano su un’aia pavimentata in cementizio. Il primo impianto della villa (FASE I) si data al I secolo a.C. Alcune modifiche vengono apportate in età adrianea (FASE II) mediante la suddivisione di alcuni ambienti sul lato ovest, incluso il portico, con conseguente ripavimentazione. Contestualmente, l’atrio viene trasformato in un cortile mediante la pavimentazione in basoli e l’apertura di un ingresso carrabile sul lato sud. All’interno degli ambienti e dell’atrio vengono ricavate alcune vasche per il vino che documentano un cambiamento d’uso della villa da luogo a carattere residenziale a luogo con connotazioni produttive. L’edificio continua ad essere utilizzato sino al V secolo d.C. (ritrovamento di frammenti di sigillata africana D), periodo dopo il quale subentra una fase d’abbandono. Dopo la sua scoperta, il sito, che si trova inserito in uno spazio fra i binari dello scalo ferroviario, è stato musealizzato attraverso una serie di coperture e la costruzione di un cavalcavia che ne consente l’accesso. (Planimetria da Laforgia, Marchetti 1993, p. 78, fig. 75).
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I a.C. (1° q) al secolo I a.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici
Loc. Boscorotto, villa, vano 8, tessellato con esagoni Tessellato bicromo a motivi geometrici articolato in vano e soglia. Il vano (a), bordato esternamente da una fascia in tessellato monocromo bianco, è decorato da un tappeto, racchiuso da un’alternanza di fasce monocrome in colori contrastanti e da una cornice a treccia a due capi, campito da una decorazione a nido d’ape disegnata da trecce a due capi. All’interno degli esagoni sono inseriti, quali riempitivi, motivi floreali stilizzati. La soglia (b), in parte obliterata dalle murature pertinenti ai successivi tamponamenti, è decorata da un nido d’ape delineato con esagoni caricati da crocette bicrome.
Vano 1. Portico di pianta rettangolare allungata ubicato lungo il lato occidentale della villa. Le due estremità, settentrionale e meridionale, terminavano con un’esedra. Il collegamento con l’atrio era garantito da un corridoio. I muri del portico, risalenti alla prima fase edilizia (I secolo a.C.) presentano un paramento in opera reticolata. Il pavimento è in tessellato bicromo, risalente alla fase di ristrutturazione di II secolo d.C. (Laforgia, Marchetti 1993, p. 78, fig. 75).
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I a.C. (1° q) al secolo I a.C. (4° q) Cronologia specifica: mer5i Motivazione della cronologia: dati archeologici
Specifiche di rinvenimento Data: 1987 – Ente responsabile: Soprintendenza Archeologica per le Province di Napoli e Caserta
Oggetto conservato: pavimento – Conservato in: situ Restauri moderni: Sono stati effettuati degli interventi di restauro preliminari volti a bloccare il deterioramento delle pavimentazioni. Condizione giuridica: proprietà Stato
Laforgia, E./ Marchetti, M. R. 1993, Maddaloni (Caserta). Loc. Boscorotto. Restauro di una villa romana, in Bollettino di Archeologia, Roma, pp. 77-80, figg. 76-77.Pozzi, E. 1989, L’attività archeologica nelle province di Napoli e Caserta – 1988, in Un secolo di ricerche in Magna Grecia. Atti del ventottesimo Convegno di Studi sulla Magna Grecia (Taranto 7-12 ottobre 1988) , Taranto, pp. 473-474.