scheda

Piazza Stazione, vano 1, tess. policr. c.d. della Lupa e soglia
Larino ( CB )

L’edificio è situato in Piazza della Stazione Ferroviaria (già Piazzale Adelelmo Romano), presso l’Istituto Tecnico Agrario Statale, completamente obliterato dalla costruzione della moderna villa Petteruti Romano. L’unico vano individuato, ad esso pertinente, è pavimentato in tessellato con raffigurazione del Lupercale. Vista la vicinanza con l’area utilizzata come necropoli in età romana, di recente è stata ipotizzata per esso una destinazione religiosa o sepolcrale ma, in mancanza di dati che comprovino con certezza l’utilizzo della necropoli ancora nell’epoca di realizzazione del rivestimento, non si può escludere una funzione residenziale. Il rivestimento fu conservato nella moderna Villa dal momento della sua scoperta, nel 1941, fino al 1953, anno in cui fu trasferito, per conto della Soprintendenza di Chieti, nell’Antiquarium di Palazzo Ducale (attuale Museo Civico), dov’è attualmente conservato (immagine tratta da Stelluti 1988).
Cronologia
Estremi temporali: dal secolo III d.C. (3° q) al secolo III d.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici

L’ambiente è un vano a pianta probabilmente rettangolare. L’accesso all’ambiente era dal lato corto inferiore, dove è stata rinvenuta una soglia in tessellato, come il pavimento del vano. Non ci sono elementi che consentano di stabilire con precisione le dimensioni e la destinazione d’uso
Cronologia
Estremi temporali: dal secolo III d.C. (3° q) al secolo III d.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici

Specifiche di rinvenimento
Data:
1941 – Ente responsabile: Soprintendenza Archeologica di Chieti

Piazza Stazione, vano 1, tess. policr. c.d. della Lupa e soglia

Rivestimento con scansione: a più unità decorative

Pavimento in tessellato, scompartito in due tappeti, corrispondenti al vano e alla soglia. Il rivestimento dell’ambiente, conservato quasi interamente, ad eccezione di piccole lacune nella parte inferiore, si articola in un bordo complesso, costituito da una serie di fasce concentriche a decorazione geometrica tranne la più interna, a decorazione geometrico-vegetalizzata, e nel campo con raffigurazione del Lupercale. La soglia, in tessellato geometrico b/n, si presenta invece molto lacunosa, specie lungo il bordo inferiore.

Cronologia
Estremi temporali: dal secolo III d.C. (1° q) al secolo III d.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici
Misure
Lunghezza: 7.17 m; Larghezza: 6.08 m;

Unità decorative

Parte dell’ambiente: intero ambiente
Tipo di impaginazione: a registri
Cromia: policromo

Tessellato vegetalizzato policromo, delimitato da più fasce di bordura e decorato da un pannello figurato centrale. Il bordo si articola in tre fasce concentriche in tessellato monocromo nero su fondo di tessere bianche. Le prime due partendo dall’esterno sono linee triple, l’ultima è una linea doppia. Segue una fascia a decorazione vegetalizzata, costituita da racemi di acanto che si dipartono da cespi angolari. I racemi sono popolati dalle figure di sei Eroti cacciatori e di altrettanti animali (un onagro, una leonessa, un leopardo, un cervo, un impala e un’antilope), due sui lati lunghi, uno su ciascuno dei lati corti. Una linea semplice nera separa questa fascia dalla scena centrale. Il campo, su fondo di tessere bianche, presenta la raffigurazione della Lupa, dal manto tigrato, gradiente verso destra ma con la testa rivolta all’indietro per guardare i gemelli. Questi sono raffigurati seduti a terra, di profilo e affrontati, con le braccia sollevate a cercare le mammelle dell’animale. La scena si svolge in un paesaggio rappresentato da spuntoni di roccia nella parte inferiore, da una piantina a destra della Lupa, interpretabile come Ficus Ruminalis, e dalla grotta, dall’alto della quale due pastori (Faustolo e un suo compagno) guardano stupiti e additano la scena. La profondità è suggerita dalle sfumature di colore all’interno della grotta.

Bordo


Specifiche tecniche
Lunghezza: 4.54 m – Larghezza: 2.81 m
Identificazione della Decorazione: geometrico-vegetalizzata
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)

Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie
Dimensioni Metriche Tessere: 0.5-1 cm

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
DM 1t – linea tripla
DM 1i – linea doppia
DM 64e – racemo di acanto
DM 1a – linea semplice

 

Campo


Specifiche tecniche
Lunghezza: 4.12 m – Larghezza: 2.40 m
Identificazione della Decorazione: figurata
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)

Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie
Dimensioni Metriche Tessere: 0.5-1 cm

Decorazioni figurate

TemaSoggettoAltre componenti
LupercaleLupapastori

 
 

Parte dell’ambiente: soglia
Tipo di impaginazione: iterativa
Cromia: bicromo

Soglia decorata da una fila di quattro cerchi tangenti neri su fondo di tessere bianche, composti ognuno da quattro fusi (qui dentellati verso l’interno) formanti un quadrato concavo sulla diagonale, da cui risultano quadrifogli.

Bordo


Specifiche tecniche
Lunghezza: 2.43 m – Larghezza: 0.01 m
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)

Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie
Dimensioni Metriche Tessere: 1-1.5 cm

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
DM 1a – linea semplice

 

Campo


Specifiche tecniche
Lunghezza: 2.43 m – Larghezza: 0.60 m
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)

Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie
Dimensioni Metriche Tessere: 1-1.5 cm

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
DM 46a – fila di cerchi tangenti, composti da quattro fusi formanti un quadrato concavo sulla diagonale, da cui risultano quadrifogli, in colori contrastanti

 
 

Oggetto conservato: pavimento – Conservato in: museo/antiquarium (Museo civico di Palazzo Ducale, Larino (CB) – inv. 4247)

Restauri moderni: Tra il 1973 e il 1975 il mosaico fu restaurato e sistemato su un supporto di cemento nel Museo Civico di Palazzo Ducale.
Condizione giuridica: proprietà Stato

Becatti, G. 1975, in La mosaique Gréco – Romaine II. Actes du Colloque international pour l’étude de la mosaïque antique (Vienne, 30 août–4 septembre 1971) , Paris, p. 187.
Bianchi Bandinelli, R. 1969, in L’arte romana nel centro del potere, Milano, p. 7, fig. 10.
Cianfarani, V. 1959, in I vent’anni della Soprintendenza di Chieti, Pescara, pp. 24-25, tav. IV.
De Felice, E. 1994, in Larinum, Firenze, pp. 124-129, figg. 157-159.
Guidone, S. 2009, Il mosaico “della Lupa” di Larino, in Atti del XIV Colloquio dell’Associazione Italiana per lo Studio e la Conservazione del Mosaico (Spoleto, 7-9 febbraio 2008), Tivoli (Roma), pp. 439-448, figg. 1-4 pp.446-447.
Morricone Matini, M.L. 1991, Pavimenti musivi a Larinum, in Samnium. Archeologia del Molise, Roma, pp. 271-271.
Stelluti, N. 1988, in Mosaici di Larino, Pescara, pp. 103-136, figg. 74-107.

DATA SCHEDA: 2011 | AUTORE: Guidi, Alessia | REF. SCIENT. : Ghedini, Francesca
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Guidi, Alessia, Piazza Stazione, vano 1, tess. policr. c.d. della Lupa e soglia, in TESS – scheda 9694 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=9694), 2011

INDIRIZZO WEB: http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=9694


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