scheda

Villa, ambiente 3 (II fase), cementizio a base litica con reticolato
S. Maria di Casalpiano – Morrone del Sannio ( CB )


Il complesso monumentale di Casalpiano si colloca in un’ampia area pianeggiante di mezza collina, ai margini della media valle del fiume Biferno e non lontano dal tratturo Celano-Foggia. La zona fu occupata da una serie di insediamenti fortificati tra il IV e il I sec.a.C., periodo in cui il territorio era incluso nell’ager di Larinum. Nell’area adiacente alla chiesa di S. Maria in Casalpiano sono venuti alla luce i resti di una villa che conobbe diverse fasi di frequentazione, a partire dall’impianto nel III sec.a.C. fino al V sec.d.C.: I FASE (fine del III sec. a.C.): impianto della villa (coeva all’insediamento rurale); II FASE (fine del II sec. a.C.): interventi di ampliamento e ammodernamento della villa, probabilmente connessi con le devastazioni annibaliche, tra i quali la realizzazione, nell’ala residenziale, dei pavimenti dei vani 1-6 (i primi due completamente obliterati dalla chiesa) in cementizio con inserti. III FASE (I sec. d.C.): ulteriori interventi nell’ala residenziale della villa, tra cui l’aggiunta del settore termale, testimoniato dal calidarium 7, di cui si conservano tratti di murature in opera reticolata e suspensurae. IV FASE (V sec. d.C.): abbandono della villa. L’area è occupata da un’estesa necropoli, utilizzata almeno fino al VII sec., con sepolture che intaccarono i resti romani, compresi i pavimenti. Nel 1017 abbiano notizia della costruzione di due edifici ecclesiastici: la chiesa di S. Apollinare, che fu obliterata, dopo il suo crollo, da una nuova area a destinazione funeraria, con tombe dalla disposizione divergente rispetto a quelle del più antico nucleo di necropoli, e la chiesa di S. Maria di Casalpiano, che è oggi visibile nel rudere che fiancheggia l’attuale chiesa romanica. Agli inizi del XI, secondo le fonti, risalgono un monastero benedettino, che continuò idealmente le funzioni della villa e il cui impianto ricalcava in buona parte quello dell’edificio romano, e l’attuale chiesa (pianta rielaborata da De Benedittis -Terzani 1995, 109 n. 2).
Cronologia
Estremi temporali: dal secolo III a.C. (4° q) al secolo III a.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Villa, ambiente 1 (II fase), cementizio con inserti marmorei
Rivestimento in cementizio a base fittile con inserti.

Villa, ambiente 2 (II fase), cementizio con inserti marmorei
Rivestimento in cementizio a base fittile con inserti.

Villa, ambiente 4 (II fase), cementizio con iscrizione
Pavimento in cementizio a base fittile con emblema. Il rivestimento, piuttosto lacunoso e obliterato per metà circa dalla chiesa, è composto da un bordo, che si articola in un meandro di svastiche contigue disegnato da linee doppie, seguito da una linea dentata in tessere bianche, e dal campo, decorato da un reticolato romboidale disegnato da linee dentate in tessere bianche e interrotto da un pannello rettangolare, in posizione centrale, delimitato da una linea dentata e decorato da un cerchio centrale composto da cerchi concentrici in tessere alternativamente bianche e azzurre, affiancato da una fascia laterale (che doveva ripetersi simmetricamente dall’altro lato, non conservato) bordata da una linea semplice dentata in tessere bianche che racchiude una composizione di squame allungate in tessere azzurre. Nello spazio di risulta tra la composizione di squame e il cerchio sono inserite una squadra e l’iscrizione C(aius) Volusius Gallus fecit.

Villa, ambiente 5 (II fase), cementizio con inserti
Rivestimento in cementizio a base fittile con inserti di tessere formanti decorazione geometrica.

Villa, ambiente 6 (II fase), cementizio con reticolato romboidale
Rivestimento in cementizio a base fittile, di cui si conservavano, al momento dello scavo, esigui lacerti. Il campo è decorato da un reticolato romboidale in tessere bianche.

Villa, ambiente x, commessi laterizi
Frammenti di rivestimento a commessi laterzizi disposti a spina di pesce, rinvenuti fuori contesto nell’area della villa.


Ambiente 3: vano a pianta rettangolare, parzialmente obliterato dalla chiesa, con murature in opera incerta e pavimento in cementizio a base litica con decorazione geometrica in tessere nere. La costruzione di questo ambiente e la sua pavimentazione risalgono alla II fase di vita della villa, databile tra fine II – inizi I sec.a.C.
Cronologia
Estremi temporali: dal secolo II a.C. (4° q) al secolo I a.C. (1° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici

Specifiche di rinvenimento
Data:
non documentata – Ente responsabile: Soprintendenza Archeologica del Molise

Villa, ambiente 3 (II fase), cementizio a base litica con reticolato

Parte dell’ambiente: intero ambiente
Rivestimento con scansione: a copertura unitaria
Tipo di impaginazione: iterativa
Cromia: bicromo

Pavimento in cementizio a base litica, decorato con motivi geometrici in tessere nere. Il rivestimento, molto lacunoso e parzialmente obliterato dalla chiesa moderna, si compone di un’unica unità decorativa, costituita da una linea semplice punteggiata che inquadra un reticolato romboidale.

Cronologia
Estremi temporali: dal secolo II a.C. (4° q) al secolo I a.C. (1° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici

Bordo

Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: cementizio (cementizio a base litica con tessere musive)

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
DM 1b – linea semplice punteggiata

 

Campo

Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: cementizio (cementizio a base litica con tessere musive)

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
DM 201b – reticolato romboidale, qui disegnato da linee punteggiate

 
 

Oggetto conservato: parte del pavimento – Conservato in: situ (Contrada di S. Maria di Casalpiano, Morrone del Sannio (CB))

Condizione giuridica: proprietà Stato

1993, in S. Maria in Casalpiano a Morrone del Sannio : gli scavi archeologici e il restauro architettonico, Pescara, p. 18.
Barker, G. 2001, in La valle del Biferno, Campobasso, pp. 216, 219, 252.
De Benedittis, G./ Terzani, C. 1995, I mosaici della villa romana di Casalpiano, in Atti del II Colloquio dell’ Associazione Italiana per lo Studio e la Conservazione del mosaico (Roma, 5-7 dicembre 1994), Bordighera, pp. 105-110.
De Benedittis, G. 1991, La necropoli di Casalpiano a Morrone del Sannio, in Samnium. Archeologia del Molise, Roma, p. 346.
De Tata, P. 1988, Altre villae romane nel Sannio, in Almanacco del Molise, Campobasso, pp. 27-35.

DATA SCHEDA: 2011 | AUTORE: Guidi, Alessia | REF. SCIENT. : Ghedini, Francesca
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Guidi, Alessia, Villa, ambiente 3 (II fase), cementizio a base litica con reticolato , in TESS – scheda 9767 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=9767), 2011

INDIRIZZO WEB: http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=9767


* campo obbligatorio