scheda

Monte Croce, c.d. villa di Galba, ambiente b, cementizio
Monte Croce – Terracina ( LT )


Nelle immediate vicinanze della città di Terracina, lungo un pendio collinare facente parte del monte Croce, sorge un edificio residenziale di epoca romana in cui la tradizione storica locale identifica la villa dell’imperatore Galba. Le strutture, parzialmente occupate da un casale colonico (v. pianta edificio fig. B casale), sono in opera incerta di calcare locale di fattura alquanto grezza.
L’edificio è disposto su due piani: lungo il versante S di quello inferiore (v. pianta edificio lettera A) si conserva un muro di recinzione (f) all’interno del quale penetrava un diverticolo stradale funzionale al collegamento della villa con la limitrofa via Appia. Alle spalle del muro si sviluppa un avancorpo presso cui fu ricavato un criptoportico (a), con rinforzi laterali in opera quadrata di fattura alquanto irregolare; esso era accessibile tramite un vestibolo di ingresso (d), che ospitava una scalinata per accedere alla terrazza superiore. Nel criptoportico si sviluppano alcune cisterne (b, c, c) comunicanti con il livello superiore tramite pozzi. Attraverso un’apertura ubicata a N-E, il criptoportico era connesso ad alcuni ambienti e ad uno spazio aperto, attualmente interrati. Ulteriori vani sono ubicati sul versante opposto (g).
Per quanto concerne invece il piano superiore (v. pianta edificio fig. B), in corrispondenza delle cisterne del piano inferiore (fig. A lettere c,c) si sviluppa un quadriportico dotato, in posizione centrale, di un impluvio (c) cinto da una muratura in blocchi squadrati, il quale alimentava ulteriori conserve d’acqua disposte al piano inferiore (fig. A lettera b). Intorno all’impluvio c dovevano disporsi i vani destinati alla pars urbana della villa, di cui ne sono stati identificati unicamente due (a, b). La destinazione residenziale dei due ambienti sembra confermata anche dal tipo di pavimentazioni rinvenute, ovvero rispettivamente un tessellato con motivo a canestro ed un cementizio a base fittile con ornato geometrico.
Infine, nel settore N della terrazza superiore, nella zona dove insiste il casale di epoca moderna, sono state individuate ulteriori cisterne (d) comunicanti tramite aperture ad arco. La prima fase dell’edificio è databile in età tardo-repubblicana, con continuità d’uso almeno fino ad età proto-imperiale (pianta edificio tratta da Venditti 2011, tav. XLIII, n. 289; pianta edificio tratta da Lugli 1926, fig. e pp. 193-194 e fig. f pp. 195-196).
Cronologia
Estremi temporali: dal secolo I a.C. (4° q) al secolo I a.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologici
Monte Croce, c.d. villa di Galba, ambiente a, tessellato a canestro
Pavimentazione musiva costituita da un punteggiato di inserti litici su fondo di tessere rettangolari bianche disposte a canestro. Tra i materiali degli inserti si riconoscono calcare, tufo grigio, lavagna, breccie di fosso.


Ambiente b: ubicato presso la terrazza superiore della villa, l’ambiente si apre ad E dell’impluvio c (pianta ambiente, fig. B, b). Confina a S con l’ambiente a ed a N con un secondo vano conservatosi solo in parte. L’ambiente, a pianta rettangolare, è dotato di un abside presso il muro breve di fondo; conserva la pavimentazione costituita da un cementizio a base fittile decorato da motivi geometrici. Sebbene non sia nota la sua funzione specifica, si può supporre che esso facesse parte del settore più propriamente residenziale della villa.

Lunghezza: 4,50 m – Larghezza: m

Cronologia
Estremi temporali: dal secolo I a.C. (4° q) al secolo I a.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologici

Specifiche di rinvenimento
Data:
non documentata

Monte Croce, c.d. villa di Galba, ambiente b, cementizio

Parte dell’ambiente: intero ambiente
Rivestimento con scansione: a copertura unitaria
Tipo di impaginazione: iterativa
Cromia: policromo

Pavimentazione in cementizio a base fittile definito da una fascia decorata da un motivo a meandri di svastiche e di quadrati, i quadrati caricati da crocette, seguita da due linee dentate di tessere nere che definiscono il campo occupato da un punteggiato di crocette bicrome. Le tessere bianche sono marmoree; il bottone centrale delle crocette in tufo grigio.

Cronologia
Estremi temporali: dal secolo I a.C. (4° q) al secolo I a.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologici

Bordo

Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: cementizio (cementizio a base fittile con inserti misti)

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
DM 1e – linea semplice dentata
DM 38c – meandro di svastiche a giro semplice e quadrati

 

Campo

Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: cementizio (cementizio a base fittile con inserti misti)

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
DM 103g – punteggiato di crocette bicrome, su signino

 
 

Referenza fotografica: Da Lugli 1926, fig.g p.198.
Lugli, G. 1926, in Forma Italiae, Regio I Volumen I, Ager Pomptinus, Pars I, Anxur-Tarracina, Roma, pp.197, fig.g p.198.
Venditti, C.P. 2011, in Le villae del Latium adiectum. Aspetti residenziali delle proprietà rurali., Bologna, p. 201, n. 289.

DATA SCHEDA: 2011 | AUTORE: Sposito, Francesca | REF. SCIENT. : Ghedini, Francesca
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Sposito, Francesca, Monte Croce, c.d. villa di Galba, ambiente b, cementizio, in TESS – scheda 9914 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=9914), 2011

INDIRIZZO WEB: http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=9914


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