scheda

Palazzo dei Capitani, Foro, opus spicatum
Ascoli Piceno ( AP )


Scavi effettuati all’interno del Palazzo dei Capitani, ad Ascoli, hanno riportato alla luce una serie di strutture murarie e pavimentazioni antiche da mettere in relazione con una probabile area pubblica che viene identificata, in letteratura, come il foro della città antica. L’area è oggetto di numerosi interventi di recupero e trasformazione che ridisegnano lo spazio pubblico tramite la realizzazione di strutture murarie e nuovi piani pavimentali. Una definitiva sistemazione del foro si registra nel corso della prima età imperiale, I secolo d.C., momento in cui una serie di ambienti, identificati come tabernae, sembrano organizzazrsi intorno ad una ampia platea rettangolare pavimentata in opus spicatum. L’area continua ad essere utilizzata per tutta l’età imperiale. Tracce di distruzione sono state rinvenute in stratigrafie riferibili al VI secolo d.C.
Cronologia
Estremi temporali: dal secolo IV a.C. (1° q) al secolo I a.C. (3° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologici


Ambiente 1: ampia platea rettangolare intorno alla quale si organizzano una serie di ambienti, con diversa destinazione d’uso, viene interpretata in letteratura come il nucleo centrale del foro della città antica. L’area, delimitata da strutture murarie in opera laterizia, è interamente pavimentata in opera spicata. La sistemazione dell’ampio spazio con pavimento in laterizio deve essere datata alla prima età imperiale, ma si inserisce su di una realtà archeologica precedente ancorabile, su base stratigrafica, al pieno II secolo a.C.

Lunghezza: 15 m – Larghezza: 17 m

Cronologia
Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo I d.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologici

Specifiche di rinvenimento
Data:
Anni ’80 del XX secolo

Palazzo dei Capitani, Foro, opus spicatum

Parte dell’ambiente: area scoperta
Rivestimento con scansione: a copertura unitaria
Tipo di impaginazione: iterativa
Cromia: monocromo

Scavi intrapresi al di sotto del Palazzo dei Capitani hanno permesso di identificare un’ampia area, interpretata come foro della città antica, interamente pavimentata con mattoncini rettangolari disposti a spina di pesce. La pavimentazione viene attribuita, su base stratigrafica, ad interventi di prima età imperiale (I secolo d.C.).

Cronologia
Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo I d.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologici
Misure
Lunghezza: 15 m; Larghezza: 17 m;

Bordo

Elemento non presente

 

Campo

Specifiche tecniche
Lunghezza: 15 m – Larghezza: 17 m
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: a commesso di laterizi

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
* a "spina di pesce" (opus spicatum)

 
 

Referenza fotografica: Immagine scansionata da Luni 2003, fig.6.
Oggetto conservato: pavimento – Conservato in: situ (Palazzo dei Capitani del Popolo e area archeologica
)

Luni, M. 2003, in Archeologia nelle Marche. Dalla Preistoria all’Età Tardoantica , Firenze, fig.6.
Quiri, P./ Profumo, M. C. 1987, Palzzo dei Capitani. Strutture romane, in Palazzo dei Capitani. L’area Archeologica. III settimana per i Beni Culturali (Ascoli 7-13 dicembre 1987), Ascoli Piceno, pp. 2-5, tav.II.
Sisani, S. 2006, in Umbria, Marche. Guide archeologiche Laterza, Roma-Bari, pp. 398-399.

DATA SCHEDA: 2009 | AUTORE: Ferrari, Stefano | REF. SCIENT. : Ghedini, Francesca
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Ferrari, Stefano, Palazzo dei Capitani, Foro, opus spicatum, in TESS – scheda 9917 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=9917), 2009

INDIRIZZO WEB: http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=9917


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