scheda

Murone, villa, pavimento in opus spicatum
Murone – San Felice Circeo ( LT )


In località Murone, ubicata tra San Felice Circeo e la linea di costa, si conservano i ruderi di un edificio di epoca sillana, presumibilmente una villa. Le prime esplorazioni nel sito furono condotte nell’Ottocento da Lord Savile, ambasciatore d’Inghilterra, che fece eseguire alcuni sterri senza ottenere risultati notevoli. Successivamente G. Lugli fece una ricognizione ed identificò un terrazzamento costituito da un portico ad L che si apre lungo i lati N ed O e da una platea rocciosa livellata artificialmente. Il braccio N del portico (m 54,70) è realizzato in opera incerta e conserva, in corrispondenza del lato interno al basamento, una serie di archetti inframezzati da pilastri, che verosimilmente dovevano aprirsi anche lungo il lato esterno e formare una serie di coperture a volta. Al di sopra degli archetti si sviluppa una muratura in incerto. Il braccio O del portico (m 29,70), della medesima fattura del braccio N, è difficilmente esplorabile a causa della sovrapposizione di fabbricati moderni. A N erano visibili spezzoni di murature e di volte in stato di crollo e il piano pavimentale originario di un ambiente costituito da commessi laterizi disposti a spina di pesce, presso il quale si notano due blocchi litici dotati di sporgenze rettangolari, forse i pilastri di un piccolo portico o di un atrio. In alcuni punti nella pavimentazione sono inoltre incassati degli elementi circolari realizzati con coppi disposti per taglio (pianta località edifcio tratta da Lugli 1928, carta n. 2; pianta edificio tratta da idem, fig. c pp. 7-8).
Cronologia
Estremi temporali: dal secolo I a.C. (1° q) al secolo I a.C. (2° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologici


L’ambiente, che doveva svilupparsi in prossimità del braccio N del portico, non è documentato. Di esso rimangono il piano pavimentale in opera spicata presso cui si conservano due blocchi litici con sporgenze rettangolari, verosimilmente pertinenti ai pilastri di un piccolo portico o di un atrio. Presso più punti del pavimento sono visibili alcuni incassi circolari realizzati con frammenti di coppi disposti per taglio.
Cronologia
Estremi temporali: dal secolo I a.C. (1° q) al secolo I a.C. (2° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologici

Specifiche di rinvenimento
Data:
non documentata

Murone, villa, pavimento in opus spicatum

Parte dell’ambiente: non determinata
Rivestimento con scansione: non documentato
Tipo di impaginazione: iterativa
Cromia: monocromo

Rivestimento a commessi di laterizio disposti a spina di pesce presso cui sono visibili alcuni incassi circolari realizzati con frammenti di coppi (trapezae?).

Cronologia
Estremi temporali: dal secolo I a.C. (1° q) al secolo I a.C. (2° q)

Bordo

Elemento non presente

 

Campo

Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: a commesso di laterizi

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
* a "spina di pesce" (opus spicatum)

 
 

Lugli, G. 1928, in Forma Italiae, Regio I Volumen I, Ager Pomptinus, Pars II, Circeii, Roma, p.8.
Marzano, A. 2007, in Roman Villas in Central Italy. A Social and Economic History, Leiden-Boston, p. 341.

DATA SCHEDA: 2011 | AUTORE: Sposito, Francesca | REF. SCIENT. : Ghedini, Francesca
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Sposito, Francesca, Murone, villa, pavimento in opus spicatum, in TESS – scheda 9936 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=9936), 2011

INDIRIZZO WEB: http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=9936


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