In località Case Salietto, presso la fraz. San Lorenzo di Narni (lungo la via Flaminia), scavi condotti nel 1993-1994 dall’Università di Siena sotto la direzione della Soprintendenza Archeologica dell’Umbria hanno riportato in luce un edificio a carattere termale. Intorno ad un cortile aperto (7) si organizzano due vani freddi (1 e 2), tre vani riscaldati (3-5) e un prefurnio (6). L’ambiente meglio conservato (1), che ha restituito una pavimentazione in tessellato figurato, viene identificato, in letteratura, con il frigidario e si trova nel settore nord occidentale del complesso. Adiacente al frigidario (1) è stato identificato un secondo vano, di ampie dimensioni, caratterizzato dalla presenza di una vasca per bagni freddi (2). Dal frigidario si passa direttamente al settore orientale delle terme in cui trovano spazio tre ambienti (3-5) di cui si conservano gli impianti di riscaldamento (con tubuli e suspensurae). Il complesso termale è stato datato, su base archeologica, tra la fine del III e l’inizio del IV sec. d.C. La struttura continua a svolgere la sua funzione fino al V sec. d.C., mentre viene progressivamente abbandonata a partire dal secolo successivo, periodo in cui l’area di servizio (7) viene destinata a necropoli (pianta edificio da MASCIONE, PAPI 1995, fig. 1).
Cronologia Estremi temporali: dal secolo III d.C. (1° q) al secolo III d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici
Ambiente 1: vano di forma quadrangolare rintracciata nel settore nord-occidentale del complesso termale. L’ambiente, interpretato come frigidario, ha restituito una pavimentazione in tessellato policromo a soggetto marino. Una trincea di spoliazione ha in parte danneggiato le strutture murarie (realizzate con piccoli blocchi di calcare) che ne delimitano il perimetro e lo stesso mosaico. Il vano viene datato al pieno III secolo d.C.
Lunghezza: 6.05 m – Larghezza: 6.65 m
Cronologia Estremi temporali: dal secolo III d.C. (4° q) al secolo IV d.C. (1° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici
Specifiche di rinvenimento Data: Non nota
Suburbio-loc. Case Salietto, terme, frigidario, tessellato figurato
Parte dell’ambiente: intero ambiente Rivestimento con scansione: a copertura unitaria Tipo di impaginazione: ad emblema/pseudoemblema Cromia: bicromo
L’ambiente 1, frigidario, ha restituito una pavimentazione in tessellato, policromo, a soggetto marino in fase con le vicine strutture murarie. Il mosaico, con pesci ed un erote su pistrice, appare danneggiato da un trincea di spoliazione realizzata già in antico (seconda metà V-inizio VI secolo d.C.) che ne ha completamente distrutto il settore centrale. Le lacune presenti hanno permesso di rintracciare gli strati preparatori del tessellato, datato, su base archeologica e stilistica tra la fine del III e l’inizio del IV secolo d.C. Il lungo arco di vita del complesso trova conferma in una serie di restauri, effettuati in antico, volti a colmare l’assenza di tessere in corrispondenza dell’ingresso del vano e della vasca.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo III d.C. (4° q) al secolo IV d.C. (1° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Misure Lunghezza: 6.05 m; Larghezza: 6.65 m; Caratteristiche della preparazione Tipo di preparazione: Sono stati individuati cinque strati di preparazione per la messa in opera del tessellato. Strato di calce mista a sabbia (0.5-1 cm); strato di materiale organico carbonizzato (1-2 cm); strato di ciottoli di fiume(5-13 cm); strato con frammenti di cocciopesto tritato (10-15 cm); strato di calce (ca. 3 cm) (Papi 1995, p. 125).
Specifiche tecniche Identificazione della Decorazione: geometrica Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato con inserti litici o litoidi) Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie
Decorazioni geometriche
Motivo
Modulo
Riempimento
DM 105a – tessellato monocromo, a ordito di filari paralleli
Specifiche tecniche Identificazione della Decorazione: figurata Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti) Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie
Decorazioni figurate
Tema
Soggetto
Altre componenti
Figure di
Pesci
Erote
pistrice
Referenza fotografica: Immagine scansionata da Carini 2009, fig.3
Oggetto conservato: parte del pavimento – Conservato in: situ Restauri antichi: Già in antico il rivestimento musivo è stato oggetto di restauri che hanno interessato le aree prossime all’ingresso e alla vasca del frigidario (ambiente 1). Le lacune vennero colmate, in un primo momento, con tessere di dimensioni simili a quelle originali, messe in opera seguendo l’ordito obliquo dello stesso tappeto musivo. Interventi successivi vedono l’adozione di tessere più grandi e ciottoli di fiume disposti in modo casuale ( Mascione, Papi 1995, p. 127).
Camporeale, S. 2012, Scavo in loc. Case Salietto (Narni), in Museo della Città in Palazzo Eroli a Narni, Firenze, pp. 288-290, figg. 3-4.Carini, A. 2009, I mosaici umbri a soggetto marino: una rilettura iconografica, in Atti del XIV Colloquio dell’Associazione Italiana per lo Studio e la Conservazione del Mosaico (Spoleto, 7-9 febbraio 2008), Tivoli, pp. 162-163, fig. 3.Mascione, E./ Papi, E. 1995, Mosaico figurato da un ambiente termale presso Narni, in Atti del II Colloquio dell’ Associazione Italiana per lo Studio e la Conservazione del mosaico (Roma, 5-7 dicembre 1994), Bordighera, pp. 124-127, figg. 3-9.