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Scheda TESS – http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=11735
Regio VIII, Foro di Augusto, esedra nord, opus sectile – Roma  ( RM)

EDIFICIO: foro
Costruito dopo il Foro di Cesare (v. scheda), il Foro di Augusto venne edificato a partire dal 23 a.C. su un’area (m 125 x 118) in precedenza occupata da abitazioni private. Disposto perpendicolarmente rispetto al Foro di Cesare, venne completato nel 2 a.C. e nell’arco dei secoli non subì rifacimenti, ad esclusione di un intervento in età adrianea. Il Foro di Augusto era formato da una grande piazza fiancheggiata, sui lati maggiori, da due portici colonnati nei quali si aprivano simmetricamente due grandi esedre. Sul fondo il Foro era chiuso da un imponente muro alto m 30 (completamente conservato) realizzato con blocchi bugnati di peperino, pietra gabina e travertino e destinato a separare il Foro dal quartiere della Suburra, frequentemente interessata da incendi. Su questo muro si aprivano due ingressi secondari, in mezzo ai quali era situato il Tempio di Marte Ultore, fiancheggiato da due archi onorari fatti costruire dal Senato in onore dei principi Druso e Germanico. Del complesso monumentale è attualmente visibile soltanto il settore NE, con i resti dei portici colonnati dei lati lunghi elevati su tre gradini di marmo; le colonne, di marmo cipollino, sorreggevano un attico decorato con cariatidi alternate ad imagines clipeatae. All’interno dei portici le due esedre, poste simmetricamente una di fronte all’altra e formate da blocchi di tufo e peperino insieme ad elementi di travertino, avevano pareti decorate, al centro, da un’ampia nicchia rettangolare inquadrata da due colonne scanalate di cipollino e, ai lati, da altre nicchie rettangolari ornate da una incorniciatura marmorea tra semicolonne di "cipollino" con capitelli corinzi in marmo bianco sormontati da un architrave; nell’angolo N del foro si trova l’"Aula del Colosso", addossata al muro perimetrale e preceduta da una coppia di colonne scanalate di giallo antico e capitelli corinzi in marmo bianco. Nell’ambiente, decorato con rivestimenti marmorei parietali e pavimentali, era posizionata la statua colossale di Augusto.Tra i due portici era collocato il Tempio di Marte Ultore, fatto costruire da Augusto nel 42 a.C. prima della battaglia di Filippi. L’edificio oggi si presenta con un’alta gradinata frontale al centro della quale è situato il nucleo interno dell’altare, mentre due fontane (di cui rimangono tracce) si trovavano alle estremità. Il podio, in blocchi di tufo, era in origine rivestito con marmo lunense; il pronao che precedeva la cella aveva sulla fronte otto colonne scanalate, alte 15 metri, con capitelli corinzi di marmo lunense; altre 8 colonne erano sui lati lunghi, ma di esse rimangono solamente le ultime 3 del lato SE. La cella, absidata, era pavimentata in opus sectile di marmi policromi e decorata all’interno, sui lati maggiori, da una fila di sette colonne in corrispondenza di altrettante lesene alle pareti. Il Foro di Augusto è compreso in un vasto disegno di riorganizzazione dell’area centrale tra il Foro Romano, il Foro di Cesare e la Basilica Emilia, mentre il suo perimetro verso la Subura (attuale rione Monti) è condizionato dalla viabilità e dal condotto fognante preesistenti a monte. Lo spazio centrale, con andamento irregolare a E, è dominato dal tempio, imponente rispetto la presunta piazza antistante e ai due stretti corridoi laterali. Per fare spazio all’Aula del Colosso al termine del portico settentrionale è stato addirittura “tagliato” l’edificio oggi conosciuto come Casa dei Cavalieri di Rodi. I recenti scavi hanno rivelato l’esistenza di una terza esedra in corrispondenza del Foro di Traiano, eliminata per fare posto ad un edificio traianeo, e, quindi, è stata giustamente ipotizzata l’esistenza di una quarta esedra speculare, anch’essa successivamente eliminata per fare posto al Foro di Nerva. Pianta edificio da https://it.wikipedia.org/wiki/Foro_di_Augusto.

Cronologia

Estremi temporali: dal secolo I a.C. (4° q) al secolo I a.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologico-stratigrafici, stilistici ed epigrafici

AMBIENTE: esedra
Esedre nord (b) e sud (g) (dim. 49.50 x 31.50 ca.), aperte sul fondo di ciascun braccio dei portici e separati da questi da un diaframma di pilastri in marmo cipollino, sormontato da un secondo ordine di colonne in marmo africano, che, oltrepassando la quota del tetto dei portici, permetteva di dare luce agli ambienti. La parete di fondo delle esedre era decorata da un doppio ordine di semicolonne, in marmo cipollino quelle inferiori e in marmo giallo antico quelle superiori, che inquadravano nicchie con statue. La nicchia centrale, di dimensioni maggiori, era inquadrata da un’edicola costituita da due colonne aggettanti; le nicchie superiori contenevano solo trofei. In particolare nell’esedra di nord-ovest si trovavano le statue degli antenati della gens Iulia, che la tradizione faceva risalire ad Enea (posto al centro della serie); a questi seguivano i re di Albalonga; sul lato opposto era collocata la statua di Romolo, accompagnata da quelle dei più importanti personaggi della storia repubblicana (i summiviri). Le esedre erano pavimentate con lastre rettangolari in giallo antico e africano. Pianta rielab. da UNGARO 2002.

Lunghezza: 49.50 m – Larghezza: 31.50 m

Cronologia

Estremi temporali: dal secolo I a.C. (4° q) al secolo I a.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologico-stratigrafici, stilistici ed epigrafici

Specifiche di rinvenimento
Data:
1924-1926

Regio VIII, Foro di Augusto, esedra nord, opus sectile

Parte dell’ambiente: intero ambiente
Rivestimento con scansione: a copertura unitaria
Tipo di impaginazione: iterativa
Cromia: bicromo

Pavimento in opus sectile a modulo rettangolare semplice, privo di fascia di incorniciatura: scacchiera di lastre rettangolari in marmo giallo antico e africano (largh. m 1.27 x 0.75), disposte in filari paralleli nel senso della lunghezza.

Cronologia
Estremi temporali: dal secolo I a.C. (4° q) al secolo I a.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici

BORDO

Elemento non presente

CAMPO

Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: opus sectile (sectile a base marmorea)

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
*a modulo rettangolare
Referenza fotografica: immagine da PONTI 2002, fig. 300.

CONSERVAZIONE
Oggetto conservato: parte del pavimento – Conservato in: situ

BIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTO
Ponti, G. 2002, lastre pavimentali in situ, in I Marmi Colorati della Roma Imperiale. Catalogo della Mostra (Roma, Mercati di Traiano, 28 settembre 2002 – 19 gennaio 2003), Venezia, p. 537, fig. 300.
Ungaro, L. 2002, Il Foro di Augusto, in I Marmi Colorati della Roma Imperiale. Catalogo della Mostra (Roma, Mercati di Traiano, 28 settembre 2002 – 19 gennaio 2003), Venezia, pp. 110-111.
Ungaro, L./ Vitti, M. 2001, Le pavimentazioni del Foro di Augusto, del Foro e dei Mercati di Traiano alla luce dei recenti restauri, in Atti del VIII Colloquio dell’Associazione Italiana per lo Studio e la Conservazione del Mosaico (Firenze, 21-23 febbraio 2001), Ravenna, p. 566.

CITAZIONE E CONDIVISIONE
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Angelelli, Claudia, Regio VIII, Foro di Augusto, esedra nord, opus sectile, in TESS – scheda 11735 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=11735), 2013
INDIRIZZO WEB: http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=11735

DATA SCHEDA: 2013 | AUTORE: Angelelli, Claudia | REF. SCIENT. : Guidobaldi, Federico