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L’edificio, realizzato in opera cementizia gettata in trincee scavate e poi liberato dalla terra (tecnica costruttiva che motiva le irregolarità ed asimmetrie della pianta e dell’alzato), era anche in origine ipogeo. Si compone di un vestibolo quadrato e di un’aula basilicale divisa da sei pilastri quadrangolari in tre navate, delle quali la centrale absidata; presenta orientamento Est/Ovest. L’ingresso attuale, sulla sinistra della via Prenestina, non coincide con l’antico, ancora inesplorato: un corridoio in discesa proveniente da Est, che procedeva dapprima parallelo all’edificio per piegare in seguito ad angolo retto e raggiungere l’ingresso; al momento degli scavi si riconobbero tracce della preparazione a calce del pavimento di questa galleria di ingresso.
Il monumento conserva il ricchissimo sistema decorativo parietale, in intonaci e stucchi attribuibili al III stile, e pavimentale, in tessellato. La funzione dell’edificio rimane incerta: si è ipotizzato di volta in volta che si tratti di un tempio neopitagorico, un ninfeo, una tomba o una basilica funeraria. La complessità e le peculiarità del programma decorativo rendono quest’ultima interpretazione la più probabile (Coarelli F., Roma, Roma 2008, p. 269).
Su base stilistica l’edificio si può datare all’epoca tiberiana; sembra che sia rimasto in uso per un breve periodo, e che venne abbandonato e saccheggiato poco tempo dopo la costruzione, fatto a cui si deve l’eccezionale stato di conservazione della struttura. La pianta località è tratta da FUR XXXII, quella edificio da Gatti 1918, in bibliografia, fig. 1.
Cronologia
Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo I d.C. (2° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
AMBIENTE: basilicaBasilica a pianta rettangolare (m 12 x 9 circa, h m 7.25), divisa in tre navate da sei pilastri irregolarmente quadrangolari, davanti ai quali e tra i quali erano delle basi, asportate già in epoca antica. La navata centrale, lungo la quale era un’altra base, termina in un’abside semicircolare, dove rimane traccia di un seggio e si identificò un vano scavato nel terreno vergine dove furono rinvenuti gli scheletri di due animali. Le navate sono coperte da volta a botte. Le pareti presentavano un’alta zoccolatura rossa, sopra la quale si impostava la decorazione a stucco, con pannelli figurati dai motivi iconografici di grande ricchezza e complessità, specie nell’abside e nella volta. Si conserva il pavimento originale, un tessellato bicromo a decoro geometrico. Su basi stilistiche (gli stucchi sono ascrivibili al terzo stile) la struttura può essere datata nei primi decenni dell’impero, in età tiberiana.
Lunghezza: 12 m – Larghezza: 9 m
Cronologia
Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo I d.C. (2° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Data: 1918
Regio V, Porta Maggiore, Basilica Neopitagorica, tessellato geometrico bicromo
Parte dell’ambiente: navata
Rivestimento con scansione: a copertura unitaria
Tipo di impaginazione: a campo omogeneo
Cromia: bicromo
Il pavimento si presenta come un mosaico bicromo in tessere di piccole dimensioni. Il bordo si articola in una doppia fascia nera che, oltre a disegnare il perimetro della sala, sottolinea gli aggetti architettonici, i pilastri e le basi.
Cronologia
Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo I d.C. (2° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Lunghezza: 12 m; Larghezza: 9 m;
BORDO
Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)
Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie
Dimensioni Metriche Tessere: Non documentato. cm
Decorazioni geometriche
Motivo | Modulo | Riempimento |
---|---|---|
DM 1y – fascia monocroma |
Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)
Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie
Dimensioni Metriche Tessere: Non documentato. cm
Decorazioni geometriche
Motivo | Modulo | Riempimento |
---|---|---|
DM 105a – tessellato monocromo, a ordito di filari paralleli |
CONSERVAZIONE
Oggetto conservato: pavimento – Conservato in: situ
BIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTO
Gatti E. 1918, “Via Prenestina. Brevi notizie relative alla scoperta di un monumento sotterraneo presso porta Maggiore”, in Notizie degli Scavi, Roma, pp. 30-39, figg. 1-2-3.
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Laurenzi, Elsa, Regio V, Porta Maggiore, Basilica Neopitagorica, tessellato geometrico bicromo, in TESS – scheda 12088 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=12088), 2012
INDIRIZZO WEB: http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=12088