Nel 1916, mentre si conducevano lavori di sterro in via dell’Olmata “per rendere agibile il piano terra della Scuola Commerciale Femminile” (Gatti 1917, in bibliografia, p. 239) si rinvennero lacerti di murature in laterizio, il cui piano era “poco al di sotto di quello della strada attuale” (Cantarelli 1917,, in bibliografia, p. 233). L’edificio sembrava svilupparsi in direzione Ovest (si annota la presenza di altri setti murari in laterizio, su fondamenta di tufo, di orientamento ignoto). Sul lato confinante con S. Prassede venne scavato per intero un vano, in un momento precedente e non determinabile inglobato nell’edificio della scuola, che, per le strutture conservate, fu con sicurezza attribuito ad un impianto termale, databile sulla base dei bolli laterizi (severiani) alla fine del II-inizi III secolo (CAR VI A 41a). La pianta località è tratta da www.maps.google.com; nell’edito non sono disponibili planimetrie o documentazione grafica e/o fotografica dell’edificio.
Cronologia
Estremi temporali: dal secolo II d.C. (4° q) al secolo III d.C. (1° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologici ed epigrafici
AMBIENTE: calidario
L’ambiente, largo m 6.80, presenta pianta rettangolare, con la parete di fondo (Est) leggermente curvilinea, contro la quale rimaneva traccia di una vasca semicircolare; la presenza di suspensurae che reggono il pavimento e di mattoni tubulari lungo le pareti rende evidente la destinazione termale dell’ambiente, un calidarium; Gatti (NSc 1917, in bibliografia, p. 239) identifica inoltre un vano, collegato a quello in oggetto attraverso un’apertura (largh. m 0,90) posta al centro della parete curvilinea, con il praefurnium. Conservava parte del pavimento in cementizio; in un secondo momento si realizzò una seconda pavimentazione, in mosaico marmoreo. Nell’edito non sono disponibili planimetrie o documentazione grafica e/o fotografica dell’ambiente.
Cronologia
Estremi temporali: dal secolo II d.C. (4° q) al secolo III d.C. (1° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologici ed epigrafici
Data: 1916 – Ente responsabile: SAR
Regio V, Via dell’Olmata, edificio termale (?), calidarium, tessellato marmoreo
Parte dell’ambiente: intero ambiente
Rivestimento con scansione: a copertura unitaria?
Tipo di impaginazione: a campo omogeneo
Cromia: monocromo
La pavimentazione originale venne coperta in un momento posteriore, non determinabile, da un secondo pavimento ad una quota superiore di 30 cm (Cantarelli 1917, in bibliografia, p. 233) o di 20 cm (Gatti 1917, in bibliografia, p. 239, da cui è tratto il passo virgolettato): un “piano di musaico a grossi pezzi di marmo” bianco, un mosaico marmoreo probabilmente piuttosto tardo (CAR VI A 41a). Non si ha notizia della presenza di bordo. Manca nell’edito documentazione grafica e/o fotografica del pavimento.
Cronologia
Non determinata
Motivazione della cronologia: dati archeologici
BORDO
Elemento non presente
Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato a grandi tessere irregolari (mosaico marmoreo))
Dimensioni Generiche Tessere: grandi
Dimensioni Metriche Tessere: Non documentate. cm
CONSERVAZIONE
Oggetto conservato: parte del pavimento – Conservato in: non documentato
BIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTO
Cantarelli, L. 1917, “Notizie di recenti trovamenti di antichità in Roma e nel suburbio”, in Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma, pp. 220-42.Gatti E. 1918, “XII. Roma. Nuove scoperte nella città e nel suburbio” , in Notizie degli Scavi di Antichità, Roma, p. 239.
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Laurenzi, Elsa, Regio V, Via dell’Olmata, edificio termale (?), calidarium, tessellato marmoreo, in TESS – scheda 12100 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=12100), 2012
INDIRIZZO WEB: http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=12100