
FASE I (I – inizio II sec. d.C.). Un ingresso (1), aperto sul cardo II, immette in un ampio cortile (2), circondato da un corridoio anulare e dotato di pozzo (b) e di canaletta di scolo (a). Sul lato verso la strada si dispone una serie di botteghe (3-7 e forse 17-18); a S della corte si aprono due ambienti residenziali (8-9), preceduti da piccoli disimpegni (10-11) e da un corridoio NS (19); a N del cortile vi sono due ambienti di soggiorno (12-13), fiancheggiati a E da tre piccoli vani quadrangolari (14-16). Nell’angolo NO, all’altezza dell’incrocio fra cardo II e decumano III, si dispongono infine alcuni ampi vani di incerta destinazione, forse magazzini. In questa fase la domus presenta pavimenti in battuto di terra (1, 14-19) e in cementizio (2-13).
FASE II (inizio II – fine III sec. d.C.). In concomitanza con l’edificazione del Serapeion adrianeo, l’area viene monumentalizzata: viene completato il porticato sulla fronte occidentale e il corridoio 19 trasformato in vano scala, per collegare un secondo piano (non conservato) nel settore S della domus. L’intero complesso viene dotato di un nuovo impianto idraulico (canalette c-d) in pietra, che serve anche i vani del settore N.
FASE III (IV-V sec. d.C.). Il portico affacciato sul cardine viene ristrutturato. Nel corso del V sec. d.C. la domus viene abbandonata.
Cronologia
Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo I d.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologici
ambiente di rappresentanzaVano 8, fase I (I – inizio II sec. d.C.). Ambiente rettangolare di oltre 49mq, accessibile dalla manica meridionale del deambulatorio 2 e interpretato per le dimensioni come sala di rappresentanza. Il piano pavimentale è descritto come un “battuto di calce e frammenti di calcare bianco a imitazione dell’opus signinum”, interpretabile comunque come cementizio a base litica.
Lunghezza: 8.20 m – Larghezza: 6 m
Cronologia
Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo I d.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologici
Data: 1984 – Ente responsabile: SBAPMAE
Industria 1, fase I, sala di rappresentanza 8, cementizio litico
Parte dell’ambiente: intero ambiente
Rivestimento con scansione: a copertura unitaria
Tipo di impaginazione: a campo omogeneo
Cromia: monocromo
Il rivestimento, descritto in letteratura come “battuto di calce e frammenti di calcare bianco a imitazione dell’opus signinum” (ZANDA 1985), nelle schede della Cisalpina (ZANDA 2012) viene considerato un cementizio monocromo con decorazione geometrica (DM 103a: inserti su cementizio). Tuttavia sembra possibile considerarlo come semplice cementizio a base litica, costituito da un impasto di malta e scaglie di calcare bianche. Numerosi frammenti ceramici di età flavia rinvenuti in un saggio sotto il pavimento costituiscono un sicuro termine post quem per la datazione dei vani residenziali 8-11. Foto da LANZA 2011, tav. XXI; rielaborazione grafica P. Da Pieve.
Cronologia
Estremi temporali: dal secolo I d.C. (4° q) al secolo II d.C. (1° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologici
Lunghezza: 8.20 m; Larghezza: 6 m;
Caratteristiche della preparazione
Tipo di preparazione: strato di malta su triplice vespaio di ciottoli (D)
Spessore: 20-25cm
BORDO
Elemento non presente
Specifiche tecniche
Lunghezza: 8.20 m – Larghezza: 6 m
Identificazione della Decorazione: assente
Tecnica Esecutiva: cementizio (cementizio a base litica senza inserti)
CONSERVAZIONE
Oggetto conservato: pavimento – Conservato in: area archeologica (Industria, area archeologica)
Industria, area archeologica (Riferimento: SBAPMAE) Corso Industria – Monteu da Po (TO)
BIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTO
Lanza, E. 2011, Aspetti architettonici delle domus nel I secolo d.C., in Industria città romana sacra a Iside: scavi e ricerche archeologiche 1981-2003, Torino, p. 101, tav. XXI.Zanda, E./ La Spada, M.G. 1996, Monteu da Po, Industria. Indagini nell’area del Serapeion., in Quaderni della Soprintendenza Archeologica del Piemonte, Torino, p. 255.Zanda, E. 1985, Monteu da Po. Industria. Insula., in Quaderni della Soprintendenza Archeologica del Piemonte, Torino, p. 57, tav. XLVa.Zanda, E. 1993, Studi su Industria., in Quaderni della Soprintendenza Archeologica del Piemonte, Torino, p. 37.Zanda, E. 2012, Industria 1, in Atria Longa Patescunt. Le forme dell’abitare nella Cisalpina romana. Schede e planimetrie, Roma, p. 287.
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Da Pieve, Paola , Industria 1, fase I, sala di rappresentanza 8, cementizio litico, in TESS – scheda 12737 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=12737), 2012
INDIRIZZO WEB: http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=12737