Durante la prima metà dell’Ottocento sotto la basilica di S. Susanna furono rinvenute strutture murarie e pavimentazioni relative a due domus poi inglobate nelle fondazioni della chiesa. Le due case, sovrapposte, sono note dai documenti medievali in relazione all’esistenza di un titulus Susannae; in questo luogo il papa Caio avrebbe istituito una statio in memoria della martire nonché il primo nucleo della basilica cristiana del IV secolo. La domus più antica, con orientamento NO-SE e ad una profondità di m 1.80 dall’attuale piano strradale, presenta muri in opera reticolata, inquadrabile nel periodo tardo-repubblicano, e pavimenti musivi ben conservati: nella sala più ampia resta visibile un tessellato a fondo nero con un punteggiato regolare di inserti in contrasto cromatico, mentre in un ambiente identificabile con un corridoio si conserva un mosaico a crocette anch’esso su fondo nero ed uno zoccolo dipinto a fasce monocrome di colore rosso e nero con sottili riquadrature geometriche. La domus fu tagliata e parzialmente riutilizzata dalla costruzione di un secondo edificio a carattere abitativo realizzato in opera mista, con differente orientamento (E-O) rispetto al precedente ed ortogonale alla strada Alta Semita. A questa seconda casa, il cui impianto sembra risalire agli inizi del II secolo d.C., si deve ascrivere un mosaico con emblemata e due pavimenti in cementizio con inserti uno dei quali venne parzialmente distrutto già in antico. Tali strutture furono poi inglobate durante la costruzione della chiesa.
Cronologia
Estremi temporali: dal secolo II a.C. (1° q) al secolo I d.C. (1° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologici
AMBIENTE: non determinato
Durante interventi di restauro realizzati dall’ICR negli anni 1999 e 2000 sul pavimento in mosaico con emblemata messo in luce nel 1995 sotto la chiesa di S. Susanna (v. scheda), un saggio stratigrafico nel settore NO della domus ha messo in luce un ambiente contiguo a quello con il mosaico, che era pavimentato in cementizio con un punteggiato di tessere nere. Tale ambiente, del quale non si conosce la funzione, era probabilmente speculare rispetto ad un vano che si apriva sul lato opposto della sala con mosaico, del quale resta in situ soltanto un lacerto del pavimento in cementizio (v. scheda). Manca nell’edito la documentazione grafica e fotografica dell’ambiente e della relativa pavimentazione.
Cronologia
Estremi temporali: dal secolo II a.C. (1° q) al secolo I d.C. (1° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologici
Data: non documentata
Regio VI, Via Venti Settembre, domus, punteggiato di tessere su cementizio
Parte dell’ambiente: intero ambiente
Rivestimento con scansione: a copertura unitaria
Tipo di impaginazione: iterativa
Cromia: monocromo
Punteggiato regolare di tessere musive nere su cementizio a base fittile. Manca nell’edito la documentazione grafica e fotografica.
Cronologia
Estremi temporali: dal secolo II a.C. (1° q) al secolo I d.C. (1° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologici
BORDO
Elemento non presente
Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: cementizio (cementizio a base fittile con tessere musive)
Dimensioni Generiche Tessere: grandi
Dimensioni Metriche Tessere: 2 (tessere nere) cm
Decorazioni geometriche
Motivo | Modulo | Riempimento |
---|---|---|
punteggiato |
BIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTO
Laurenti, M.C. 2001, Un mosaico con due emblemata rinvenuto sotto la basilica di S. Susanna. Alcune anticipazioni, in Atti dell’VIII Colloquio dell’Associazione Italiana per lo Studio e la Conservazione del Mosaico, Ravenna, pp. 430, 436, nota 3.
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Taccalite, Francesca, Regio VI, Via Venti Settembre, domus, punteggiato di tessere su cementizio, in TESS – scheda 12891 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=12891), 2012
INDIRIZZO WEB: http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=12891