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Scheda TESS – http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=13064
Regio VI, Castra Praetoria (fase II), tessellato figurato (scena di caccia) – Roma – Roma  ( RM)

EDIFICIO: caserma
La sede delle coorti pretorie, imponente edificio di m 440×360, venne edificata per volere di Tiberio tra il 23 ed il 25 d.C. sul colle Viminale, al confine della città verso E. Durante scavi della Soprintendenza Archeologica di Roma realizzati tra il 1960 ed il 1966 vennero alla luce, lungo il muro di spina, caserme destinate all’alloggio dei pretoriani all’interno di otto edifici orientati E-O, lunghi oltre m 76 e larghi m 12. Gli ambienti, in precario stato di conservazione, sono disposti su due file; sono realizzati in opus vittatum ed in opus vittatum mixtum e presentano pavimenti in mosaico bianco e nero, talvolta sovrapposti, alcuni dei quali sono stati strappati e lasciati su supporti di cemento presso il deposito della Biblioteca Nazionale Centrale. In base alla tecnica edilizia e alla tipologia delle pavimentazioni musive è possibile distinguere due fasi di vita del complesso: la prima, la cui datazione si ricava solo dall’analisi stilistica in mancanza di dati di scavo, è comunemente riferita all’epoca adrianea, mentre la seconda fase è attribuibile al periodo severiano ed è con buona probabilità da mettere in relazione ad una parziale ristrutturazione dei castra. In mancanza di dati di scavo è difficile collocare alcuni pavimenti in tessellato che su basi stilistiche sembrano invece risalire all’ultimo quarto del I secolo d.C. Nel panorama articolato e disomogeneo relativo agli studi dei Castra Praetoria, complesso ancora in gran parte inedito, si è scelto per completezza ed omogeneità di dati, di inserire tutte le schede all’interno della presente scheda edificio, anche se pertinenti a diversi corpi di fabbrica, purché localizzati con certezza nel territorio dei castra, e dunque parte organica del complesso in questione. Risale alla seconda metà dell’Ottocento, all’epoca dell’imponente urbanizzazione del colle Viminale, il rinvenimento di due ambienti addossati al muro di cinta N, tra viale Castro Pretorio e piazza della Croce Rossa sempre pertinenti ai castra, che conservano entrambi due pavimentazioni in tessellato sovrapposte documentate attraverso fotografie degli scavi degli anni Sessanta. Nel primo ambiente è visibile una più antica pavimentazione in mosaico con una scena di caccia e, al di sopra, un tessellato geometrico con scacchiera di bipenne; nell’ambiente contiguo, il pavimento più antico è costituito da un tessellato con un kantharos su cui si posano uccelli ed un più recente pavimento musivo con lastrine lapidee inserite su un fondo di tessere nere. Un altro tessellato figurato con scena di caccia, ora conservato al Museo Nazionale Romano, proviene dalla stessa area e fu messo in luce ad una profondità dal suolo di m 1.40. Altri pavimenti di simile fattura, sempre pertinenti a due fasi distinte, vennero scoperti nel corso delle indagini degli anni Sessanta del secolo scorso nel settore SE della caserma, in particolare lungo il lato N di un edificio che nelle schede di inventario viene indicato con la lettera B e che potrebbe essere identificato con il secondo fabbricato del settore a partire da S (Vincenti). Altre zone del settore interessato dallo scavo hanno restituito mosaici, anche con restauri antichi, tanto nella caserma posta più a N tra quelle venute in luce quanto in una zona a E dei castra (v. scheda). Altri ambienti con pavimentazioni musive e a commessi laterizi (opus spicatum) furono portati alla luce durante la costruzione del sottovia veicolare in Viale Castro Pretorio, ma andarono distrutti durante i lavori stradali e sono documentati soltanto attraverso fotografie di scavo. Ambienti con pavimenti musivi e tre pavimentazioni in cementizio pertinenti ad altri ambienti del medesimo complesso furono infine messi in luce in occasione degli scavi del 1984 tra la recensione della moderna caserma del Macao e Viale Castro Pretorio. Rientra infine nella presente trattazione anche un tessellato geometrico policromo scoperto nell’anno 1876 nella zona dei “castra”, il quale è noto soltanto da un documento di archivio (Vat. Lat. 13035, p. 50, f. 139v).

Cronologia

Non determinata
Motivazione della cronologia: dati archeologici ed epigrafici

AMBIENTE: non determinato
Ambiente a pianta rettangolare scoperto in occasione di indagini effettuate per la realizzazione di un maneggio nel piazzale della caserma del Castro Pretorio "presso l’ingresso ed a sinistra di chi entra". L’ambiente, del quale non sono note le dimensioni, la tipologia e la tecnica edilizia, conservava al momento del rinvenimento un lacerto di un tessellato musivo con scena di caccia strappato e conservato al Museo Nazionale Romano. Manca nell’edito la documentazione grafica e fotografica dell’ambiente.

Cronologia

Estremi temporali: dal secolo II d.C. (1° q) al secolo II d.C. (2° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici

Specifiche di rinvenimento
Data:
non documentata

Regio VI, Castra Praetoria (fase II), tessellato figurato (scena di caccia)

Parte dell’ambiente: intero ambiente
Rivestimento con scansione: a copertura unitaria
Tipo di impaginazione: a campo omogeneo
Cromia: bicromo

Lacerto di pavimento musivo figurato bicromo con scena di caccia: si riconosce una pantera tra due domatori vestiti di corta tunica e muniti di asta e coltello e, sopra, l’iscrizione: EX VICEN F L VELI con una V nella linea più bassa. Per l’iscrizione si veda http://www.edr-edr.it/edr_programmi/res_complex_comune.php?do=book&id_nr=&provinz=&land=&fo_antik=&Bibliografia=33990&Testo=&booltesto=AND&Testo2=&bool=AND&ordinamento=id_nr&javasi=javascriptsi&se_foto=tutte&lang=ita

Cronologia
Estremi temporali: dal secolo II d.C. (2° q) al secolo II d.C. (3° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici

Misure
Lunghezza: 3.60 m; Larghezza: 2 m;

BORDO

Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
DM 1i – linea doppia

Iscrizioni

TrascrizioneLinguaImpaginazioneAndamentoPunteggiaturaAltezza (min-max)
EX VICEN[NALIBUS] F[ELICITER] VELI V[ICIT]latinoorizzontalesinistrorsopunti– (cm)

CAMPO

Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: figurata
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)

Decorazioni figurate

TemaSoggettoAltre componenti
Caccia diVenatiopantera
Referenza fotografica: Da Dangue e Arena, n. 77.

CONSERVAZIONE
Oggetto conservato: parte del pavimento – Conservato in: museo/antiquarium (Museo Nazionale Romano – Palazzo Massimo alle Terme – inv. 1015)

Museo Nazionale Romano – Palazzo Massimo alle Terme (Riferimento: Paris, Rita) largo di Villa Peretti, 1, 00185 – Roma

BIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTO
Blake, M.E. 1936, Roman Mosaics of the Second Century in Italy, in Memoirs of the American Academy in Rome, Roma, p. 157.
Borsari, L. / Gatti, G. 1889, Roma. Nuove scoperte nella città e nel suburbio, in Notizie degli Scavi di Antichità, Roma, p. 224.
Bosso, R. / Moesch, R. 2001, Gli Spettacoli. Mosaico con scena di venatio, in Sangue e Arena, Catalogo della Mostra (Roma, Colosseo, 22 giugno 2001 – 7 gennaio 2002), Milano, p. 362, n. 77.

CITAZIONE E CONDIVISIONE
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Taccalite, Francesca, Regio VI, Castra Praetoria (fase II), tessellato figurato (scena di caccia), in TESS – scheda 13064 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=13064), 2012
INDIRIZZO WEB: http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=13064

DATA SCHEDA: 2012 | AUTORE: Taccalite, Francesca | REF. SCIENT. : Tortorella, Stefano