scheda stampa

Scheda TESS – http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=13311
Casa del Citarista, Regio I, 4, 5.25, peristilio 17, vasca a, lastricato – Pompei – Pompei  ( NA )

edificio residenziale/domus
Grande domus, nota come Casa del Citarista, ubicata nella Regio I, dove occupa più della metà dell’Insula 4. Sono state riconisciute quattro fasi edilizie, che documentano il progressivo ampliamento della casa, attribuibile all’ascesa politica della famiglia proprietaria. FASE I (III sec. a.C.): il nucleo originario dell’abitazione era costituito dalla casa organizzata attorno all’atrio 6, che comunicava con la strada attraverso le fauces 3. L’atrio 6 era dotato di impluvium, con vasca rivestita in lastre lapidee, spoliate in antico. A nord, il cubicolo 11 conserva la decorazione più antica della casa: il pavimento è in cementizio con inserti di calcare bianco, mentre le pareti erano decorate da uno zoccolo giallo, sovrastato da un pianetto in stucco bianco. FASE II (II sec. a.C.), la casa si sviluppa verso est, grazie alla demolizione di edifici precedenti ed all’edificazione di numerosi ambienti, organizzati attorno ai peristili 17 e 32. Il peristilio 17 era decorato da una vasca semicircolare, rivestita in lastre litiche, mentre, lungo il lato nord, si apriva a nicchia 45, rivestita in lastricato marmoreo. A nord-est il peristilio si apriva sul triclinio 19, dove si conservano lacerti di tessellato. Nel corso di questa fase, la casa viene dotata di decorazione pittorica di I stile, visibile nel cubicolo 11. Dal lato ovest del peristilio 32 si accedeva, invece, al triclinio 37, pavimentato da un tessellato bianco e nero ora distrutto, che si apriva sul cubicolo 36, anch’esso in tessellato bianco e nero. A est, il peristilio 32 si apriva, invece, l’esedra 35, introdotta da due colonne e dotata di tessellato bianco e nero. A fianco dell’esedra si apre poi il cubicolo 34, rivestito in tessellato, risalente al restauro tardo-repubblicano della casa. Adiacente al vano 34, si trova poi un secondo cubicolo 33, di cui si conserva il pavimento in tessellato. FASE III (post 80 a.C.) il peristilio 17 viene collegato, a nord, ad un terzo peristilio, 56, che comunica con l’atrio 47, pavimentato in cementizio, come la vasca dell’impluvio e comunicante con la strada attraverso le fauces 46. Ad est, l’atrio 47 si apre sull’ala 54, dotata di soglia in tessellato geometrico e pavimento in tessellato con Gorgoneion. Il lato est del peristilio 17 comunica con l’ambiente 20, pavimentato in cementizio, con scaglie litiche. Nel corso della stessa fase, il corridoio 15 e il cubicolo 36 vengono decorati da pitture di II stile. FASE IV (prima età augustea) nello spazio retrostante l’esedra 18 viene costruito il settore termale, che si sviluppa nei vani 40-43, inoltre, il settore ovest della casa (ambienti 19-23 e 30) viene riccamente decorato con pitture di transizione tra il II e il III stile. FASE V (post terremoto del 62 d.C.) il sisma provoca alcuni piccoli danni, poi riparati, nel settore nord. Nella stessa occasione, viene rimaneggiato il settore sud, retrostante il peristilio 32. Questo intervento è attribuito, sulla base di un graffito individuato su una colonna del peristilio 32, al padrone di casa, L. Popidus Secundus. FASE VI (post 79 d.C.) dopo l’eruzione vengono scavati cunicoli per recuperare materiali da costruzione: l’impluvio dell’atrio 6 viene spoliato, assieme ai marmi delle terme, nei vani 40-43. Pianta tratta da De Vos 1990, p. 117.

Cronologia

Estremi temporali: dal secolo III a.C. (1° q) al secolo I d.C. (2° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici

AMBIENTE: vasca
Vasca a, di forma semicircolare, posta a metà del lato ovest del peristilio 17, in asse con l’esedra 18. Il lato rettilineo era dotato di un gradino. Il bordo della vasca era rivestito in lastre, mentre il fondo e le pareti erano intonacate. Attorno alla vasca erano disposte statue bronzee con figure di animali, che era possibile vedere dall’esedra.

Cronologia

Estremi temporali: dal secolo II a.C. (1° q) al secolo II a.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologici

Specifiche di rinvenimento
Data:
1853-1868 – Ente responsabile: Soprintendenza Archeologica di Napoli e Pompei

Casa del Citarista, Regio I, 4, 5.25, peristilio 17, vasca a, lastricato

Parte dell’ambiente: vasca
Rivestimento con scansione: a copertura unitaria
Tipo di impaginazione: a campo omogeneo
Cromia: monocromo

Il rivestimento del bordo della vasca era costituito da un lastricato regolare in materiale litico.

Cronologia
Estremi temporali: dal secolo II a.C. (1° q) al secolo II a.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologici

BORDO

Elemento non presente

CAMPO

Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: assente
Tecnica Esecutiva: lastricato (lastricato omogeneo non marmoreo)

Referenza fotografica: Da De Vos 1990, p. 144, fig. 46

CONSERVAZIONE
Oggetto conservato: parte del pavimento – Conservato in: situ (Pompei, scavi)

BIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTO
De Vos, M. 1990, I 4, 5.25 Casa del Citarista, in Pompei. Pitture e mosaici. Regio I, parte prima, Roma, pp. 138, 144-145, figg. 36-37, 45-46.

CITAZIONE E CONDIVISIONE
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Boschetti, Cristina, Casa del Citarista, Regio I, 4, 5.25, peristilio 17, vasca a, lastricato, in TESS – scheda 13311 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=13311), 2013
INDIRIZZO WEB: http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=13311

DATA SCHEDA: 2013 | AUTORE: Boschetti, Cristina | REF. SCIENT. : Gedini, Francesca