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Scheda TESS – http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=13662
Santa Croce, transetto S, sectile a pannelli giustapposti – Ravenna  ( RA )

EDIFICIO: basilica cristiana
La Chiesa di Santa Croce è stata ripetutamente indagata a partire dal XVIII, ma è solo a partire dagli anni 70 del secolo scorso che le indagini sono state più sistematiche (scavi Cortesi-Pavan) e, tra il 1988 e il 1995, finalmente condotti con metodologia rigida e ancorata al metodo stratigrafico (scavi Gelichi). Tuttavia, le modalità di indagine degli anni precedenti, il susseguirsi di interventi architettonici a partire dall’età medievale, le difficoltà di indagine causate dalla risalita delle acque di falda e il degrado delle strutture non consentono una conoscenza capillare dell’edificio e delle sue trasformazioni nel corso del tempo.
L’edificio insiste, almeno parzialmente, su un’area precedentemente occupata da una grande domus romana, ma non ne segue l’orientamento. La chiesa aveva una pianta a croce latina, preceduta dall’ardica rettangolare con andamento grossomodo in senso N-S: l’edificio era affiancato sui lati N e S da altrettanti portici, mentre altri due ambienti dovevano affiancare l’abside posta ad E (ma si conserva solo il vano N). Ad esclusione dei due portici, che presentano una pavimentazione in tessellato, l’edificio era pavimentato in opus sectile, così come in opus sectile dovevano essere le decorazioni parietali, almeno per gli zoccoli. Pavimentazioni in sectile sono state rintracciate anche nell’ambiente a N del capocroce e circa a un m di distanza dal muro perimetrale N della chiesa. Interessante è l’uso per la costruzione della chiesa di mattoni di reimpiego, molto raramente interi. La data di impianto si può collocare nella prima metà del V secolo d.C., tuttavia i dati non permettono di circoscrivere ulteriormente tale data e di conseguenza di stabilire se la Chiesa sia stata realizzata in età onoriana o placidiana, ipotesi su cui si è a lungo dibattuto in letteratura. A un periodo immediatamente successivo si data un primo intervento architettonico che vede la costruzione del cd. Mausoleo di Galla Placidia, piccolo edificio a pianta cruciforme addossato sul terminale dell’ardica della chiesa. Dopo tale momento costruttivo e a partire dalla fine del VI secolo cominciano ad essere documentati interventi di restauro nelle pavimentazioni in sectile, mentre i pavimenti in tessellato sono in parte distrutti da sepolture che si impiantano nei due corridoi porticati. In età altomedievale il piano pavimentale è definitivamente soppiantato da un nuovo rivestimento in sectile realizzato con materiali di reimpiego. (la pianta per la localizzazione dell’edificio è tratta da Pavan 1984-1985, fig. 1; la pianta dell’edificio è tratta da Gelichi, Novara Piolanti 1995, fig. 1).


Cronologia

Estremi temporali: dal secolo V d.C. (1° q) al secolo V d.C. (2° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologici

AMBIENTE: transetto
Il transetto S, nelle chiese a pianta a croce latina come quella in esame, costituisce una dei bracci della croce e presenta una pavimentazione in opus sectile a tappeti giustapposti non completamente conservata. La fase di impianto di data stratigraficamente e stilisticamente alla prima metà del V sec. d.C., mentre interventi di restauro del pavimento si registrano a partire dal VI secolo.

Cronologia

Estremi temporali: dal secolo V d.C. (1° q) al secolo V d.C. (2° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologici

Specifiche di rinvenimento
Data:
non documentata – Ente responsabile: SA BS

Santa Croce, transetto S, sectile a pannelli giustapposti

Parte dell’ambiente: transetto
Rivestimento con scansione: a copertura unitaria
Tipo di impaginazione: giustapposta
Cromia: policromo

Pavimento in opus sectile, organizzato in una sequenza di tappeti giustapposti di diversa grandezza, separati da lastre in marmo, rintracciato per una parte della superficie originaria. Due dei pannelli conservati sono decorati da un motivo ad esagoni e triangoli, con effetto di triangoli stellati, resi con due moduli diversi; altri due pannelli sono invece decorati dal motivo ad esagoni, quadrati e triangoli, anche in questo caso reso con due moduli diversi. Il nero è ottenuto con lastrine di nero antico, i colori chiari da marmi di diversa tipologia, alcuni anche colorati.

Cronologia
Estremi temporali: dal secolo V d.C. (1° q) al secolo V d.C. (2° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici

BORDO

Elemento non presente

CAMPO

Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: opus sectile (sectile a base mista)

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
*a esagoni e triangoli
*a esagoni, quadrati e triangoli
Referenza fotografica: Guidobaldi 2009 fig. 24a

CONSERVAZIONE
Oggetto conservato: parte del pavimento – Conservato in: area archeologica (Area archeologica di San Vitale, Santa Croce, Mausoleo di Galla Placidia)

BIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTO
Gelichi, S./ Novara Piolanti, P. 1995, La chiesa di S. Croce a Ravenna: la sequenza architettonica, in Corso di cultura sull’arte di ravennate e bizantina, p. 353.
Guidobaldi, F. 2009, Sectilia pavimenta tardoantichi e paleocristiani a piccolo modulo dell’Italia settentrionale, in Rivista di Archeologia Cristiana, Citttà del Vaticano, p. 388, fig. 24a.
Pavan, G. 1984-1985, I mosaici della chiesa di S. Croce a Ravenna, vecchi e nuovi ritrovamenti, in Felix Ravenna, Ravenna, pp. 367-370, figg. 17,1; 17,3 .

CITAZIONE E CONDIVISIONE
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Paolucci, Giovanna, Santa Croce, transetto S, sectile a pannelli giustapposti, in TESS – scheda 13662 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=13662), 2013
INDIRIZZO WEB: http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=13662

DATA SCHEDA: 2013 | AUTORE: Paolucci, Giovanna | REF. SCIENT. : Ghedini, Francesca