scheda stampa

Scheda TESS – http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=15398
via Fanciulla di Anzio, villa, ambiente A, cementizio a base litica con inserti policromi – Anzio  ( RM)

edificio residenziale/villa
Nel 1930-1931, nell’ambito dei lavori per l’apertura di via Fanciulla di Anzio è stata riportata in luce un’estesa villa litoranea (II in pianta). Il complesso conobbe numerose fasi edilizie, le prime delle quali inquadrabili in epoca repubblicana, che sono di difficile lettura poiché sono state quasi interamente ricoperte dalle successive costruzioni effettuate a partire dall’età augustea, momento a seguito del quale la residenza divenne di proprietà imperiale. La villa venne edificata nell’ambito della metà del II secolo a.C.; a questa fase appartengono una serie di murature in opera quadrata, a cui sono associabili due pavimenti in cementizio decorati con tessere, visibili nel settore nord-orientale. Tra la fine del II e gli inizi del I secolo a.C. il livello di calpestio subì un rialzamento generale: le murature di epoca precedente furono adoperate come fondazione per nuove murature in opera incerta, a cui sono associabili la maggior parte dei rivestimenti pavimentali restituiti dal complesso. Nella parte centrale dell’edificio si apre un vasto ambiente (A), in cui è stato identificato un cortile o un atrio, pavimentato da un cementizio a base litica con inserti. Mediante una soglia di tufo si aveva accesso all’ambiente B, disposto a sud-ovest ed interpretato come tablino, rivestito da un tessellato bianco con cornice a meandro. Ad est si apre un ambiente (C) presso cui si conservano brani di pavimentazione in cementizio e in mosaico a tessere irregolari, seguito da un vano rivestito in cementizio decorato da un reticolato di losanghe (D) e da due cubicoli (E, F) pavimentati da cementizi e da mosaici con tessere disposte a stuoia. Ad ovest del tablino B si conservano alcuni lacerti pavimentali afferenti ad almeno cinque rivestimenti differenti (G), seguiti dall’ambiente H, con pavimento in cementizio, funzionale al collegamento tra l’atrio A e l’ambiente J. A nord-est dell’ambiente H dovevano aprirsi ulteriori vani (I, M, N, O), tra i quali è possibile identificare un triclinio (I), con piani pavimentali in cementizio decorati con tessere, in opera spicata e in tessellato, conservati solo in parte. A sud si apriva l’ambiente J, originariamente provvisto di un colonnato, rivestito da un tessellato con punteggiato di dadi, in cui è stato riconosciuto un peristilio o un loggiato aperto sul mare. A ovest dell’ambiente sono poi visibili un ulteriore vano (K), con pavimentazione analoga, e l’ambiente L, la cui esistenza è suggerita dai lacerti della pavimentazione in opus sectile. Infine, ad est dell’ambiente J si aprono una serie di vani (P, Q, R, S, T, U), interpretabili forse come cubicoli, con pavimenti in cementizio, per lo più a base litica. A nord-est dei vani si apre un’ampia sala (V), rivestita in cementizio a base litica con inserti, a nord della quale si dispongono ulteriori vani (W, X, Y), con brani dei rivestimenti pavimentali in cementizio ed in opera spicata.
A partire dall’età augustea la residenza conobbe numerosi ampliamenti: in epoca neroniana, al di sopra delle precedenti strutture, furono impiantati una serie di padiglioni gravitanti attorno ad un’esedra prospiciente il mare. La villa si dotò di ninfei, terme, giardini e terrazze panoramiche. Essa continuò ad essere frequentata dalla famiglia imperiale con Domiziano ed Adriano, quando vennero effettuate ulteriori ristrutturazioni. In particolare, tra l’età tardo antonina e l’età severiana, lungo la linea di costa venne creato un doppio porticato a mare in parte costruito su palafitte, e venne edificato un complesso termale. Nel settore gravitante nella zona dell’Arco Muto si conserva un grande edificio provvisto di un cortile porticato o di un giardino, raccordato alle terme prospicienti il mare. Da questa zona provengono tessellati relativi al precedente impianto di epoca repubblicana, tessellati bicromi a soggetto figurato ed un mosaico severiano a decorazione geometrica (pianta località edificio tratta da Scrinari, Morricone 1975, tav. XLVII; pianta edificio tratta da Jaia 2008, fig. 1).


Cronologia

Estremi temporali: dal secolo II a.C. (2° q) al secolo II a.C. (3° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologici

AMBIENTE: atrio
Ambiente A: vasto ambiente ubicato nel settore centrale della villa, interpretato come atrio o come ambiente scoperto. Si conservano alcune delle murature perimetrali in opera quadrata, forse di fondazione, lungo i lati sud-occidentali, nord-occidentali e sud-orientali, su cui si impostano in parte murature in opera incerta relative alla seconda fase costruttiva dell’edificio, inquadrabile tra la fine del II e gli inizi del I secolo a.C. L’ambiente conserva porzioni del rivestimento pavimentale, costituito da un cementizio a base litica decorato da inserti litici policromi.

Lunghezza: 12 m – Larghezza: 25 m

Cronologia

Estremi temporali: dal secolo II a.C. (4° q) al secolo I a.C. (1° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologici

Specifiche di rinvenimento
Data:
1930-1931

Via Fanciulla di Anzio, villa, ambiente A, cementizio a base litica con inserti policromi

Parte dell’ambiente: atrio
Rivestimento con scansione: non documentato
Tipo di impaginazione: iterativa
Cromia: policromo

Porzioni di pavimentazione in cementizio a base litica decorato da un punteggiato di inserti litici di colore rosso, verde, giallo e nero di forma per lo più rettangolare, disposti alla distanza di cm 18-20 ca. l’uno dall’altro. L’alternanza cromatica degli inserti è variabile: nel settore centrale e sud-orientale si alternano filari di inserti gialli e verdi a filari di inserti rossi e neri; nel settore nord-occidentale nello stesso filare si alternano inserti di colore rosso, giallo, verde e nero; presso il settore sud-orientale gli inserti policromi sono disposti alla rinfusa. Le porzioni del rivestimento superstiti sono una decina, visibili per una lunghezza massima di m 20,50.

Cronologia
Estremi temporali: dal secolo II a.C. (4° q) al secolo I a.C. (1° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici

BORDO

Elemento non presente

CAMPO

Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: cementizio (cementizio a base fittile con inserti litici o litoidi)
Dimensioni Generiche Tessere: grandi
Dimensioni Metriche Tessere: lunghezza media: cm 5. cm

Referenza fotografica: Da Scrinari, Morricone Matini 1975, tav. XXV.

CONSERVAZIONE
Oggetto conservato: parte del pavimento – Conservato in: situ (Parco archeologico della Villa imperiale di Anzio)

BIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTO
Scrinari, V./ Morricone Matini, M.L. 1975, in Mosaici antichi in Italia. Regione prima. Anzio., Roma, pp. 27-28, tav. XXV.

CITAZIONE E CONDIVISIONE
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Sposito, Francesca, via Fanciulla di Anzio, villa, ambiente A, cementizio a base litica con inserti policromi, in TESS – scheda 15398 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=15398), 2013
INDIRIZZO WEB: http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=15398

DATA SCHEDA: 2013 | AUTORE: Sposito, Francesca | REF. SCIENT. : Ghedini, Francesca