
Cronologia
Estremi temporali: dal secolo II a.C. (1° q) al secolo I a.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologici
ambiente di passaggioAmbiente di forma rettangolare stretta ed allungata sovrastante il criptoportico, caratterizzato da partizioni interne, documentate da alcuni incassi per tramezzi in ferro. Il vano era pavimentato con un cementizio a base litica.
Cronologia
Estremi temporali: dal secolo II a.C. (1° q) al secolo I a.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologici
Data: 2013
Regio VIII, Foro Romano, tempio di Giove Statore, area, cementizio a base litica
Parte dell’ambiente: intero ambiente
Rivestimento con scansione: a copertura unitaria
Tipo di impaginazione: a campo omogeneo
Cromia: bicromo
Cementizio a base litica con inerti di granulometria piuttosto grande e presenza sporadica di elementi fittili di dimensioni comprese tra cm 0,5-2. In prossimità degli incassi per i tramezzi si osservano alcuni interventi di restauro sul piano pavimentale originario e consistenti in rappezzi di cementizio a base litica con inserti policromi di forma irregolare e di dimensioni variabili dai cm 2 x 1 ai cm 5 x 6, steso direttamente sul precedente piano pavimentale. Gli inserti, di colore nero, rosso, giallo-ocra, verde e bianco sono litici, e tra di essi sono ben riconoscibili la pietra paesina e la litomarga della Tolfa. Ulteriori risarciture, di fattura più grossolana e databili all’età augustea, si osservano nella parte ovest del pavimento. Esse sono realizzate con un cementizio a base fittile, caratterizzato da aggregati ceramici di dimensioni variabili fra cm 0,5 e 4 e sporadici inclusi litici bianchi.
Cronologia
Estremi temporali: dal secolo I a.C. (1° q) al secolo I a.C. (2° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologici
BORDO
Elemento non presente
Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: assente
Tecnica Esecutiva: cementizio (cementizio a base litica con inserti litici o litoidi)
Dimensioni Generiche Tessere: grandi
CONSERVAZIONE
Oggetto conservato: parte del pavimento – Conservato in: situ
Restauri antichi: In prossimità degli incassi per i tramezzi si osservano alcuni interventi di restauro sul piano pavimentale originario e consistenti in rappezzi di cementizio a base litica con inserti policromi di forma irregolare e di dimensioni variabili dai cm 2 x 1 ai cm 5 x 6, steso direttamente sul precedente piano pavimentale. Ulteriori risarciture, di fattura più grossolana e databili all’età augustea, si osservano nella parte ovest del pavimento. Esse sono realizzate con un cementizio a base fittile, caratterizzato da aggregati ceramici di dimensioni variabili fra cm 0,5 e 4 e sporadici inclusi litici bianchi.
BIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTO
Arvanitis, N./ Sposito, F. 2014, Pavimenti in cementizio di un edificio pubblico-sacrale sulla Sacra Via e dalla domus regis sacrorum alle pendici settentrionali del Palatino, in Atti del XIX Colloquio dell’Associazione per lo Studio e la Conservazione del Mosaico (Isernia, 13-16 marzo 2013) , Tivoli, p. 268, fig. 7.
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Angelelli, Claudia, Regio VIII, Foro Romano, tempio di Giove Statore, area, cementizio a base litica, in TESS – scheda 16694 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=16694), 2014
INDIRIZZO WEB: http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=16694