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Scheda TESS – http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=16885
Roma, Suburbio, Veio, area della porta di Portonaccio, amb. 34, cementizio con punteggiato di dadi – Roma  ( RM)

edificio termale
Scavi archeologici dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza” in collaborazione con la Soprintendenza Archeologica per l’Etruria meridionale hanno interessato negli anni 1996-2009 l’area presso la cd. Porta di Portonaccio delle mura etrusche di Veio. Le strutture portate alla luce testimoniano una articolata sequenza stratigrafica che attesta la frequentazione fin dall’epoca protostorica; dal II-I sec. a.C. sono databili strutture e pavimenti pertinenti con ogni probabilità ad un edificio pubblico con destinazione termale a scopo terapeutico e cultuale (FUSCO, MARCHETTI 2011, p. 539), in uso fino al III sec. d.C. In seguito il sito viene sfruttato con destinazione sepolcrale; la spoliazione e il definitivo abbandono si possono datare nel VI-VII secolo. La pianta località è tratta da www.maps.google.it; quella edificio da FUSCO, MARCHETTI 2011 (in bibliografia), fig. 1.

Cronologia

Estremi temporali: dal secolo II a.C. (1° q) al secolo I a.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologici

AMBIENTE: non determinato
Vano a pianta rettangolare (ambiente 34 dell’area C), realizzato da murature in opera quadrata di tufo; conserva parzialmente il pavimento in cementizio a base fittile punteggiato da inserti litici e emblema centrale (USR 1136). Mancano nell’edito ulteriori dati.

Lunghezza: 4.3 m – Larghezza: 3 m

Cronologia

Estremi temporali: dal secolo II a.C. (1° q) al secolo II a.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici

Specifiche di rinvenimento
Data:
1996-2009 – Ente responsabile: Sapienza – Università degli Studi di Roma – Dip. Sc. Antichità

Roma, Suburbio, Veio, area della porta di Portonaccio, amb. 34, cementizio con punteggiato di dadi

Parte dell’ambiente: intero ambiente
Rivestimento con scansione: a copertura unitaria
Tipo di impaginazione: ad emblema/pseudoemblema
Cromia: tricromo?

Pavimento in cementizio a base fittile con inserti (USR 1136), conservato per una dimensione massima di m 2.80 x 1.20. La base, ben levigata, conserva tracce di rubriatura; il decoro, geometrico, consiste in un punteggiato ortogonale di tessere di calcare bianco (cm 1×1) che inquadra un emblema centrale conservato per una piccola porzione, di forma in origine probabilmente rettangolare, costtituito da scaglie di calcari colorati bianco, rosso, verde e viola disposte in modo irregolare. Non si ha notizia della presenza di bordo.

Cronologia
Estremi temporali: dal secolo II a.C. (1° q) al secolo II a.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici

Misure
Lunghezza: 3.05 m; Larghezza: 0.90 m;

BORDO

Elemento non presente

CAMPO

Specifiche tecniche
Lunghezza: 3.05 m – Larghezza: 0.90 m
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: cementizio (cementizio a base fittile con inserti litici o litoidi)

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
DM 103f – punteggiato di dadi, su signino, variante più serrata
Referenza fotografica: Da Fusco, Marchetti 2011 (in bibliografia), fig. 3.

CONSERVAZIONE
Oggetto conservato: parte del pavimento – Conservato in: situ

BIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTO
Fusco, U./ Marchetti, C.M. 2011, I pavimenti di età romana (Periodi III-V) dal complesso archeologico di Campetti a Veio, in Atti del XVI Colloquio dell’Associazione Italiana per lo Studio e la Conservazione del Mosaico, Tivoli (Roma), p. 541, fig. 3.

CITAZIONE E CONDIVISIONE
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Laurenzi, Elsa, Roma, Suburbio, Veio, area della porta di Portonaccio, amb. 34, cementizio con punteggiato di dadi, in TESS – scheda 16885 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=16885), 2014
INDIRIZZO WEB: http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=16885

DATA SCHEDA: 2014 | AUTORE: Laurenzi, Elsa | REF. SCIENT. : Ghedini, Francesca