Scavi archeologici condotti nel 1989 e 1990 hanno portato alla scoperta di un lungo tratto dell’antico basolato della via Tiburtina, affiancata da alcuni edifici. Tra questi si è rinvenuto all’altezza del km 14.600 un articolato edificio identificato come taberna o caupona. Gli ambienti, alcuni dei quali dotati di installazioni produttive, si dispongono intorno ad un cortile centrale a pianta rettangolare delimitato da muri in opera reticolata con testate in blocchetti di tufo, occupato da due vasche adiacenti poste nell’angolo SE, mentre una piccola cisterna è presenta nell’angolo opposto. Ad E del cortile si dispongono alcuni ambienti intercomunicanti. Un altro cortile con pilastri in opera listata con specchiature di reticolato, rinvenuti in posizione di crollo, era presente a SE del complesso. L’edificio, il cui impianto è probabilmente da datare nel corso del II secolo, ha subito diverse fasi di occupazione con relative trasformazioni, la cui cronologia non è chiaramente ricostruibile; la fase di abbandono può essere datata nel IV-V sec. d.C. La pianta località è tratta da www.maps.google.it; quella edificio da CALCI, MESSINEO 1989-90 (in bibliografia), fig. 121.
Cronologia
Estremi temporali: dal secolo II d.C. (1° q) al secolo II d.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologici
AMBIENTE: non determinato
La presenza di un ambiente ad un piano superiore è testimoniata dall’esistenza di una scala in muratura posta in un angolo dell’ambiente B e dalla presenza di lacerti di muratura in opera reticolata in posizione di crollo; tra i resti dello strato di crollo sono stati rinvenuti frammenti di intonaco affrescato in rosso e un lacerto di pavimentazione in tessellato policromo a decoro geometrico.
Cronologia
Estremi temporali: dal secolo II d.C. (1° q) al secolo II d.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologici
Data: 1989-90 – Ente responsabile: SAR
Suburbio, via Tiburtina km 14.600, taberna, frammento di tessellato policromo a decoro geometrico
Parte dell’ambiente: non determinata
Rivestimento con scansione: a copertura unitaria?
Tipo di impaginazione: non documentato
Cromia: policromo
Lacerto di pavimentazione in tessellato policromo a decoro geometrico, il cui soggetto è una treccia a due capi; si tratta con ogni probabilità di un frammento di bordo, tanto più che il motivo disegna un angolo retto. Si conserva parte di una fascia monocroma nera su fondo bianco cui segue un motivo a treccia a due capi policroma, disegnata da tessere nere, celesti e rosse su fondo scuro (DM 70j).
Cronologia
Estremi temporali: dal secolo II d.C. (1° q) al secolo II d.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
BORDO
Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)
Decorazioni geometriche
Motivo | Modulo | Riempimento |
---|---|---|
DM 70j – treccia a due capi, policroma, con effetto di rilievo, su fondo scuro |
Specifiche tecniche
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)
CONSERVAZIONE
Oggetto conservato: frammento – Conservato in: situ
BIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTO
Calci C./ Messineo G. 1989-90, Settecamini. (circ. V), in Bullettino della Commissione Archeologica di Roma, Roma, pp. 140-146.
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Laurenzi, Elsa, Suburbio, via Tiburtina km 14.600, taberna, frammento di tessellato policromo a decoro geometrico, in TESS – scheda 16935 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=16935), 2014
INDIRIZZO WEB: http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=16935